꧁ 𝟑 ꧂

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Taehyung non aveva chiuso occhi, non ci riusciva, non faceva che rigirarsi da una parte all'altra del letto tra le sue lenzuola candide.
«Che palle» sbuffa si alza di scatto dal letto e con solo la vestaglia e un mantello pesante decise di uscire un po' nel cortile interno; per prendere un po' d'aria.
Ovviamente non credeva che Jungkook fosse ancora fuori dalla porta, quindi si spaventò quando l'apri di scatto trovandosi davanti a lui il suo petto possente «Dove crede di andare?» chiese il corvino alzando un sopracciglio curioso «Aish non devo mica riferirti ogni cosa, fammi passare» disse Taehyung spostandolo e iniziando a camminare con la passo svelto, sentendo però dietro di se quelli della sua guardia «Non seguirmi» disse bloccandosi e voltandosi con sguardo truce.
«Non posso farlo» ribatte Jungkook con la sua solita aria sicuro, che si trovava attraente ma anche così irritante «ti ordino di non seguirmi» provò ancora Taehyung a testa alta, facendo spuntare un sorrisetto divertito sul volto di Jungkook «Seguo solo gli ordini di suo padre, principino».
Niente da dire, ora Taehyung era ancora più nervoso di prima, gli diede le spalle e tornò a camminare più velocemente senza mai voltarsi indietro "principino.. chi diavolo si crede di essere?" Pensò Taehyung sbuffando mentalmente.
Arrivato al grande cortile interno si sedette sotto l'albero di ciliegio che avevano piantato per la sua nascita.
Più volte sua Madre gli aveva detto che il motivo è perché da piccolo la sua pelle era rosa e liscia come i petali dei fiori che sbocciando sui ciliegi in primavera.
Lui non poteva saperlo, ma la prima volta che avevo visto quei fiori rosa si era innamorato della loro delicatezza per quanto semplici siano.
Sospirò e come sempre inizio a pensare a quale fosse il suo destino, futuro sovrano..con una moglie, una erede..la vita che tutti vorrebbero, ma lui no.
«Fa freddo per stare qui fuori» disse Jungkook al suo fianco interrompendo così i suoi pensieri «Sto bene, se hai freddo puoi andare» disse il principe continuando a dargli le spalle «Lo sa che non posso» ribattè il mercenario appoggiandosi al muretto accanto a se.
«Non mi serve una guardia del corpo, l'ho detto a mio padre e lo dico a te; lasciatemi in pace» disse Taehyung voltandosi con sguardo serio e nervoso, voleva solo un po' di Privacy.
«E io non sono il suo cagnolino, ma vengo pagato per questo quindi è il mio lavoro» Jungkook incrociò le braccia al petto dicendo ogni parola con lo sguardo puntato nel suo.
Taehyung sospiro passandosi le mani tra i capelli e si alzo di scatto «Dio! Voglio solo stare tranquillo e solo!» esclamò «Qui non sono mai da solo! Vado al lago e la gente si diverte a spiarmi dagli alberi! Non posso stare un attimo tranquillo!».
Vide Jungkook staccarsi dal muro con uno sguardo serio mai visto prima di quel momento, si avvicino velocemente a lui e d'istinto Taehyung fece un passo indietro «Cosa hai detto del lago?» chiese Jungkook.
«I-io ecco che qualcuno mi spiava..ma saranno stati sicuramente dei bambini» disse Taehyung confuso, non capendo esattamente il motivo di questo cambio di umore improvviso e nemmeno di per così tanto interesse «Vada subito nelle sue stanza» gli disse Jungkook con tono quasi autoritario, mentre iniziava ad allontanarsi «Non dirmi cos- » provò a dire Taehyung ma venne interrotto «Vada e basta!» disse Jungkook continuando a camminare.
Taehyung lo guardava allontanarsi e per qualche motivo, seppur sbuffando inizio a dirigersi verso la sua stanza; confuso.
Decise di non darci molto peso, infondo non erano affari suoi e con un sospiro si chiude in camera.
Almeno finalmente aveva l'occasione di rimanere da solo senza sentirsi osservato o perennemente seguito.
Si appoggio alla porta per poi dirigersi verso il suo mobile, guardandosi allo specchio e rimanendo ad osservare sul suo riflesso a lungo.
Un viso dalla pelle morbida e più pallida di quando era più piccolo, ma ancora giovane infondo aveva solamente diciassette anni.
I suoi occhi avevano un taglio particolare e la sua bocca si apriva sempre in un sorriso quadrato.
I suoi capelli erano naturalmente mossi e a lui piacevano, ma poi delle volte doveva tirarlo per avere in aria più ordinata.
Ovviamente così a detta di sua madre.
Neanche in quello poteva avere delle scelte, ma ormai non ci cecavi nemmeno più caso.
Si passò due dita sul viso, notandolo visibilmente sciupato quella sera; normale vista la giornata che aveva passato.
Non era stanchezza ma stress che ogni giorno si sentiva addosso, tutta la pressione che i suoi genitori e non gli mettevano sulle spalle.
Tirò un ultimo sospiro e subito dopo torno a mettersi sotto le lenzuola, stringendosi tra di esse come se potesse scomparire, per poi chiudere gli occhi e rimettersi a dormire.
O almeno provarci.

_jungkook_

Si dirigeva velocemente verso le stalle dove si trovava il suo cavallo dopo aver radunato la sua squadra.
«Jungkook che succede?» chiese Namjoon appoggiato al muro, visto quella chiamata improvvisa per tutti «Il principino di ha fatto arrabiare?» scherza Hoseok.
«Dobbiamo controllare il perimetro del lago» disse invece Jungkook ignorando la battuta e tirando fuori il suo cavallo dalla stalla «Taehyung ha detto di essersi sentito osservato mentre era lì»
Subito i ragazzi fecero come disse salendo sui loro cavallo e seguendolo fino al lago «Jungkook» lo chiamò Namjoon mettendosi al suo fianco con il cavallo.
«Lo so Nam..lavoro, nulla di personale» disse Jungkook, guardando davanti a lui stringendo la briglia tra le mani «Li prenderemo e gliela faremo pagare» disse Namjoon sapendo perfettamente cosa passasse nella mente del corvino, beh era un po' la cosa che tutti pensavano.
«Devono soffrire come ha sofferto lui» disse Jungkook con la rabbia palese nella sua voce come nel suo sguardo per alcuni impenetrabile.
Jungkook non si sarebbe arreso per niente al mondo, non così facilmente.
Non importa quando o come avrebbe messo fine a tutto.

✨✨✨
Ciao! Lo so che è corti perdonatemi!
Spero vi piaccia lo stesso!
E scusate anche gli errori!

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz