1.Me... Yes Me, Jeff The Killer

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Jeff's Point Of View

Io
Si proprio io
Jeff..Jeff the Killer
Io con le guance sfigurate da due tagli più profondi persino del mio sguardo che è destinato a rimanere fisso e spalancato.
Io,vittima del bullismo fino alla tragedia che martoriò la mia vita.
Io, che per sentirmi vivo uccido, mi taglio, mi incido sulla pelle le parole delle cose che mi hanno reso quello che sono:coltello,cicatrici,sangue,fuoco,famiglia,sorriso,omicidio.
Io che per sentirmi vivo devo sentire il mio sangue scorrere via dal mio corpo,o vederlo scorrere via dai corpi delle mie vittime.
E piango, piango per questa mia dipendenza che vorrei fermare,con tutto me stesso,piango sul sangue versato dei corpi che torturo,piango ad ogni coltellata, mi sento un mostro,più di quanto già lo specchio non mi dimostri.
I troppi antidolorifici e i miei istinti omicidi e autolesionisti mi hanno portato alla pazzia più irreversibile e profonda,senza fondo, senza uscita.
Sono passati cinque anni da quel giorno, da quando ho assassinato la mia famiglia.
Dell'assassinio dei miei non me ne pento, no, per niente, mi hanno mentito, mi hanno costretto ad andare a quella festa e non mi hanno creduto, lasciando che Liu si addossasse tutte le colpe per quello che avevo fatto io.Ma di quello di Liu me ne pento ogni giorno,ogni volta che mi guardo allo specchio,vorrei tornare indietro, per potermi fermare,per non fargli del male, il mio fratellino che si è adossato le colpe per il mio massacro, che avevo compiuto io,io soltanto sotto l'effetto dei miei istinti che sono riuscito a placare solo in parte.
E vado avanti autoconvincendomi che l'ho salvato dalle bugie che il mondo ti riserva.
Era mio compito difenderlo, ed è quello che ho fatto, l'ho difeso, ma lui si è adossato la colpa comunque.
Non ho mai capito il perchè di questo, me lo sono chiesto tante volte, me lo chiedo tutt'ora, quando lascio i bambini incolumi nei loro letti, non
riesco ad ucciderne più uno, no, non dopo Liu.
Mi sento in colpa solo a pensarlo, avere ucciso mio fratello dopo che mi aveva difeso, si era adossato le colpe del mio principio di folle furia omicida.
Ma purtroppo è qualcosa di implacabile,che ti corrode dentro, fino a farti perdere la ragione,tanto da non volerti far vedere null'altro che sangue, sangue umano, caldo, dolce.
Nemmeno il tempo sembra avanzare, io dopo cinque anni sono sempre lo stesso, sono solo cresciuto in altezza, tanto che la felpa comincia a essermi piccola, dovrei comprarne una nuova o meglio,rubarla in qualche casa dopo aver ucciso i proprietari.
Io,se vivo da qualche parte?
Si, certo.
Sarò un killer, ma finchè non ci sarà prova contraria,sono ancora un essere umano, anche se non lo sembro affatto.
Vivo in un Bunker antinucleare sperduto in un giardino immenso di una casa da anni decadente e abbandonata.
Non sarà il massimo, ma è comfortevole e introvabile.
È mimetizzato fin troppo bene, l'unica cosa di cui mi cibo è carne, è l'unica cosa che ancora riesco a mangiare, e bevo sangue , sangue umano, quello delle mie vittime, è così dolce e caldo, non posso più farne a meno, probabilmente è per questo che uccido ancora, solo per continuare a sopravvivere dopo tutto quello che ho passato, anche se a volte vorrei solo morire, ma sarebbe una ferita irreparabile al mio orgoglio, non riuscirei mai, nemmeno volendo a morire, fisicamente almeno, perchè dentro, dentro, non sono mai stato vivo.

Killer's Last Words

Giooorno a tutti, sono tornata con un'altra storia u. U
A questa ci tengo davvero tanto, perché mi rispecchio tantissimo in Jeff.
Bhe... I pareri li lascio a voi.
Detto questo un bacio
Vostra
The Tearless Killer

Apathy||Jeff The KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora