Capitolo 19

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Passarono sei mesi. Hermione era una bellissima donna con un prosperoso grembo. Quel pomeriggio se ne stava sulla poltrona in salotto a leggere un buon libro. 

- Hai bisogno di qualcosa cara?- chiese la signora Weasley

- Ti ringrazio Molly, non mi serve nulla- 

Si alzò piano dal divano avvicinandosi alla finestra. Era ormai dicembre e il giorno di Natale si stava avvicinando. Dalla porta d'ingresso entrò Ron. La vide in piedi vicino alla finestra. Non si videro da sei mesi. Ne rimase ancora incantato come se fosse la prima volta. Hermione gli sorrise. 

Ron era partito insieme ad Harry per una missione su conto del Ministero. Prima di partire però Hermione gli raccontò di quella notte quando Draco andò alla Tana. Chiese scusa all'amico e confidò di voler cercare Draco a costo di arrivare ad un duro scontro anche con Lily. 

Durante quei mesi insieme a Narcissa cercarono di capire dove potessero essere. Anche sulla base di Nessi nessun posto era così evidente. Potevano essere dovunque. Hermione di certo non si sarebbe data per vinta. L'amore che gli dava ogni giorno il suo futuro bambino l'aveva fatta rinascere rendola ancora più forte e più donna. 

- Quel bacio non significava nulla in fondo per te- 

- Ron, tu mi hai dato protezione ed era quello che cercavo ma non in quel modo. Ho sbagliato a mostrarti una realtà che non poteva esistere. Mi dispiace- 

Dopo quel confronto Ron chiuse la conversazione dicendole che sarebbe partito il giorno dopo e che non si sarebbero rivisti per molti mesi

- Finalmente!- esclamò Hermione abbracciandolo con cautela 

- Devo farti i miei complimenti. Sei così bella- disse guardandola di profilo

Dietro Ron sbucò anche Harry. Si abbracciarono e poco dopo il ragazzo venne travoltò da Ginny così felice di vederlo dopo tanto tempo

- E' un maschietto oppure una bella femminuccia?- chiese incuriosito

- Non ho voluto saperlo. Voglio che la sospresa accada quando sarà il momento- 

Nel mentre in Hermione rifiorì il ricordo di quanto Draco volesse avere tra le braccia una femmina. Così poteva proteggerla e amarla fino al momento in cui quando sarebbe stata grande l'avrebbe lasciata andare anche se con rancore e un poco di gelosia.

Quella sera Hermione coricata nel letto, disegnò con l'indice piccoli cerchi sulla pancia ottenendo in risposta un piccolo calcetto

- Se solo anche il tuo papà ti potesse sentire- 

- Hermione tutto bene?- chiese Ron entrando nella stanza 

- Si si, vieni. Voglio farti sentire una cosa- 

Ron si avvicinò e con indicazioni di Hermione appoggiò la mano sulla pancia avvertendo colpetti leggeri

Rimase sorpreso e sorrise. Le diede un bacio sulla fronte e le augurò una buonanotte 

Anche quella notte Draco sarebbe andato a farle visita. Quella notte però Hermione si addormentò con la piccola luce accessa. Non appena Draco entrò nella stanza rimase immobile. Il respiro divenne più faticoso e gli occhi gli si riempirono di lacrime. Non credeva ad una cosa del genere. Si convinse che quel bambino non fosse suo ma di un'altra persona. 

Uscì di fretta da quella casa e mentre percorreva il giardino si scontrò con Ron che tornava dal Ministero. 

- Malfoy, che diavolo ci fai qui?!- esclamò

- Non sono affari tuoi Weasley- 

- Le hai fatto del male?- domandò con voce severa

- Tu ti sei approfittato di lei e ora guarda come l'hai ridotta- urlò Draco prendendolo per il colletto della giacca 

- Sei tu che l'hai ridotta così bastardo- disse Ron liberandosi dalla sua presa 

- Ron ti prego devi aiutarmi- 

- Che cosa stai dicendo?- 

- Questo non sono io, devi aiutarmi. Sono sotto la maledizione Imperius per colpa di Lily- 

- Tu hai lasciato Hermione nella disperazione e pretendi ancora che ti dia una mano?- disse scaraventandosi su di lui. La mano chiusa a pugno arrivò sul viso di Draco che se ne andò non prima di aver riferito queste ultime parole : "A pochi kilometri dalla villa, io sono lì"

Sulla strada di ritorno Draco si fermò davanti al cancello della villa. La maledizione faceva sempre più effetto ma cercò di resistere. Si materializzò a Londra nella casa doveva aveva vissuto fino a 6 mesi prima. Nel letto al piano di sopra trovò sua madre intenta a dormire

- Mi dispiace tanto mamma, non sono così diverso da mio padre- 

In quel momento la voce di Lily si fece sentire nella sua testa mandandolo fuorì di sè. 

Scappò un urlo che fece sobbalzare la madre. Nessi accese la luce posta sul comodino e rimase stupefatta nel vedere suo figlio combattere con sè stesso. Si avvicinò e cercò di calmare il ragazzo usando la bacchetta. Lo abbracciò dopo tanto tempo. Quel rimedio non sarebbe durato molto a lungo

- Draco, tra pochi minuti la maledizione avrà di nuovo effetto. Dimmi dove sei, che cosa ti sta succedendo?- 

- Voglio uscirne da qua, voglio tornare da Hermione, al casale mi sento in trappola-

- Al casale? Quale casale?-

- Quello vicino alla villa- 

- Che ti è successo?- domandò riferendosi alle ferite sul viso

- Un piccolo incidente con Weasley, sono andato da Hermione mentre dormiva e lei è... per colpa di quello. Lei aspetta un bambino da lui- 

- No Draco, sei tu...- 

Nessi non fece neanche in tempo a finire la frase che Draco tornò a combattere con sè stesso e a ripetere che Ron era il padre e che aveva rovinato tutto quando se ne era andato via da casa

La madre lo guardò alquanto speventata, gli occhi stavano cambiando colore. Uno era giallo mentre l'altro era del suo colore naturale. Draco non avrebbe resistito molto tempo. Quella maledizione lo avrebbe ucciso di lì a poco. 

- Aspetta!- urlò la donna 

Draco si smaterializzò lasciando la madre in un lago di lacrime e dolore. Si alzò e strinse i pugni giurando di trovarlo prima che sia troppo tardi. Non poteva ora come ora far intervenire anche Hermione, in quelle condizioni. 

I Really Want To Love 2Where stories live. Discover now