domande

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La mente di Luce era fatta completamente di domande.
Ne faceva tante, agli altri, a sè stessa soprattutto.
Anche in quel momento, ad esempio, ne aveva tante nella testa.
Perché si trovava in una sala di ballo se era una cantante?
Perché Leo stava provando a fare delle verticali con l'aiuto di Alessandro?
Perché Sangio le aveva mentito?
Perché le importava che le avesse mentito?
Ma soprattutto
Perché le dava così fastidio quel "il mio ragazzo" anche se erano passati tre giorni?

A salvarla dai suoi mille quesiti fu Aka, era un po' il suo angelo custode, capiva sempre cosa pensava. Come anche in quel momento.

"Devi togliertelo dalla testa!" disse sedendosi per terra accanto a lei.

"Ce sto a provà, mica è facile." rispose.
Il ragazzo fece una pausa prima di pronunciare quella frase.

"Ma non è che ti sei innamorata amò?"
chiese.
Luce si bloccò, completamente.
Lo sguardo fisso nel vuoto.
Si stava innamorando? No, non era possibile.

"Ma no ti pare? Io? Di lui? Ma dai!"
Luca la guardò solamente, lei evitava lo sguardo.
E ancora una volta, lui aveva capito prima di lei.

~

"Non so che fare Rò, mi ha mentito capisci?"
Erano le 20, da lì a poco sarebbe iniziata la cena e Luce stava facendo la solita chiamata serale con la sua migliore amica mentre Martina si preparava. Ma quella volta, l'argomento di discussione era più interessante del solito.

"no aspetta fammi capire. Sabato sera questa Margherita ti è venuta vicino per dirti di allontanarti da lui?"

"esatto"

"ma è seria?"

"me lo chiedo anche io!" disse Martina dal bagno.

"e tu come ti stai comportando ora?"

"lo sta evitando!"
Martina urlò di nuovo mentre apriva la porta a Luca, che aveva precedentemente bussato.

"Ciaò Rorins! Luce noi scendiamo, muoviti altrimenti non ti lasciamo nulla." disse il biondo prendendo per mano la sua ragazza e dirigendosi in corridoio.

"Ciao Luca! Comunque dicevamo, lo stai davvero evitando? Luce Ferrari che rispetta una regola? Ti ricordo che sei sempre quella che è stata bocciata 2 volte perché diede fuoco alla macchina del professore. Davvero stai esaudendo il desiderio di quella bionda ossigenata?"

"Io non sto rispettando proprio nessuna regola è solo che..."

"Lù..."

"Cosa?"

"Ma non è che ti sei innamorata di lui?"
Perché oggi tutti le chiedevano questa cosa? No. Non si era innamorata proprio di nessuno.

"Non mi sono innamorata di nessuno."

"Va bene ti credo non ti scaldare. Solo, non privarti di nulla, fai tutto quello che vuoi: se vuoi abbracciarlo, fallo; se vuoi dargli un bacio, fallo; se ti va di dargli quei baci sul collo che gli piacevano tanto, fallo. Hai sempre fatto quello che volevi in tutta la tua vita, non cambiare ora per nessun motivo."

"Grazie Rò, ti voglio bene."

"Anche io te ne voglio lady, ora vai a mangiare. Ci sentiamo domani."

"Ciao amore!"
Luce attaccò, si infilò il suo amato cappellino verde fluo e si avviò verso la porta.
Una volta davanti a questa, si bloccò.
E se fosse davanti a questa porta?
In corridoio?
In tre giorni Luce l'aveva evitato.
Usciva prima di tutti la mattina e tornava tardi la sera.
Perché lo faceva?
Si stava davvero privando di lui?
Scosse la testa per liberarsi da quei pensieri e aprì la porta.
Eccallà.
Appoggiato al muro con il cellulare in mano c'era una felpa rosa in tutta la sua bellezza.
Lui alzò lo sguardo e la squadrò, Luce può giurare di averlo sentito imprecare.
La ragazza fece per ignorarlo.
eccallà il cliché.
Sangiovanni la prende per il polso e la guarda.
Lei evita lo sguardo.
"lady..." sussurra lui.

"mi sei mancata. Puoi dirmi perché mi eviti?" continua.

"non possiamo stare insieme, così, ora e mai più." disse la ragazza.

"cosa dici Lù?"

"chiedi alla tua ragazza."

"ma di cosa stai parlando? Lo sai che io e Margherita ci siamo lasciati."

"Lei non la pensa così. Lasciami che mi stanno aspettando."
Lui la guardò per un attimo, come per ricordarla. E poi la lasciò.
Guardandola scendere le scale.

<3

L A D YWhere stories live. Discover now