40. Epilogo - Everything changed for me that night

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"Beh" inizia ma poi si blocca. "Io, solo-" fa un respiro profondo preparando un grande discorso. Sono sicura che ci pensi nella sua testa almeno un centinaio di volte. "Volevo chiederti scusa" dice alla fine.

Di cosa deve chiedermi scusa? "Riguardo cosa?"

"Il modo in cui ti ho trattata quando ho scoperto di te ed Hunter"

Alzo le sopracciglia, sorpresa e un po' confusa sul motivo per cui me lo dica ora.

"Tutta questa storia con Nick, mi ha davvero aperto gli occhi su alcune cose, ti ho quasi persa nell'incidente e poi Hunter la scorsa settimana. Tutto quello a cui sono riuscita a pensare è come non avrei mai potuto dire ad entrambi che mi dispiace per essere stata una stronza con te. Ti voglio bene Em e voglio che tu sia felice. Se Hunter ti rende felice, allora stai con lui. Non hai bisogno del mio permesso o della mia benedizione."

"Grazie" rispondo assolutamente viziata dal suo sproloquio. "Ti ho perdonata nel giorno in cui mi sono svegliata in ospedale. Sei mia sorella. Ti perdonerò sempre."

"Lo so" sorride mentre mi abbraccia forte. "Ma non pensare che non ti prenderò a calci in culo se gli farai del male."

Mi allontano sorridendo. Non mi aspetterei niente di meno dalla mia migliore amica e sicuramente non sarei sorpresa se avesse intenzione di lanciare la stessa minaccia ad Hunter.

Sento bussare dal finestrino dell'auto e guardo oltre per vedere Hunter, il solito impaziente. "È meglio che andiamo, ha bisogno dei suoi antidolorifici. Spero che lo facciano dormire per un po' e io possa riposarmi dal suo cattivo umore."

"Gli hanno sparato Emily, non puoi biasimarlo per essere un coglione"

"Oh, posso e lo faccio. Sono stata in coma per tre mesi e sono comunque riuscita ad essere gentile con tutti. È solo arrabbiato perché non farò sesso con lui fino a quando-" mi metto una mano sulla bocca quando mi rendo improvvisamente conto con chi sto parlando.

"Per l'amor del cielo Em!" Tara fa il verso del vomito e si precipita davanti alla macchina, per poi entrare. 

Comincio a ridere e mi siedo dietro con Hunter.

Non appena sono dentro e mi metto la cintura, allungo la mano per prendere quella di Hunter.

Stringe delicatamente la mia e gli sorrido. Mi volto nella parte anteriore e noto Tara e Devon fare lo stesso. Voglio disperatamente alzare un gridolino come una ragazzina, per mostrare quanto io siano carini insieme, ma mi trattengo.

"Dove andiamo?" chiede Devon mentre ci allontaniamo dal cimitero. 

"A casa" dice Hunter, con il pollice che traccia piccoli cerchi sul dorso della mia mano. "Io ed Em abbiamo delle valigie da preparare"

La mia testa scatta verso di lui. "Dici sul serio? Sei quasi morto la scorsa settimana Hunter. Non andremo a Parigi mentre sei in queste condizioni." gli dico categoricamente e lui aggrotta le sopracciglia. "Non puoi nemmeno camminare" 

"Ti avevo promesso un viaggio a Parigi."

"E io ti ho promesso che sarei stata una spina nel fianco per il resto della tua vita, ecco il tuo primo assaggio." risponde rispondo inarcando le sopracciglia, sfidandolo a rispondermi. Quando non lo fa, io continuo. "Possiamo andare quando starai meglio. Fino ad allora, posso pensare ad altri modi per tenerti occupato." dico sottovoce e gli faccio l'occhiolino civettuolo. Lui mi sorride.

"Davvero? E come pensi di farlo?" chiede.

