2.They're Always Wrong

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Jeremy's Point of View

Ed eccomi qui, nuova città, nuova scuola, nuovo lavoro per mia madre, nuovi posti da studiare, nuovi nascondigli da trovare, nuove leggende da contemplare, nuovi paesaggi da ammirare, nuove persone da avvicinare, nuove amicizie da costruire e sicuramente nuovi colpi da ricevere.
Stessi colpi e persone diverse, ormai ci ho fatto l'abitudine, ma almeno mia sorella torna a casa sana e salva senza un capello torto di un millimetro, e invece io sono coperto di lividi e cicatrici, ma è così che deve essere.
Non reagisco nemmeno, perché, l'ho già fatto una volta ed è finita malissimo, quindi non voglio farlo mai più, incasso e basta, non ho nemmeno più l'istinto di sfogarmi.
Oramai, mi sento solo un sacco da Boxe, incapace di reagire, di sfogarsi, capace solo di incassare tutti i colpi che la vita gli riserva.
Ed è così che sono diventato, ma infondo la colpa è solo mia.
Ero sul letto, con lo sguardo rivolto al soffitto,ripensando al primo giorno di scuola, un altro primo giorno di merda, segnato dalle occhiatacce, dagli spintoni, dalle botte, dalle lacrime, dal sangue e dalla rabbia, mi chiesi se mai tutto questo finirà prima o poi.
"Jeremy, Jade è pronta la cena! "
" Arriviamo mamma"-gridai dalla mia stanza-.
Scesi dal letto svogliatamente.
Non avevo fame, non avevo voglia dei loro sguardi delusi nel vedermi scendere , non avevo voglia delle loro voci squillanti che non facevano altro che farmi venire il mal di testa, non avevo voglia dei loro sorrisi finti, non avevo voglia di vedere come riponevano tutte le loro speranze in mia sorella senza darmi un'altra occasione, non avevo voglia di vedere i loro occhi, correre lungo le mie braccia e soffermarsi su ogni tatuaggio, ogni cicatrice, ma lo feci, solo per ricevere il mio abbraccio giornaliero da mia sorella, per sentirla mentre mi raccontava la sua giornata, cosa aveva fatto, cosa non ha potuto fare e cosa avrebbe voluto fare ma non le è stato permesso, per vederla sorridere.
Ci incontrammo sul pianerottolo, mi saltò in braccio e mi baciò la guancia accoccolandosi a me.
"Ciao JJ"-le baciai i capelli-.
"Ciao tesoro"-scesi le scale con lei in braccio-.
Arrivati in sala da pranzo, la poggiai a terra e ci sedemmo.
Mio padre... Nemmeno osava guardarmi.
Sospirai.
«Cosa ti aspettavi Jeremy? Un caloroso abbraccio e un sono orgoglioso di te? Continua a sognare Robinson ».
Mangiammo in silenzio, più del solito.
"Jade tesoro, allora ti piacciono le nuove insegnanti?"
"Si mamma, sono tanto dolci, però quando sono uscita per aspettare JJ, sono arrivati tre brutti tipi, che mi volevano picchiare, erano più grandi
di me,e poi è arrivato JJ che gli ha dato una lezione vero fratellone? "-annuii-.
" Nessuno deve provare a toccarti principessa, ti difenderò sempre, ci sarò sempre per te, ricordatelo sempre".
Non volsi lo sguardo da nessuna parte, se non verso Jade, ma sentii gli sguardi colmi di sorpresa di entrambi i miei genitori pulsarmi addosso
Posai la forchetta sul piatto, baciai la testa a Jade, augurandole la buonanotte e me ne andai di sopra.
Lontano da loro, cosa credevano? Che Gay era sinonimo di femminuccia? Che Emo era sinonimo di debole?Bhe... Si sbagliavano, i pregiudizi sono tutti sbagliati.

Jeff's Point Of View

La sera calò in fretta, la sveglia sul comodino segnava le due di notte.
La guardai, era nera, lucida, probabilmente l'ho presa in una delle ultime case.Non ebbi voglia di alzarmi,di andare fuori, di uccidere;preferii rimanere steso sulla brandina,a guardare il soffitto grigio, mentre il sangue mi scorreva via dal polso,mentre il senso di colpa mi straziava dentro,mentre ripensavo al corpo di Liu esanime,mentre correvo,mentre scappavo più da me stesso che dal resto.Era tutta colpa di mia madre,se solo non avesse riacceso in me quel qualcosa che era onnipresente in me,che alla minima provocazione scattava,facendomi perdere la testa.
Stavolta l'ho persa davvero la testa, e per sempre anche.
Si sbagliavano,hanno sempre sbagliato,a non fidarsi di me, a non credermi,a rifiutarmi dopo l'ospedale, a costringermi ad andare a quella festa,hanno sbagliato.Ma gli adulti sono sempre sbagliati.Ormai l'ho imparato e io...Mi ucciderò prima di diventare adulto, non voglio essere sbagliato più di quanto già non sia.
Sentii il flusso del sangue placarsi man mano.Buttai il coltello imbrattato del mio sangue a terra sentendo le forze abbandonarmi.Ero sempre più debole,non bevevo sangue umano da tre giorni,ed ero tremendamente debole.
«Però la forza di uccidere la trovi sempre eh Jeffrey? Sei ormai posseduto da quell'istinto che non smette mai di essere presente nel tuo cuore..Fattene una ragione»-risi di me stesso-.
La mia mente parlava pure in seconda persona. Ero proprio andato.
Infatti mi alzai, giudato da un non so che cosa.
Presi il coltello, lo ripulii,mi fasciai il polso,lavandone via il sangue.
Salii la scaletta e aprii la botola in un gesto meccanico.
Respirai l'aria tiepida ,che cominciava ad odorare di resina , a pieni polmoni.
Andai a istinto, come sempre, non sceglievo mai le mie vittime, erano loro a scegliere me, non avevo mai uno schema o una persona tipo , uccidevo e basta per sfogo, vendetta e per nutrirmi, ero una bestia a tutti gli effetti,eppure, un qualcosa mi ricordava sempre che ero un essere
umano, anche se diciamocelo, non lo sembravo affatto.
Mi chiesi varie volte il perchè di tutto questo,ma la città intera mi aveva ridotto così, perchè nessuno ha mai fatto nulla per aiutarmi, mi hanno lasciato lì a lasciare che rischiassi la vita per una cazzata,tre fottutissimi bulli benvisti da tutti,che mi avevano fatto diventare perfetto, un mostro perfetto.Ho ucciso così tante persone, ho rovinato così tante famiglie, come loro avevano fatto con la mia. Se lo meritavano, se lo meritavano e basta.

Killer's Last Words

Buooongiorno

Come state?
Aw io bene grazie...
Eccolo qui... Il nostro JJ
Si delineerà meglio il suo personaggio man mano che si andrà avanti.
Ora... Vado a cominciare il 4° capitolo
Buona lettura
Vostra
The Tearless Killer ❤

Apathy||Jeff The KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora