Night Changes (part one)

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La stanza di Julia era un disastro, vestiti che fungevano da tappeto e poster di band o famosi film a tappezzare le quattro pareti dipinte di rosso.

Le era sempre piaciuto il rosso, era il colore dell'amore, della passione,ma era anche il colore della rabbia e del sangue.

Sistemava quel bordello solo quando aveva ospiti,ma anche in quel caso, la maggior parte delle volte, chiudeva la stanza a chiave e faceva finta che non esistesse.

L'unica persona ad aver visto quel caos era Luke, lui la capiva, capiva il disastro che lei aveva dentro e che poi si riversava nelle piccole cose della vita quotidiana, come ad esempio una stanza disordinata.

Solitamente era triste quando era da sola nella sua stanza,ma non quel sabato sera.

Dopo un'altra stremante settimana di studio era finalmente arrivato il fatidico giorno del concerto.

Era davvero eccitata all'idea che avrebbe sentito uno dei suoi gruppi preferiti in live e che, a quanto aveva detto Michael, avevano posti abbastanza vicini al palco.

Ci sarebbero andati insieme e questo era un altro dei motivi per cui Julia era felice quella sera.

Aveva la musica a palla e stava scegliendo cosa mettere per sembrare una ragazza punk.

Optò per delle calze semi-trasparenti nere che arrivavano fino alle cosce con degli stivaletti lucidi neri ai piedi, un paio di shorts strappati e una lunga maglietta che li copriva, facendo sembrare che sotto non portasse nulla.

Aveva tirato fuori dal cassetto dove nascondeva tutte le sue cose "segrete", come sigarette o cose che a sua madre apparivano esageratamente esagerate, un rossetto viola e lo infilò nella borsa insieme alle altre cose.

Non sarebbe potuta uscire così, i suoi genitori le avrebbero riso in faccia e poi l'avrebbero chiusa nella sua stanza fino al giorno del diploma.

Aveva già avvertito Michael di venirla a prendere a casa di Jessica, che come da copione, l'avrebbe coperta per tutta la notte.

Non sapevano l'ora in cui sarebbero tornati, ma di sicuro sarebbe stato tardi, e sarebbe sgattaiolata da Jessica al suo ritorno.

Quindi si era vestita normalmente, blue jeans e maglioncino verde.
Quando tutto fu pronto, scese al piano di sotto e si diresse in cucina dove suo padre stava preparando la cena, mentre sua madre era seduta al tavolo bevendo un caffè,mentre leggeva il giornale.

La signora Richardson non era mai stata brava in materia culinaria e quindi preferiva starsene lontana dai fornelli.

"Mamma, sto uscendo,vado a dormire da Jess, ti ho avvertito ricordi?"

La donna alzò lo sguardo e scrutò la figlia con sguardo inespressivo.

"Va bene, fai la brava e sii educata"

Julia annuì e diede un bacio ad entrambi i suoi genitori prima di uscire dalla porta.

Si lasciò sfuggire un gridolino di vittoria quando uscì dal cancelletto.

Camminò velocemente e in cinque minuti fu a casa di Jessica e Felix.
Quando suonò il campanello le venne ad aprire quest'ultimo.

"Ciao Felix!"
Lo salutò raggiante lei.

"Oh Richardson!" Rispose con altrettanto entusiasmo facendola entrare.

"Ho saputo la notizia! Finalmente ti sei decisa a mollare quel biondo mestruato!"

Julia a quelle parole ridacchiò.

"Felix, io lo amo quel biondo mestruato"

Il ragazzò aggrottò le sopracciglia.

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