"Scusa per prima" sussurrai sinceramente dispiaciuto per com'erano andate le cose.

Lei rimase in silenzio.

Allungai un braccio ed indicai un vestito viola scuro in velluto, poi continuai "io metterei questo...".

Rimanemmo fermi in quella posizione per almeno due minuti. Sapevo che stava cercando di mettere da parte i dissapori e che le dovevo solo dare il suo tempo. Poi finalmente, in uno scatto, prese la gruccia su cui era appeso il vestito in velluto.

"Ottima scelta" le dissi ridacchiando ed allontanandomi da lei per poi sedermi sul suo letto.

"Sei un coglione" mi disse lei guardandomi e tenendo le braccia incrociate sul petto.

"Lo so" risposi lasciandomi cadere all'indietro.

Sapevo che non era veramente tutto a posto. Sapevo che avremo discusso nuovamente, perché a me non andava per nulla bene che lei tornasse a frequentarsi con ChungHo. Era però anche vero che io non avevo voce in capitolo nella sua vita, soprattutto perché in realtà io le stavo nascondendo la mia. Almeno lei si era confidata con me, io invece, come il peggiore degli amici, le stavo mentendo spudoratamente da settimane inventandomi di tanto in tanto dettagli su Jimin quando mi chiedeva di lui.

E neanche a farlo apposta l'ennesima domanda arrivò ed io dovetti prendere una decisione: dire la verità o continuare a mentire?

"Ma alla fine come stanno andando le cose tra te ed il cameriere carino? Gli hai chiesto di uscire?" disse HaiRan mentre cercava un paio di orecchini dal suo portagioie.

Decisi di omettere la verità, ma allo stesso tempo avrei messo fine a quella serie di menzogne.

"No, anzi, non ci ho più parlato sai. Forse fa pure turni diversi al caffè, carino e tutto, ma non fa per me." Dissi cercando di essere il più convincente possibile.

"Capisco, mi dispiace" disse solamente, ma sinceramente non sembrava poi molto dispiaciuta, anzi, appariva distratta da quella conversazione, come se avesse smesso di ascoltarmi a metà della frase. "Prendo la borsa e usciamo?" continuò lei per poi uscire dalla stanza.

Me n'ero andato da un mese e mi sembrava di non capire più cosa le passasse per la testa. Ero veramente cambiato così tanto in quelle settimane? O era cambiata lei?

I miei pensieri furono interrotti dal ritorno di HaiRan.

"Ma non ti finisci di preparare?" le chiesi.

"No, quando arriviamo là dobbiamo aiutare gli altri a preparare per questa sera e non voglio sporcarmi il vestito. E ora andiamo su."




"Mi spieghi perché è necessario fare una festa del genere? Non sono mica tornato dopo 5 anni, sono stato via solo 5 settimane scarse."

Ero già stanco di quella serata che ancora doveva iniziare ed era palese la mia poca voglia di dirigermi verso la casa del nostro amico.

"Smettila di fare il musone Kookie, ci divertiremo come abbiamo sempre fatto."

"Sì, ma dico, non potevamo semplicemente mangiarci una pizza e starcene svaccati con la tuta in salotto?"

"No che non potevamo. Sei tornato e questo ci ha dato una scusa per metterci un po' in tiro. Dai, non fare il guastafeste" mi rimproverò HaiRan.

Sbuffai rumorosamente.

"Che c'è ora?" mi chiese alzando gli occhi al cielo.

"Sto scomodo vestito così" dissi muovendomi in modo scomposto dentro a quella camicia blu scuro che avevo indossato.

Cherry tea - TAEKOOKWhere stories live. Discover now