Taehyung sembrò tranquillizzarsi un po' vedendomi sorridere, quindi prese dei vestiti anche per lui e si diresse verso il letto. Fu tutto così veloce che subito non realizzai affatto cosa stesse facendo. Aveva appoggiato il pigiama sul materasso per poi iniziare a sfilarsi i vestiti per cambiarsi. Non mi aspettavo lo facesse davanti a me. Non ero mentalmente pronto.

Si sfilò prima il maglione e poi la maglietta bianca che portava al di sotto. La stoffa lasciò presto spazio alla sua schiena nuda. Avevo visto poche ore prima Jimin a petto nudo e non mi aveva fatto nessun effetto, ma vedere ora le spalle di Taehyung, quella linea perfetta che percorreva verticalmente tutta la sua schiena dalle scapole fino al bacino, la sua pelle leggermente ambrata... beh questo faceva tutto un altro effetto.

Improvvisamente tutto quel freddo dato dalla caldaia rotta non fu più un problema. Sentivo letteralmente andare a fuoco ogni parte del mio corpo. Quanto avrei voluto fare qualche passo verso di lui per poter toccare la sua pelle, poter sentire il suo profumo. Invece me la diedi a gambe nell'esatto momento in cui sentii il suono metallico della sua cintura, segno che a breve si sarebbe cambiato anche i pantaloni.

Mi rifugiai nel bagno, chiusi la porta dietro di me e mi ci appoggiai. Mi sentivo estremamente su di giri per cui mi sciacquai la faccia sperando di calmarmi. Mi sedetti sul bordo della vasca da bagno e feci due respiri profondi. Respiri che non servirono però a nulla in quanto sentii bussare alla porta Taehyung, che si accertava andasse tutto bene. Per lo spavento quasi caddi all'indietro nella vasca ancora bagnata dalla doccia che Jimin si era fatto poche ore prima.

"Jungkook tutto bene? Vuoi uno spazzolino? Hai bisogno di qualcosa?"

Mi alzai in piedi e mi iniziai a cambiare. "Dammi due minuti aspetta" dissi mentre mi infilavo quella tuta nera che mi aveva dato poco prima. Mi stava leggermente stretta sulle spalle, ma i pantaloni mi andavano perfettamente.

"Entra pure" dissi una volta pronto.

Taehyung entrò nel bagno e si mise a cercare nel mobiletto sopra al lavandino uno spazzolino per me. C'era di tutto in quei ripiani: cerotti, bagnoschiuma ed una quantità enorme di scatolette e flaconcini di medicine. Finalmente trovò quello che stava cercando e me lo porse imbarazzato.

"Jimin è veramente un bambino per certe cose."

Subito non capii a cosa si stesse riferendo, ma appena guardai meglio lo spazzolino capii e sorrisi istantaneamente. Era uno di quegli spazzolini da bambini con il tappino protettivo a forma di animaletto, in questo caso un ippopotamo viola.

Una volta che entrambi fummo pronti tornammo in camera da letto. Non mi aveva preparato il divano, quindi immaginavo che avrei dormito con lui, ma per non fare figuracce chiesi per sicurezza.

"Hyung, dove preferisci che dorma? Se mi dai una coperta vado di là sul divano."

"No, non voglio stare da solo" mi disse con quei suoi occhi da cucciolo impaurito.

Ci sistemammo sul letto con il portatile in mezzo a noi. Facemmo partire uno dei film consigliati da Netflix, senza neanche leggere la trama o altro. In realtà nessuno dei due voleva vederlo, volevamo solo stare insieme, parlare, conoscerci sempre più a fondo.

Di quel film ricordo solo la colonna sonora e le dita affusolate di Taehyung che si muovevano come a suonare un pianoforte immaginario. Ricordo benissimo il freddo pungente che mi entrava sempre più nelle ossa minuto dopo minuto, ricordo il momento in cui entrambi avvicinammo i piedi a quelli dell'altro alla ricerca di un po' di calore, ricordo la scossa che ha percorso tutto il mio corpo nel momento in cui quel contatto è avvenuto, e ricordo la felicità data dal fatto di non aver mai interrotto quel contatto per tutta la notte.

Cherry tea - TAEKOOKWhere stories live. Discover now