Capitolo 7 "Minho"

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Cercai di dimenarmi ma fu tutto inutile, quella persona mi teneva salda ed era impossibile liberarsi. Poi di punto in bianco capii. Quella presa sembrava molto familiare, e mi fece ripensare al giorno prima, in cui arrivai nella radura. Quella persona doveva essere per forza Minho.

Riuscii a girarmi e lo vidi, uno sguardo molto arrabbiato si stava avventando su di me. Lasciò la presa, e se ne andò, tanto le porte si erano già chiuse. Più che lo sguardo arrabbiato, aveva la faccia molto, molto delusa.
La prima preoccupazione che si insinuò nella mia mente fu che andasse a dirlo ad Alby. Se lo diceva ad Alby io come minimo ero fregata, visto che Gally avrebbe fatto di tutto per cacciarmi via.

Corsi il più in fretta verso di lui che era già arrivato al centro della radura.

"Aspetta! Ti prego!" Urlai con tutto il fiato che ebbi in gola

Lui si girò, squadrandomi di nuovo da capo a piedi, accennando un sorrisetto. Arrivai vicino a lui e incominciammo a parlare.

"Cosa cè che ti fa tanto ridere" Gli chiesi io

"Hai i miei vestiti, ma me ne farò una ragione" rispose lui

Minho sembrava dalla descrizione di Newt, uno tosto, che non ha paura di niente quindi uno stronzo, mentre nella realtà sembrava tranquillo, ma la realtà inganna sempre.

"Minho,ti prego non dirlo ad Alby, mi caccierà di sicura, e non voglio finire nel cimitero dove sono gli altri ragazzi."

"Intendi i ragazzi uccisi dai dolenti?"

"Sì...aspetta cosa sono i dolenti?"

"Vieni, te li mostro"

Sembrava troppo strano, Alby aveva imposto la regola e Minho la infrangeva così, Newt aveva detto che era l'intendente dei velocisti, ma non il capo della radura; finalmente stavo per scoprire cos era che uccideva i ragazzi, e l'adrenalina mi scorreva nelle vene.

Mi portò vicino alle porte del labirinto, ormai chiuse da un po' e spostando l'edera si intravide una finestra, sporca di polvere.

"Ma cos-?" Chiesi confusa

"Shh" Rispose lui sfiorandomi le labbra con un dito

Aspettammo 2 minuti, un tempo che sembrò infinito e poi, spuntò un essere orrendo, con delle parti metalliche ed una parte molle viscida.

Osservai il passaggio di quell'essere con un espressione mista alla curiosità e al discusto. Appena se ne andò guardai Minho, che mi stava osservando a sua volta.

"È un dolente!" Esclamai

"Sì, pivella quello è un dolente" Rispose lui andandosene

Lo fermai per un braccio, e scelsi tra le 1000 domande nella mia mente.

"Voi velocisti dovete andare ogni santo giorno lì dentro con quei mostri?"

"Di giorno sono rari da vedere, ma non è impossibile incontrarli, come il povero Max, era un velocista, ha incontrato un dolente di giorno e non ce l ha fatta"

"Cè un modo per sopravvivere?" Chiesi io speranziosa

"T/n, basta, mi stai chiedendo troppo, già ho infranto una regola di Alby, non che la cosa mi pesi molto, ma ti ho detto troppo" disse lui un po' infastidito

T/n? Sapeva il mio nome? Vabbè, mi aveva già detto troppo, quindi per non fargli passare i guai, decisi si lasciarlo stare, ma poi mi ricordai che forse avrebbe detto ad Alby che io avevo provato a scappare, quindi lo fermai di nuovo

"Minho, ti prego non dire ad Alby che ho provato a scappare, per una buona causa, ma non dirglielo"

Il ragazzo sembrò un po' esitante e pensieroso, ma poi mi ricattò, tipico di Minho.

"Non glielo dirò, ma tu dovrai allenarti con me tutti i giorni"

"E perchè, stai fuori tutto il giorno, quando?"

"Prima che io entri nel labirinto, nessuno si vuole allenare con me, quindi tu sei la mia unica chanse"

Accettai, non mi restava altro da fare, inoltre un po' di allenamento non avrebbe fatto male. Mentre mi ero chiusa in me stessa lui correndo era arrivato alle docce ed era calato già il buio.

Vidi 2 ombre che mi si avvicinarono e cercando di mettere a fuoco vidi Ben e Chuck. Chuck incominciò in modo goffo a correre verso di me e io non potei fare a meno che sorridere, quel bambino era l'unico che mi facesse sorridere davvero in quel posto di sploff. Si fiondò contro di me e mi strinse in un tenerissimo abbraccio che ovviamente ricambiai subito.

"Ehilà T/n" Disse sorridente Ben

"Ciao Ben, e ciao anche a te Chuckie" risposi ridendo

"Stasera ci sarà una festa in tuo onore" questa volta fu Chuck a parlare

"Non dovevate"

"Invece sì" Rispose Chuck

"Oh, allora grazie"

"Ma cè un problema..."

"Cosa intendi Ben?"

"Ogni mese quando arriva un nuovo pivello...la sera della sua festa...deve combattere contro Gally", Rispose a testa bassa

"Nessun problema"

Cercai di essere coraggiosa, ma le parole che uscirono dalla mia bocca mi tradirono, avevo paura. Solo il solo pensiero di combattere contro di lui mi provocava i brividi, Gally potrebbe pure farmi molto male involontariamente.

Maze Runner: La prima Velocista (Libro)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang