Like a Game || Mitch Rapp, Dylan O'Brien

Capitolo 49 - "Vedi, avremmo dovuto fare sesso"

Ero seduta fuori dalla stanza dove avevano messo Mitch.

Uscì un dottore <Lei è la sua ragazza?> chiese.

<Si, posso vederlo?> chiesi alzandomi.

<Certo! Però prima le devo spiegare cos'ha...> disse sfogliando i fogli, io mi iniziai a preoccupare ma subito mi tranquillizzò <...tranquilla, non si deve preoccupare, a causa dello sforzo che ha fatto poco dopo l'incidente...i muscoli hanno ceduto, niente di grave, ha solo bisogno di riposo> tirai un sospiro di sollievo.

Feci un sorriso al dottore ed entrai nella stanza.

<Hey amore> disse girandosi e facendo uno dei suoi pochi sorrisoni che mi facevano stare bene, cercò di mettersi seduto ma lo fermai immediatamente.

<No no no, sdraiati> dissi andando verso di lui, spingendolo delicatamente sul letto.

<Ti ha detto cos'ho?> mi chiese prendendomi la mano.

<Si, devi solo riposarti, hai fatto troppo sforzo dopo l'incidente e i tuoi muscoli hanno ceduto> gli spiegai.

<Vedi, avremmo dovuto fare sesso> disse ridacchiando, scatenando un sorriso sul mio volto.

Ma poco dopo, gli occhi diventarono lucidi e le lacrime scesero da sole

<Hey...> sussurrò.

<P-promettimi che ti riposerai> dissi con un filo di voce.

<Amore, si, te lo prometto> promise.

Lo abbracciai e gli lasciai un bacio sulla fronte.
Andai a prendere la sedia e prima che potessi sedermi, Mitch attirò la mia attenzione.

<Scordatelo> disse scuotendo la testa.

<Che cosa?> lo guardai confusa.

<Non starai su quella sedia, vieni qua> disse battendo due colpi con la mano sul lettino e poi si spostò per farmi spazio.

<Amore non preoccu-> cercai di ribattere ma Mitch mi interruppe all'istante <Ti ho detto di venire qua, devi stare comoda anche tu> mi arresi e mi misi di fianco a lui.

Appoggiai la testa e la mano sul suo petto mentre con la gamba gli cinsi il bacino ma appena sentii un gemito di dolore, tolsi subito la gamba.

Lui mi guardò e sentii il calore della sua mano sulla mia coscia, la strinse delicatamente e la mise di nuovo sul suo bacino.

<Non devi preoccuparti di me> sussurrò facendo scivolare la sua mano dalla mia coscia al mio fianco.

Non risposi e mi lasciai trasportare dalle sue coccole.

-Mitch's pov
Alyssa si era addormentata, era così bella.

Le lasciai un bacio delicato sulla sua fronte e gli occhi, dal nulla, iniziarono a pizzicarmi.

Non so perchè, ma riuscii a trattenere le lacrime.

In quel tempo, che Alyssa dormiva, mi misi a riflettere.

Alec mi mancava già da morire, era il mio migliore amico dopo Jace.
Si, non l'avevo ancora perdonato per quello che aveva fatto ad Alyssa, quella sera ad Hermosa Beach ma non l'aveva mai fatto prima, era veramente ubriaco.
Infondo era un bravo ragazzo, ci siamo conosciuti alle medie ed eravamo amici stretti fin da quei tempi.

Guardai fuori dalla finestra <Ci manchi...> sussurrai osservando il cielo.

I miei pensieri si fermarono quando il telefono di Alyssa squillò.

Era Charis.
Decisi di rispondere.

C: <Hey Aly, ho saputo che Mitch è in ospedale come sta??> chiese preoccupata, infondo la capivo, avevamo appena perso un nostro amico e io il giorno dopo sono finito in ospedale.

M: <Hey Charis, sono io Mitch...sto bene non preoccupatevi> la tranquillizzai.
C: <Ma che è successo? E dov'è Alyssa?>
M: <Niente di grave Ris, dopo l'incidente ho fatto troppi sforzi e i miei muscoli hanno ceduto, ho solo bisogno di riposo, tranquilla> le spiegai.
C: <Oh dai menomale, Alyssa invece?>
M: <Sta bene, sta dormendo, è qua vicino a me>
C: <Bene dai, sono più tranquilla adesso> ci fu un secondo di silenzio e poi la voce di Charis si fece sentire di nuovo.

C: <Sono felice per te Mitch, da quando l'hai incontrata sei cambiato...in meglio> aggiunse.

M: <Già> dissi guardandola e sorrisi istintivamente.
<Comunque, perchè hai chiamato?>
C: <Volevo farvi sapere che domani ci sarà il funerale di Alec> disse con una voce triste.

M: <Oh...ok, ci saremo sicuramente>
C: <Va bene, a domani>

Chiusi la chiamata e cercai di riposarmi, come avevo promesso a lei.

*spazio autrice*
MITCH TI AMIAMO TUTTI, SEI UN CUCCIOLONE.
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