Apatia e sentimento

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Mi sento una stupida a pensare certe cose. Eppure non capisco: a volte mi sembra così evidente. Forse fraintendo. Potresti darmi più chiarezza? Perché sei così difficile da capire? Hai diverse sfaccettature che mi affascinano, ma non riesco a capirne molte.
Mi fa stare male pensare di aver interpretato le cose in modo sbagliato, e quindi spesso scaccio l'idea. Ma certe volte mi sembra che tu ricerchi il mio sguardo. Ed è vero? Oppure è la mia immaginazione? Non mi stai più facendo capire niente.

Ho paura, è così tanto tempo che c'è questo tira e molla di emozioni. Il mio terrore è che il tempo mi porti lontano da te. Forse non è successo nulla perché nulla poteva succedere, forse la mia paura potrebbe concretizzarsi di punto in bianco con una scoperta che mi lacererebbe.
Vorrei, ma non so come. Non posso avvicinarmi dopo anni di velata indifferenza. Come potrei? Sogno solo di poter avere una conversazione, ma non ci vediamo mai al di fuori di quel luogo consueto, e lì c'è troppa gente.
Desidero così tanto che tu mi rivolga la parola. E se non puoi usare la voce, volgimi lo sguardo. Lo coglierò con delicatezza e lo terrò stretto. Lo ricorderò anche se non vorrai più concedermelo. Ma ti prego, una volta sola. Regalami degli attimi di gioia.

Non so cos'è l'amore. So cosa non lo è, e forse è questo che mi fa comprendere alcuni dei miei sentimenti. Ammetterlo a me stessa è un sollievo, ma mi pone davanti un ostacolo che non ho idea di come superare, e mi sento sola. Non posso rivelare questa confidenza. Posso farlo solo con chi non mi è fisicamente vicino. Ma non posso avere il supporto di cui avrei bisogno. Le opinioni sono troppe e mi sentirei inadeguata e basta. Come potrei uscirmene di punto in bianco con questa cosa? E poi, non godo di buona reputazione ora e sto male. Mi sento più sola del solito, forse perché in qualche modo lo sono davvero. È strano, non mi capitava da tempo. Forse questo è ciò che mi mancava, sotto sotto. È meglio che non sentire niente. È qualcosa di vivo. Riesco a trovare piacere nella sofferenza. Il dolore a volte può essere fatale, a volte un incentivo.

Mi sento male per essermi comportata in quel modo, almeno sono giunta a delle conclusioni. Non sopporto di essere considerata in modo diverso, però. Certe persone empatizzano solo con chi fa comodo, evidentemente. Forse non hanno la forza di impegnarsi di più a comprendere le persone.
Mi sono sentita screditata, come fossi un automa privo di emozioni. Invece, provavo così tanto. Paura, sensi di colpa, solitudine, rabbia contro me stessa e contro la situazione. Ero così terrorizzata dalla possibilità di essere abbandonata. Ora che ho passato quel momento lo capisco ancora di più.

Quel sentimento di solitudine torna a farsi sentire peggiore di prima. Mi sento bisognosa d'amore, ma incapace di ridarlo indietro. Sarei in grado di ridarlo indietro?
"Mi piacerebbe essere speciale per te, tu sei così speciale". Ma forse sono troppo strana, troppo diversa. "Voglio un corpo perfetto, un'anima perfetta". "Voglio che mi noti quando non ci sono". Creep conforta i miei pensieri da anni e anni. Una canzone senza tempo che mi accompagna nei momenti bui.
Sono felice di avere meno odio verso me stessa rispetto a una volta, ma i problemi relazionali tendono a restare uguali. Ho paura di non riuscire a cambiare.

Cronache di una mente fuori postoWhere stories live. Discover now