𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔲𝔫𝔡𝔦𝔠𝔦

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Mi sveglio ancora con il sorriso sulle labbra e le gambe un po' indolenzite. Theó dorme ancora, decido di mettermi sopra di lui e svegliarlo con dei piccoli baci. Non vedo risultati quindi cerco di alzarmi per andare in bagno, ma appena faccio per scendere da sopra di lui due mani mi bloccano le cosce facendomi restare dov'ero.
- Buongiorno piccola.
- Ma quindi eri sveglio? Dico ridendo.
- Mi hai scoperto!
- Vaffanculo.
- Se avessi aperto subito gli occhi avresti smesso di baciarmi e io mi volevo godere quella situazione ancora un po'.
- Furbo il ragazzo.
- Già...
- Se ora potessi lasciarmi le gambe io andrei a fare una doccia.
- A patto che io venga con te.
- Eh no no caro, questa è la mia piccola vendetta per prima, ti farai la doccia da solo oggi.
- Sicura? Perché poi avrò bisogno di te e stasera ti scoperò fortissimo.
- Era una minaccia?
- Oh no ti stavo solo avvertendo...
- Bene allora significa che non verrò nemmeno stasera, ora vado a farmi la doccia!
Dico e scappo in bagno ridendo.
- Stavo scherzando! Dice lui e io rido di nuovo.
Mi faccio una doccia rilassante e penso alla sera prima. La mia prima volta. Theó. È stato fantastico. Non immaginavo che il sesso fosse così bello se fatto con la persona giusta. Pensavo che bisognasse avere una certa età e invece no, arriva tutto così quando meno te lo aspetti. Cazzo sono proprio poetica.
Esco dal bagno e trovo Theodore praticamente già pronto per la colazione.
- Alla buon'ora! Pensavo che la doccia ti avesse risucchiata!
- Tranquillo sono viva, ora andiamo a fare colazione?
- E Draco? Ci noterà insieme...
- Andasse a farsi un giretto a fanculo.
- Speravo di sentirtelo dire.
Gli do un veloce bacio a stampo e usciamo dalla sua camera. Noto Pansy che esce dalla sua con Blaise e mi rivolge un'occhiata del tipo "dopo devi raccontarmi tutto" e io le rispondo con un'altra occhiata che dice "anche tu".
A colazione saluto Theó e vado vicino a Pansy e le altre.
- Eleonor racconta!
- Ragazze è stato bellissimo, ci siamo visti al lago nero, abbiamo parlato poi mi ha baciata, mi ha portata in camera sua ed il resto immaginatelo...
- Era la tua prima volta?
- Siiiiiiii! Piuttosto Pansy, cosa ci faceva Zabini nella tua camera?
- Ehm ragazze...io e lui...nel senso...abbiamo iniziato a vederci e ieri...ehm..
- OK OK ABBIAMO CAPITO!
Iniziamo a ridere e finiamo la colazione. A lezione c'è Lumacorno che ci insegna pozioni.
- Bene ragazzi oggi formo delle coppie con le quali lavorerete per la giornata di oggi.
- Zabini e Nott, Goyle e Tiger, Bulstrode e Greengrass, Malfoy e Riddle. Cominciate a preparare un'amortentia.
No. No. No. Malfoy no. Mi volto verso di lui e ha un'espressione mista a rabbia e non so cosa mentre si avvicina a me. È abbastanza inquietante. Si siede vicino a me e dice
- Dobbiamo parlare.
- Malfoy siamo a lezione.
- Me ne sbatto della lezione.
- Non voglio parlare con te.
- Lo farai lo stesso.
- No.
- Professore io e Riddle andiamo a prendere gli ingredienti!
Esclama Draco e prima che io possa replicare mi prende il polso e mi trascina nello stanzino dove si trova il necessario per le pozioni. Chiude la porta a chiave senza lasciarmi mai il polso come se potessi scomparire da un momento all'altro. Ma magari.
- Che vuoi? Sputo acida.
- Perché eri nella stanza di Nott?
- La cosa non ti riguarda.
- Ti avevo detto di stargli lontano.
- Da quando faccio quello che dici?
- Ti avevo detto di stargli lontano.
- Perché vuoi distruggere tutto quello che ho di piacevole?
- Non voglio.
- Be' lo stai facendo.
- Eleonor devi stargli lontana.
- No.
- Ti giuro che se non lo fai ti chiudo nella mia stanza e non ti faccio più uscire da lì.
- Malfoy fanculo, non sono il tuo burattino.
- Dovrò andare a riferire il tutto a tuo padre forse? Mi sussurra dietro l'orecchio mettendosi dietro di me.
- Andrai a dire a mio padre che mi vedo con un ragazzo?
- Andrò a dirgli che non mi ascolti.
- Oh si che lo faccio, ma dal momento che i tuoi ordini sono "stai lontana dal mondo" ho smesso di farlo.
Apro la porta e me ne vado. Conosco Draco abbastanza bene da sapere che non si fermerà qui ma per ora va bene, voglio vedere come andrà a finire con Theodore e poi prendere un'eventuale decisione.
Vado a sedermi al mio banco e Malfoy poco dopo ritorna con tutti gli ingredienti.
Gli ordinò cosa deve fare e lui segue le mie istruzioni, non fa parola sul resto. Starà progettando la sua vendetta. Consegno la pozione a fine ora e faccio una corsa nell'aula successiva per non essere bloccata da Draco. Oh no di nuovo i Carrows che palle. Vado a sedermi in fondo alla classe e noto che l'insegnante é già in classe.
- Non saluta signorina?
- Le ho detto che non l'avrei fatto e non lo farò.
- Bene allora suppongo che ci vedremo di nuovo oggi dopo la lezione per una punizione.
- Non vedo l'ora.
Dico con sarcasmo.
La lezione passa e quando suona la campanella io non mi muovo dal mio posto.
- Signor Malfoy le dispiace scortare di nuovo la signorina Riddle nel mio ufficio?
- No professore vado subito. Risponde lui con un sorriso sul volto.
Malfoy mi prende le braccia e inizia a camminare.
- Allora siamo di nuovo in punizione principessa?
- Fottiti.
- Non è mica colpa mia.
- Come se non ti piacesse vedermi urlare di dolore.
- Potrai non crederci ma non mi piace che ti faccia del male.
- Infatti non ti credo.
Arriviamo nell'ufficio dì Carrows e mi fa sedere di nuovo sulla sedia. Sta per immobilizzarli ma entra il professore ed esclama
- No oggi facciamo un'altra cosa.
Con la bacchetta fa comparire una sedia con un banco.
- Sa signorina, qualche anno fa c'era un'insegnante, la Umbridge che per punizione faceva usare una penna particolare che usa come inchiostro il sangue di chi sta scrivendo. Una punizione ammirevole, l'unica differenza è che lei faceva stare le persone solo un'ora mentre io finché non svengono. Ora si sieda, prego.
Mi siedo e le mie gambe sono immediatamente immobilizzate.
La frase che dovevo scrivere è "devo portare rispetto". Che grande cretinata.
Inizio a scrivere, il dolore è incredibile ma non gliela darò vinta.
Continuo a scrivere, alzo la testa e vedo che l'orologio suona le 3 del pomeriggio, sono qui dalle 11. La testa mi gira tantissimo, gli occhi mi implorano pietà e così le mie mani. Finalmente svengo, la punizione è finita.