Sono abbastanza sicura che Tara e Devon siano ormai fuori dalla nostra conversazione, ma per sicurezza mi avvicino ad Hunter e gli sussurro all'orecchio "Ti ho detto che non avrei fatto sesso con te finché non sarai guarito, ma posso ancora fare miracoli con la mia bocca." sorrido quando mi allontano e la sua mascella è quasi sul pavimento. 

"Ti amo, cazzo." dice e i suoi occhi si illuminano mentre mi fissa con amore.

Faccio una risatina amando il fatto che sia così eccitato dalle mie parole. "Sai, il mese prossimo facciamo un anno dalla nostra prima 'sveltina'" lo informo con un sorriso. "Chi avrebbe immaginato che saremmo finiti così."

"Già, chi lo avrebbe immaginato?" ripete. I suoi occhi sono vitrei e so che sta pensando a quella notte.

Non avrei mai pensato che saremmo stati così seri l'uno con l'altro.

Non riesco letteralmente a immaginare la mia vita senza di lui e voglio passare il resto della vita ad amarlo sempre di più giorno per giorno.

"È stata davvero la notte più bella della mia vita" dice mentre mi tira più vicino a sé e mi avvolge un braccio attorno. "Tutto è cambiato per me quella notte."

"Anche per me. Penso di aver sempre saputo che non sarebbe mai potuta essere solo una notte, non riuscivo a stare lontana da te."

"Non posso biasimarti" dice facendo un gesto verso il suo splendido viso e io rido. Anche con una ferita come quella nello stomaco riesce ad avere un ego delle dimensioni del suo ca-

"Andrai anche tu da Hunter, Em?" mi chiede Devon, interrompendo i miei pensieri.

"Sì, penso che Candice e Dean saranno ancora lì. Voglio salutarli prima che se ne vadano."

Candice e Dean giurano di non essere una coppia. Non hanno legami, il che significa che tra meno di un anno saranno dove siamo ora io ed Hunter. 

Hanno deciso di viaggiare per il mondo, tornare a fare shopping in Europa e accamparsi sotto le stelle. Non pensavo che a Candice piacessero quel genere di cose ma a quando pare non vede l'ora.

"Ugh, ancora non mi piace quella donna." sento Tara schernire dal suo posto. Apprezzo il suo odio per la bella mora, perché per qualche motivo, non posso farlo io, in quanto ci siamo avvicinate molto. Soprattutto da quando Hunter è quasi morto.

"Hai bisogno di aiuto per entrare?" mi chiede Devon mentre ci fermiamo fuori dal condominio. Per fortuna c'è un ascensore, quindi scuoto la testa.

"Grazie, ma dovrei farcela"

Saluto entrambi e bacio la guancia di Tara prima di scendere e aiutare Hunter a mettersi sulla sedia a rotelle. 

"Ti amo davvero Emily, spero che tu lo sappia" dice Hunter e il mio cuore si stringe alla sua confessione. "Te lo giuro, dammi un paio di settimane e ti darò il mondo. Parigi, la grande barriera corallina, il mondo Disney, ovunque tu voglia andare ti ci porterò. Ti porterò anche a farti il tuo primo tatuaggio." promette mentre mi guarda e io lo porto dentro l'ascensore e premo il pulsante del suo piano.

"Mi prenderò cura di te Signor Evans" dico.

"Non chiamarmi così, sai l'effetto che ha su di me"

Sorrido e mi mordo il labbro mentre mi chino in modo che la mia testa sai appena sopra la sua spalla. "Come ho detto in macchina, faccio miracoli con la mia bocca."

"Stai cercando di sedurmi, Emily Carter?" chiede cercando di sembrare scioccato ed innocente.

Ricordo la notte in cui tutto ebbe inizio, gli feci proprio la stessa domanda.

"Sei seducibile?" chiedo citando la sua risposta di quella sera. 

"Da te?" sorride mentre si tira su. So che si sta sforzando ma alla fine ci riesce. "Sempre" dice baciandomi profondamente e appassionatamente e so, nel profondo del mio cuore, che non vorrò mai essere altrove se non tra le braccia di Hunter.





The Hookup [Italian Translation]Where stories live. Discover now