capitolo 10: giù nel sottosuolo

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Vedere fasci di luce apparire al centro della sala riunioni per i residenti della Gilda era perfettamente normale, specie di sera, quando via via tutti tornavano dalle proprie missioni. Ma quando la colonna rivelò due pokémon martoriati e sanguinanti, allo stremo delle forze, la sorpresa fu fin troppo grande.

Ad accoglierli Karim ed Alakazam, entrambi sul punto di svenire, trovarono i giovani apprendisti di ritorno dalla giornata di missioni e avventure, tra cui Loris e Cloe.

I due avevano appena salutato Allen, che dormiva ancora a casa per non lasciare da solo il fratellino, e stavano chiacchierando con altri apprendisti di loro conoscenza, indugiando un po' nella sala.

Ai tre era stato assegnato quel giorno il compito di scortare i cinque Passimian a Viridia, città ben più grande e dove avrebbero più facilmente trovato assistenza e un'occupazione. Tutti tranne Santos: lui, convinto dal Generale Olson, aveva deciso di recarsi nella Terra della Nebbia, dove sarebbe stato addestrato e preparato alla vita militare. Aveva bisogno di uno scopo che fosse più grande di un comune lavoro, e per istinto non nutriva una completa fiducia  negli Esploratori.  Dato ciò che stava succedendo, voleva essere pronto a dare attivamente il proprio contributo, non voleva essere più una vittima degli eventi. Anche il giovane che scortava la sciamana era tentato, ma dovette rifiutare per poter assolvere al proprio compito di protezione verso l'anziana pokémon.

In ogni caso, mentre Loris era impegnato a descrivere ogni angolo di Viridia a un interessatissimo collega  e Cloe faceva vagare annoiata lo sguardo, ascoltando sprazzi di ogni conversazione senza partecipare a nessuna, quell'abituale colonna di luce impattò il centro della stanza. Da lì, fu il panico.

<<Signori!>>

<<Oh, Arceus!>>

<<State bene?>>

<<NO CHE NON STANNO BENE, DEFICIENTE>>

un vociare fitto e confuso si sparse per l'intera sala. Gli apprendisti erano incerti e preoccupati, indecisi sul da farsi e poco lucidi per essere davvero utili.

Mentre gli altri si agitavano, Loris si pietrificò sul posto, e Cloe affianco a lui. Entrambi pensavano la stessa cosa, ma fu l'Aron a darle voce:

<<E ora...chi glielo dice ad Allen...>>

La giovane Petilil agitò indecisa le foglie sul proprio capo, chiedendosi se avrebbero aiutato.

<<Ferma, ragazzina>> Olson, apparso per zittire il vociare, la bloccò prima che potesse decidersi.

<<Le tue foglie migliorano la salute, ma non per danni così gravi. In più impiegano tempo a ricrescere, non strappartele così spesso. Loro vanno portati subito in infermieria>>

<<S-signore, noi non abbiamo un'infermieria>> fece timidamente notare la ragazza.

<<VOI COSA?>>

Due occhi neri, piccoli e furenti si impiantarono in quelli di Chatot, che attratto dal rumore si era precipitato anch'egli a vedere cosa fosse successo.

<<Per queste cose usiamo la cucina o i letti>> lo sguardo del Maggiore rese difficile al pennuto nascondere nel suo tono una vena intimidita. <<C-chimeco si occupa delle cure mediche>>

<<La cuoca>>

<<Se la mette così...>>

Olson usò Frustata per grattarsi la fronte con un sospiro rassegnato. Come erano andati avanti tutto quel tempo quei fenomeni da baraccone?

Pokémon Mystery Dungeon: The Dark AgeWhere stories live. Discover now