𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔱𝔯𝔢𝔫𝔱𝔲𝔫𝔬 🔴

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Apro lentamente gli occhi pensando di doverli riabituare alla luce ma noto che le tende sono del tutto chiuse, qualcuno deve averci già pensato.

Sento un respiro regolare sul collo, mi giro verso la figura che dorme beata al mio fianco e lo vedo. Vedo lui che dorme ancora abbracciato a me.
Con le sopracciglia aggrottate e le labbra leggermente curvate sembra un bimbo che abbraccia il suo pupazzo.

Mi perdo a fissarlo e non noto che ha aperto gli occhi e che mi sta guardando sorridendo.

"Buongiorno principessa"

Si avvicina al mio volto per lasciarmi un bacio casto sulle labbra che io ricambio con il sorriso.

"Buongiorno Draco"

"Vogliamo scendere a fare colazione?"
Gli domando dopo un po' di silenzio.

"In realtà avrei altri piani"
Mi guarda con un sorriso malefico prima di farmi salire a cavalcioni su di lui.

Alza la schiena dal letto arrivando alla mia altezza e iniziamo a baciarci appassionatamente.
Le sue mani vagano lungo la mia schiena mentre le mie gli strattonano leggermente i capelli.

Mi toglie la maglietta che avevo per dormire e slaccia il mio reggiseno buttandolo via.

In un attimo mi trovo sotto di lui con solo le mutante addosso.

Si stacca dalla mia bocca per baciarmi la mascella fino a scendere sulla clavicola e poi sulla pancia.

Quando arriva all'elastico delle mutande, mi abbassa queste ultime e butta via anche quelle.
Mi allarga le gambe e mi bacia l'inguine, a volte leccandolo. Gemo ad ogni contatto con il suo corpo mentre lui mi guarda soddisfatto.

Leva la testa dalle mie gambe per risalire il mio corpo con leggeri e casti baci, per quanto casti possano essere in quei punti.

Lecca leggermente i miei seni facendomi alzare gli occhi al cielo per il piacere e poi si fionda di nuovo sulle mie labbra.

Le sue dita vagano sulla mia intimità e accarezzano il mio clitoride, ansimo fortemente finché non si stacca da me.

"Perché ti sei fermato?"
Chiedo ancora un po' ansimante.

"Per quanto ti prenderei adesso, tra poco verrano a chiamarti per la colazione e non penso tu voglia che un elfo o peggio, mia madre, ci vedano in stanza insieme"

"Già, direi che per un po' è meglio tenerlo per noi, qualsiasi cosa sia"

"Concordo con te"

Gli lascio un bacio leggero sulle labbra e mi alzo dal letto per raccogliere i vari indumenti che Draco mi ha lanciato via.

Scendiamo in sala da pranzo insieme, sussurriamo un leggero "buongiorno" e ci andiamo a sedere.

"Eleonor dobbiamo parlare dell'accaduto di ieri sera"
Esordisce mio padre.

Ho passato una notte così magnifica che mi sono dimenticata che Cormac Yaxley ha provato a stuprarmi.

"Si padre cosa vuoi sapere?"

"Tutto, anche dello schiantesimo dell'altro giorno"

Ah quindi lo sapeva.

Chiudo gli occhi, prendo un bel respiro e inizio a raccontare.
"Partiamo dal principio. Cormac mi segue come un cagnolino dal suo arrivo al manor. Quando sua madre ha detto di volerci far sposare, l'ho evitato il più possibile finché l'altro giorno a tavola con voi ha detto che avremmo passeggiato insieme. Me l'aveva chiesto già dopo gli allenamenti ma ero troppo stanca per camminare e quindi gli ho detto che ne avremmo riparlato. A pranzo ha fatto tutto da solo ma io non mi sono opposta per non fare una scenata e ho passeggiato con lui. In giardino cercava spesso di prendermi la mano ma lo scansavo con la scusa di dover aggiustare i capelli o il vestito; questa scusa ha funzionato per un po' finché non si è spazientito"

yours //Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora