15•Io non sono la persona che ami•

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Da quando siamo entrati in macchina e ci siamo fermati in un angolo meno visibile grazie ai vari alberi posti l'uno al fianco dell'altro, al lato della strada, è trascorsa mezz'ora. Come se non bastasse, in assoluto silenzio; sono praticamente immersa nel suo buon profumo (dato che il mio sembra essersi dissolto nell'aria circa un secondo dopo essermelo spruzzato addosso) e nello stesso tempo mi impegno in altro pur di non guardarlo nemmeno per sbaglio...non dopo che gli ho detto ciò che veramente penso: ho proprio espresso il semplice fatto che amo lavorare con lui! Ho davvero detto che non voglio lavorare senza di Lucifer!

L'ho detto davvero!

Ed ora me ne pento: non sono mai stata una ragazza che ama esternare le emozioni, né ciò che pensa, né tantomeno le proprie fragilità. Si. Dico fragilità perché la semplice idea di poter amare Lucifer - un uomo che non riuscirò a capire o a controllare come faccio con tutte le altre cose che mi circondano, iniziando dal lavoro - , mi rende debole.
***
«Hai intenzione di restare qui tutta la notte?» domanda dal nulla chiudendo il perno fra il palmo della mano - è stato per tutto il tempo a contemplarlo, ancora mi chiedo se possa essere normale, arrivati a questo punto una domandina mi sorge spontanea -.

«Si. Hai detto che non ti saresti tirato indietro, per cui fa silenzio e continua a sbavare per quel coso che hai fra le mani.» la butto lì, indifferentemente. O quasi.

«Vuoi per caso un po' d'attenzione?» chiede con un sorriso beffardo, si gira per bene verso di me mentre lo posa finalmente in tasca «Posso dirti che ho fatto sesso ovunque, anche nei bagni pubblici, il mio posto preferito è comunque il letto ma in macchina! Ne vogliamo parlare...questo posto mi sembra perfetto per del s-»

«NO!» lo blocco subito non volendo ascoltare altro. Ruoto anch'io la maggior parte del mio corpo verso di lui «È possibile che tu pensi solo a questo?» abbozza un sorrisino strappandomi direttamente il cuore dal petto per la sua incomprensione «insomma Lucifer! Tu non vedi altro! È come se i tuoi occhi ti impedissero di poter trovare dell'altro in una donna. Cavolo! C'è donna che non sia stata oggetto del tuo desiderio?» mentre gli parlo sento una fitta nel basso ventre che a poco sale fermandosi allo stomaco: Un macigno enorme che blocca tutto.

«Se tu la smettessi di fare l'impossibile e verresti a letto con me invece di continuare a fare la moralista...o...qualcosa del genere...Potrei non infastidirti più.» precisa con aria seccente «Pensaci. Tu non mi avresti più fra i piedi ed io ... beh, potrei aggiungerti fra le donne più complicate da avere. Sai, saresti sicuramente fra i primi posti! Io ne andrei fiero»

«È così che funziona? Prendi una, poi la mandi via...ne chiami un'altra e poi un'altra ancora...eh? Pensi che io sia una tr*ia?» domando stizzita spingendomi ulteriormente al suo viso

«Non ho detto que-»

«È per questo che non ha funzionato con Chloe?» domando velocemente con voce bassa ghiacciandogli il sorriso all'istante.

«Vuoi continuare ad interrogarmi o mi riporti a casa?» la sua voce ora è distante, come se avessi toccato un tasto che ancora brucia. Lo ignoro regalandogli semplicemente uno sguardo assassino «Che aspetti? Che quel piccolo diavolo esca da lì e ci porti dall'assassino?» si ributta annoiato al sediolino dopo aver esitato qualche secondo a pochi centimetri dal mio viso rosso.

Ha palesemente ignorato la mia domanda e ciò che mi turba è proprio arrivare a pensare che fra loro...non sia mai davvero finita. Se così fosse? Se volesse avere me per dimenticarsi di lei? Se davvero dietro ogni sua donna si celasse una specie di medicina per il suo cuore ancora in frantumi?

L'amore è incontrollabile e tremendamente insaziabile... Ti porta ad agire, a volte senza neanche pensare; ti fa perdere tutto e crea dipendenza. Penso che sia la droga più pericolosa al mondo, questa non crea buchi, né tagli...ma ti entra fin dentro le ossa come se fosse fumo.

Lucifer ×Oltre il mondo, oltre l'inferno×Where stories live. Discover now