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James mise la mano sulla gamba di Eloise per far smettere il ritmo ansioso della sua coscia. I fratelli erano seduti nell'Aula 10 in uno dei posti più alti, il posto perfetto per Eloise per mormorare sottovoce quando fosse coglione Barty Crouch senza essere interrotta tranne che dal debole ridacchiare del fratello. Eloise era piuttosto calma quando aveva lasciato casa quella mattina. Avevano lasciato Alfie, Mia e Harry sotto la cura di Remus e si erano materializzati a Londra con abbastanza tempo per un caffè e un veloce giro nei negozi... anche se James avrebbe detto che non era così veloce ed era lungo abbastanza da fargli perdere la sua mascolinità mentre era circondato da vestiti dai colori sgargianti, ma era ovviamente esagerato. Anche se in quel momento, mentre Eloise era seduta con gli occhi che guizzavano continuamente in giro per la stanza e si passava le mani sudate sul suo vestito blu navy, lei sembrava una pozzanghera di preoccupazione- anche se era molto elegante siccome il blu navy è un colore reale. Eloise aveva realizzato, mentre beveva caffellatte quella mattina, che quella sarebbe stata la prima volta che avrebbe visto Sirius in tre anni e... se l'avesse incolpata per quello che era successo? James era stato rapido ad interrompere questo pensiero ricordandole che si era fatta il culo cercando di farlo uscire da Azkaban, ma la preoccupazione ancora torceva le viscere di Eloise. Eccola lì, seduta in un costoso vestito con il fratello al suo fianco e senza aver passato gli ultimi trentasei mesi a dormire sul pavimento di pietra ma piuttosto in un letto lussuoso in una villa... chiunque sarebbe stato rancoroso... ma sicuramente non suo marito.

Eloise non ebbe tempo di riflettere ulteriormente sulla possibilità che Sirius fosse un po' rancoroso che lei non avesse dormire con i dissennatori, perché le grandi porte si aprirono e due Auror massicci entrarono. Dietro loro, e incatenato in maniera ridicola, un Sirius magro e olivastro. Il respiro di Eloise si bloccò in gola e la stanza si estese leggermente mentre i suoi occhi nocciola si focalizzavano sull'uomo che aveva sognato ogni giorno dalla notte in cui glielo avevano portato via. I suoi occhi ispezionavano la sua figura avidamente. Aveva ancora la sua aria di eleganza aristocratica mentre entrava, la testa alta, anche se era così denutrito che le sue sue ossa erano visibili attraverso lo straccio che indossava e i suoi capelli superavano le spalle, mancavano di quella lucentezza che avevano quando era più giovane. Eloise notò i tatuaggi che decoravano la sua pelle chiara e, nonostante sapesse che erano un ricordo del peggior periodo della sua vita, non poteva negare quanto lo facessero sembrare robusto e bello. Eloise strinse la mano di James mentre gli occhi grigi di Sirius ispezionavano la stanza. Quella era una cosa che non era cambiata- i suoi occhi. I bellissimi occhi colorati che erano la porta per la sua anima. Gli occhi che erano prova inconfutabile se era arrabbiato o sconvolto. Gli occhi di cui si era innamorata Eloise. E in quel momento, quelle precise orbite argento erano dritte su Eloise e, anche dopo tutti quegli anni, ancora non fallivano a farle sentire le farfalle... in breve Eloise amava fottutamente quegli occhi.

La mascella di Sirius cadde leggermente mentre fissava la moglie. Era esattamente come la ricordava nella sua mente. Aveva pensato a lei ogni giorno mentre era in prigione e lei e i bambini erano l'unica cosa che lo mantenevano sano di mente, come il fatto che sapeva di essere innocente. Sirius sentì il cuore battere furiosamente nel suo petto mentre i suoi occhi guardavano le ciocche castane che cadevano in onde sulle sue spalle; le labbra morbide che si alzavano in un sorriso ogni volta che diceva qualcosa di particolarmente spiritoso; gli occhi verdi e nocciola che brillavano ogni volta che lo guardava. Se Sirius fosse tornato ad Azkaban quel giorno, sarebbe stato felice di aver potuto posare gli occhi su Eloise un'ultima volta... in breve Sirius amava fottutamente sua moglie.

Sirius venne distratto dalla trance indotta da Eloise quando sentì un nome venir chiamato da un'infuriata e brusca voce nasale che automaticamente portò l'attenzione di James e Eloise su qualcuno, specificamente il qualcuno con baffi a spazzolino e capelli che erano troppo ordinati per essere considerati qualcosa di diverso da triste,

Back to Black | Golden Trio EraWhere stories live. Discover now