Mi sentivo terribilmente in colpa a dire tutte quelle cose ma sentivo che non avrei retto ancora per molto .

Lui mi guardava deluso e arrabbiato allo stesso tempo poi finalmente dopo interminabili minuti di silenzio parlò.

«E' per quel cantante montato non è vero? E magari il vostro non è stato solo un quasi-bacio!» Disse facendo le virgolette sull'ultima parola.

«Davvero pensi questo? Davvero credi che io lo abbia baciato?»

Sapere che una persona che conoscevo da quando ero nata aveva così poca fiducia in me era doloroso.

«Non lo so, dovrei pensarlo? Sai prima che ti prendessero per quello stupido stage non ti facevi tanti problemi ad aprire le gambe al primo che ti offriva un drink in discoteca e il lupo perde il pelo ma non il vizio!»

Queste parole mi fecero terribilmente male, non sapevo cosa dire, gli occhi mi bruciavano e combattevo per non far uscire nessuna lacrima, non potevo piangere davanti a lui sarebbe stato umiliante.

«Mi hai appena dato della puttana?» 

Sussurrai alzando lo sguardo su di lui che provò a dire qualcosa ma io lo precedetti.

«Vattene, esci da casa mia!» Urlai in preda all'isteria.

Lui si avvicinò a me afferrandomi un polso.

«No! Ora continuiamo il discorso, non abbiamo ancora finito!»

La sua stretta aumentava sempre di più.

«Mi stai facendo male, lasciami!»

Lui allentò la presa dalla quale io mi sottrassi.

«Ho detto vattene!»  Scosse ancora la testa, la mia pazienza era al limite.

«Bene, se non te ne vai tu me ne vado io!»

Uscii in ciabatte e felpa sbattendo la porta dietro di me.

Ero sola senza cellulare e senza un posto dove andare dato che Ben aveva un appuntamento di cui mi aveva parlato quel pomeriggio elogiando per una buona mezz'ora il ragazzo che lo aveva conquistato.

Camminai per un po' ma nemmeno il tempo sembrava essere dalla mia parte e alcune goccioline iniziarono a bagnarmi il volto.

A casa non sarei di sicuro tornata, avevo solo una possibilità, un'idea stupida ma l'unica che sembrava decente in quel momento: casa di Zayn.

Arrivai davanti a quel palazzo dopo quasi un quarto d'ora, abitava in un altro quartiere e non potevo prendere un taxi dato che non avrei potuto pagarlo.

Davanti all'enorme portone c'era un uomo avvolto in un impermeabile, mi diressi verso di lui tremando e quando fui abbastanza vicino cercai di attirare la sua attenzione.

«Ti sei persa?» Mi disse probabilmente perché ero fradicia dalla testa ai piedi.

«N-no io cerco Zayn.» Si mise a ridere.

«Senti ragazzina sta diluviando e dovresti pensare a ripararti piuttosto che cercare di incontrare il tuo idolo.» 

Ero fregata non mi avrebbe mai creduto.

«Io sono qui perché ho lavorato con lui per il suo nuovo album. Può verificare se vuole, chiami il manager o direttamente lui.»

Mi guardò con fare minaccioso prima di estrarre il suo telefono e comporre un numero.

«Paul dimmi, c'è qualche problema con i turni?» Rispose quello dall'altra parte del telefono.

«No, no Jack, scusa il disturbo ma c'è qui una ragazzina che sostiene di conoscere Zayn e volerlo vedere.»

Ci fu un attimo di silenzio.

«Come si chiama, posso verificare.»

L'uomo davanti a me mi fece segno di rispondere.

«Karen, Karen Martinelli signore!» Non passò nemmeno un attimo prima che colui all'altro capo del telefono esclamò «Karen ma certo! Per la miseria Paul falla entrare subito!» 

Dopo un paio di scuse da parte del portiere ero davanti alla porta di Malik.

Bussai e il moro dopo aver imprecato domandandosi chi lo stava disturbando venne ad aprire rimanendo scioccato quando mi trovò davanti a lui.

«Karen? Che ci fai qui?» Io esitai.

«Mi dispiace per essere piombata qui all'improvviso ma non sapevo dove andare e ... mi dispiace anche per questo!»

Facendomi coraggio mi avvicinai a lui per poi posare delicatamente le mie labbra sulle sue.

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Where stories live. Discover now