~CAPITOLO 9~

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(la foto qui sopra l'ho disegnata io, se la screenshottate e/o la ripostate per favore datemi i crediti, lo apprezzerei molto ^^♡)

//AKAASHI POV//

Mi metto un cappotto ed esco da casa.

Questa sera è decisamente gelida. Più del solito. Comunque non è normale che in autunno faccia già così freddo. Cosa faremo in inverno? Diventeremo dei ghiaccioli viventi?

Stringo al collo la mia solita sciarpa bordaux e mi incammino presso l'ufficio dove lavora il padre di Koutaro.

All'improvviso sento qualcuno chiamarmi alle mie spalle.
Mi volto lentamente e scopro che la voce appartiene a dei poliziotti. Cazzo. Proprio adesso?! Questa non ci voleva...
Cerco di restare il più calmo possibile.

Akaashi: "si?"
Poliziotto: "sono le 22:30 di sera. Cosa ci fa un minorenne come te per strada da solo di notte?"
Penso in modo rapido ad una scusa credibile senza finire nel panico.

Akaashi: "ecco...emh...mia nonna. Si è sentita poco bene all'improvviso e, visto che entrambi i miei genitori fanno i turni di lavoro notturni, mi sto recando a casa sua per starle accanto e vedere se le sue condizioni di salute peggiorano."
Poliziotto: "capisco...in questo caso va bene, ma stai attento. Di recente c'è stato un'omicidio in questo quartiere, ma penso che tu già lo sappia. Appena arrivi chiudi bene le porte e le finestre."
Akaashi: "lo farò. Grazie mille, agente."

Senza dire oltre si volta e continua a fare quello che stava facendo poco prima.

Sono stato fortunato. La prossima volta devo fare più attenzione altrimenti mi beccheranno.
Riprendo il mio cammino e dopo una paio di minuti finalmente arrivo.

Entro nel grande edificio.
L'aria è più calda, ma non troppo, ci sono di già i termosifoni accesi.
Dò un'occhiata alla stanza e noto una donna sulla quarantina seduta alla scrivania della reception.
Mi avvicino a passo lento verso di lei.

Akaashi: "scusi, posso chiederle delle informazioni?"
Signora: "certo, mi dica pure."
Akaashi: "sto cercando un uomo con il cognome «Bokuto». Sa per caso dove posso trovarlo?"
Signora: "mi faccia controllare il registro... Lei ha già prenotato un'appuntamento?"
Akaashi: "...no"
Signora: "si trova al decimo piano, ma siccome non ha preso nessun appuntamento deve aspettare un po'. Prego, può sedersi da quella parte."

Mi indica con l'indice delle sedie davanti a lei, al lato del muro.
Akaashi: "oh...ok."
Signora: "la chiamo io quando il signor Bokuto sarà pronto a riceverla."
Akaashi: "perfetto. Grazie di tutto."

Mi direggo verso le scranne e mi sedetti.
Prendo il telefono, facendo finta di controllarlo quando invece inizio a pensare ai vari scenari del delitto.

Potrei semplice avvelenarlo.
Dai suoi post ho notato che beve sempre una tazza di caffè, che tiene sulla sua scrivania, dopo il lavoro.
Potrei mettere dentro la bevanda dei farmaci per il mal di testa ed esagerare con la quantità. Le bustine in polvere sono le più veloci a sciogliersi e ne porto sempre due pacchi con me.

Inoltre ci sono altre persone che stanno chiedendo di entrare a parlare al signor Bokuto dopo il mio turno, quando sarà morto io sarò l'ultimo dei sospettati.

Per quanto riguarda le telecamere dentro al suo ufficio non dovrebbero essercene quindi se avrò calcolato tutto giusto andrà liscio come l'olio.

Signora: "Akaashi Keiji? Il signor Bokuto lo attende."
Mi alzo in piedi e seguo la donna verso l'ufficio.

Busso alla porta.
Sig. Bokuto: "avanti"
Richiudo la porta dietro di me e mi chino in segno di saluto.
Sig. Bokuto: "si accomodi pure"
Mi siedo sulla sedia in legno di fronte a lui.

Akaashi: "prima che inizi ad esporle il perché del mio arrivo, volevo avvisarla che in sala prima c'era una donna che voleva urgentemente parlarle. Dice che se non viene subito chiamerà la polizia."
Sig. Bokuto: "cosa? Oh mio dio... Aspettami qui, torno subito."
Esce dalla stanza.
Perfetto, se l'è bevuta.

Non perdo un secondo di più ed inizio a svuotare le buste di antidolorifici.
Quando finisco nascondo le buste nelle cestino alla destra della sua scrivania.

La porta si riapre nuovamente.
Sig. Bokuto: "non c'era nessuno. Sei sicuro di aver sentito bene, ragazzo?"
Akaashi: "oh...forse ho capito un cognome per un'altro e devo essermi confuso... Mi dispiace tanto per il disturbo."
Si risiede sulla sua sedia

Sir. Bokuto: "non ti preoccupare. Allora? Cosa ti porta nel mio ufficio?"
Akaashi: "sono venuto qui per parlarle di suo figlio. È triste per il divorzio tra lei e sua moglie. Ogni volta che vi sente litigare scoppia a piangere e ne soffre molto. So che il rapporto tra di voi non è molto buono ma mi chiedevo se ci fosse un modo per farlo stare meglio. Da suo migliore amico io sono molto preoccupato e vorrei chiederle di ritagliare un po' di tempo dal suo lavoro per dedicare un po' di amore e affetto da dare a Koutaro. Comprendo benissimo che lei è un uomo molto occupato ma glielo chiedo per favore. Mi fa male vederlo così abbattuto."

Sospira, come se quella non è la prima volta che glielo dicono.
Sig. Bokuto: "Sta davvero così male?... Vedrò cosa posso fare..."
Akaashi: "la ringrazio tanto."
Sig. Bokuto: "se non hai altro da dirmi puoi andare"
Akaashi: "si. Grazie del tempo che mi ha gentilmente concesso."
Mi alzo ed esco dalla struttura.

...Adesso devo solo aspettare. È una questione di tempo prima che la polizia lo dichiari morto.

E poi nel cestino vicino alla finestra ho gettato appositamente una lettera di finto suicidio in cui riportava le cause della sua morte dicendo che si sarebbe avvelenato perché non reggeva più i debiti, il divorzio, la stanchezza del lavoro e altre cose del genere.

Spero di non aver commesso nemmeno un passo falso.

Guardo il cielo.
A mia sorpresa c'è solo una piccola stella solitaria che viaggia nel buio della notte.

Visto Koutaro? Hai visto quanto sono stato bravo e coraggioso? Sono degno di amarti adesso? Per te ucciderei anche tutti i tuoi familiari e i nostri amici (non era un riferimento a George III del musical di Alexander Hamilton nOoOoO). Non sei felice? Ho tolto di mezzo l'uomo che più di tutti ti faceva soffrire. E se anche tua madre si comporterà nel suo esatto modo di questo passo ammazzerò anche lei.

Uno a uno. Tutti quelli che oseranno portarti via da me dovranno fare i conti con la morte. Tutti quelli che ti faranno del male giacieranno accasciati per terra senza vita.

Finché non diventerai a tutti gli effetti mio.

Il Nostro Lieto Fineꨄ︎ [Bokuaka] {Akaashi Yandere Au}Where stories live. Discover now