Mi risveglio nella camera che deduco essere quella di Malfoy, con una benda alla mano. Vedo l'orologio, sono le 6, ho dormito per tre ore.
Malfoy esce dal bagno con un asciugamano attorno alla vita.
- Salve principessa.
- Sono nella tua camera, vero?
- Già.
Mi alzo e vado alla porta ma è bloccata.
- Malfoy apri la porta.
- Perché dovrei?
- Aprila.
- Il professore ha detto che starai qui fino ad ora di cena.
- Ma che cazzo!
- Calmiamoci.
- Vaffanculo.
- Invece di continuare ad insultarmi, prima che ti sbatta al muro , mettiti a studiare.
- Non ci capisco un cazzo di pozioni.
- Con l'amortentia sei andata bene.
- Solo perché Theodore me l'aveva spiegata.
- Bene significa che te la spiegherò io.
Si veste e prende il libro di pozioni. Inizia a spiegare e devo dire che spiega anche meglio di Theó. Wow una cosa positiva di Draco Malfoy.
Passano le ore e mi ha spiegato una cosa come cinque pozioni.
Usciamo dalla camera di Malfoy e mi imbatto in Theó.
- Eleonor cosa facevi nella camera di Draco?

Spazio autrice
Grazie per le 500 letture, davvero non mi aspettavo di raggiungere tutto ciò in una settimana.
Scusate se il capitolo è uscito un po' tardi ma dovevo studiare biologia.

yours //Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora