ANNUNCIO PRE CAPITOLO: Ciao a tutti, come state?
Scusatemi davvero tanto per i continui ritardi nelle pubblicazioni, ma almeno sono solo di qualche giorno, no?
Volevo finire di scrivere entrambi i capitoli per poi pubblicarli insieme, e quindi ne è valsa la pena aspettare, giusto?
Ok basta sto stufando.....Meglio passare al capitolo di oggi...
Questa volta non vi annuncio nulla.....Sarete voi a decidere se odiarmi o meno.....
"Trent.....
Vedi io.....
-Purtroppo non riuscì a terminare la frase, Trent in quel momento la prese per mano e la trascinò con se lontano da li.....
Gwen non capiva il perchè di quel movimento improvviso, voleva delle spiegazioni.....
Notando che il ragazzo non si fermava, decise di parlargli.....
"Trent ma che fai? Mi spieghi dove stiamo andando?.......
-Il ragazzo non le rispose, semplicemente si limitava a guardarsi indietro ogni tanto, per poi continuare a camminare a passo spedito, tenendo stretta la mano della dark.....
Si fermarono all'entrata di un'hotel per riprendere fiato, e Gwen gli fece la stessa domanda.....
"Mi spieghi che ti è preso?.....
Perchè quel movimento brusco?.....
C'è qualche problema?....
-Lui dopo aver ripreso fiato, spieghò alla ragazza il motivo di quel suo gesto improvviso....
"Scusami se ho fatto tutto questo Gwen....
Non vorrei essermi sbagliato....
Ma mi è sembrato di vedere Scott il lontananza.....
-A sentire quella frase, a Gwen gli si gelò il sangue.....
Aveva paura che potesse far del male a lei, ma sopratutto a Trent....
Non voleva metterlo in pericolo, anche se c'erano tante persone fuori, aveva paura di uscire di nuovo...
Può darsi anche che si fosse sbagliato, ma perchè avrebbe basato tutto su una supposizione?.....
Non era possibile.....
Nel frattempo si avvicinò a loro il proprietario dell'hotel, chiedendo se ci fosse qualche problema....
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"Perché crederci, se i sogni non si avverano?"
Fanfiction"Perché credere ai sogni se tanto non si avverano? Perchè sperare in un qualcosa che non accadrà mai?" Questi erano i suoi pensieri, pensieri che non lo abbandonavano, pensieri che faceva giono e notte. Credeva di non poter essere felice, di essere...
