l'invito

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"Andiamo Marinette, Nino è già impegnato e non può venire, sono arrivata persino a chiedere a Juleka e a Rose che però hanno altri impegni e non possono venire! Tu sei la mia unica speranza, ti prego accompagnami!" esclamò Alya implorandola.
"Bello sapere che sono la tua ultima scelta" sbuffó Marinette tra il divertito e l'infastidito.
"Marinette non fare la scema su! Non te lo ho chiesto prima perché sapevo che non ami le feste dove non conosci nessuno e c'è tantissima gente, ma è davvero importante per me: ci sarà un reporter che è famosissimo in tutta Parigi e ho bisogno di conoscerlo dal vivo e di parlargli se voglio costruirmi le basi per il mio futuro lavoro. Ho 17 anni, dovrò pur pensare a cosa fare dopo la scuola! Ti prego ne ho davvero bisogno, è una grandissima opportunità".
Marinette finse di pensarci su qualche secondo, ma in realtà la risposta sarebbe stata sempre la stessa perché non avrebbe mai abbandonato la sua migliore amica, mai.

"E va bene mi hai convinta, andiamo a questa festa".
L'amica la abbracció forte, un abbraccio che la corvina ricambió calorosamente, poi però Alya aggiunse: "Una diciassettenne che non ama le feste... Mari sei sicura di non provenire da un altro pianeta?"
"Ah ah divertentissima" ribatté l'altra roteando gli occhi con un mezzo sorriso sul viso. "A proposito, dove si fa la festa?"
A quella domanda, Alya trattenne il respiro ed esitó a rispondere e Marinette sapeva che l'esitazione di Alya non avrebbe portato a nulla di buono.
"Tesoro, dov'è la festa?".
"E-ehm... beh... in r-realtà la festa è.. a V-Villa A-Agreste..."
"Alya non ho capito una parola, non se parli balbettando".
"Ah e sarei io quella che balbetta spesso quando è sotto pressione?"
"Alya."
"Va bene, va bene. La festa è a Villa Agreste".
Marinette dovette reggersi alla sedia del bar dove le due stavano facendo colazione, per non cadere.
"CHE COSA?"
"Scusami Mari non te lo avrei chiesto se non fosse di assoluta necessità, lo so che quel posto non è l'ideale per te per... beh.. lui, però ti prometto che non ci vorrà molto. Il signor Agreste ha dato una festa in onore del lancio della sua nuova collezione stilistica primavera-estate e ho saputo che ci sarà anche questo reporter, non posso perdere questa occasione, te ne prego", disse lei tutta d'un fiato.
Marinette inspiró ed espirò molto forte, doveva farlo per Alya, doveva semplicemente aiutare la sua amica, perciò si ricompose e disse con tutta la calma di cui era capace: "Hai vinto anche stavolta. Non c'è problema, ti accompagno io. Anche se mi sembra un po' strano che Gabriel Agreste dia una festa, voglio dire, non ne ha mai data una prima d'ora".
"Infatti. E comunque non è una festa qualsiasi". Alya lo disse quasi sottovoce, come per paura della reazione di Marinette.
"Mh? Che intendi?"
"È una festa di gala".
Passò qualche secondo di silenzio.
"Alya?"
"Si?"
"Lo sai quanti favori mi devi se faccio questo?"
"Lo so, ah e-
"Ho già capito, devo fare un abito in più. Vieni a casa mia pomeriggio così ti prendo le misure e mi dici come lo vuoi. Quand'è la festa?"
"Sabato prossimo".
"Possiamo farcela".
"Grazie Mari, sapevo di poter contare su di te! Sei incredibile, ti voglio un bene dell'anima!". Detto ciò Alya si alzò dal tavolo, le scoccò un bacio sulla guancia, la salutò e si incamminò verso casa.

Marinette sospirò, cosa non avrebbe fatto per la sua migliore amica.
Aveva accettato di accompagnarla ad un gala a casa del più famoso stilista di Parigi indossando abiti fatti da lei stessa e per giunta il figlio, Adrien Agreste, era il ragazzo di cui si era perdutamente innamorata da due lunghi anni.

Ottimo.

Non poteva andare peggio di così.

O forse era un bene.
Lo era?
Beh avrebbe potuto finalmente trovare qualche scusa per parlare con Adrien, se era fortunata, magari anche con il padre, ma ne dubitava. Avrebbe preferito non proferire parola piuttosto che balbettare e dire cose senza senso data l'emozione.
Non era mai stata ad un gala e di certo non si aspettava di andarci proprio lì e proprio con quelle determinate persone. Insomma, a dirla tutta non si sarebbe mai aspettata di andare ad una festa di gala in tutta la sua vita. A pensarci, la situazione era effettivamente ironica: lei, una ragazza parigina di 17 anni, una semplicissima adolescente come tutte le altre, che non era né ricca né tantomeno popolare (e che tra l'altro aveva un segreto più grande di lei da nascondere), stava accompagnando quella che era praticamente quasi sua sorella tanto era il legame che le univa, ad una specie di festa dove di solito vanno persone facoltose, ricche, in cerca di affari, scoop e utili conoscenze, ma sicuramente non ragazzine capitate lì per caso. L'amica era riuscita a procurarsi due inviti persuadendo Nino che era stato invitato da Adrien, ma con scarso successo dal momento che il ragazzo di Alya non amava questo genere di feste, ancor meno di Marinette.

we'll meet again soon // MiracolousWhere stories live. Discover now