33)FAGGIO PURPUREO

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"Ranuncolo!" esclamò vedendolo entrare con in mano una sacca simile a quella di Radice "Tu che ci fai qui!".

Stupito del suo stupore, il Sednor lo salutò.

"Salute, Padre di Tutti e salute anche a te Flot. Sono lieto che tu abbia accettato il mio aiuto" aggiunse rivolto verso l'infermo, che in cambio gli rivolse uno sguardo carico d'astio.

"Tu!" gli fece Flot senza mascherare il suo risentimento. Ormai della gentilezza di poco prima non c'era più nulla. Mentire ancora non aveva più senso. Adesso non aveva più nulla da perdere e lo sapeva.

"Sarai contento di vedermi ridotto in questo stato, vero?".

Wal rimase fermo. Era sconcertato. Non capiva quello che stava succedendo. Radice fece per parlare in difesa del nuovo arrivato, ma fu fermato da quest'ultimo che si avvicinò a Flot senza fretta. Posò delicatamente sul letto la sacca. Risuonò di contenitori che sbattevano gli uni contro gli altri.

"Se pensi che io sia adirato con te, hai ragione, Flot di Yasoda " gli disse tagliente Ranuncolo, fissandolo con i suoi due occhi di colori differenti "Mi hai tolto chi amavo per pura malvagità e se sono qui non è per te, ma per una promessa che feci a lei. Le dissi che avrei aiutato il Gopanda-Leta in tutto quello che avrei potuto per il bene della sua e della mia gente e lo farò, anche se questo vorrà dire curare te. Sono un Sednor e mantengo la parola. A te la scelta, Figlio del Sole: le mie cure o la morte".

Wal trattenne il fiato, Radice non si mosse. Il tempo sembrava sospeso tra quei due uomini che si odiavano ma che, chi per un motivo chi per un altro, avevano bisogno l'uno dell'altro. Il Ratnor e il Sednor si fissarono a lungo senza abbassare lo sguardo.

Per quello che aveva avuto modo di conoscere Ranuncolo, Wal mai avrebbe immaginato che potesse essere così duro con Flot, ma evidentemente si sbagliava, proprio come sbagliava se riteneva di cominciare a capire quella gente. Non sapeva a cosa si riferiva il suo servitore; cosa o chi gli aveva tolto Flot e perché?

Più ne sapeva e meno aveva chiara la situazione. Trovava la cosa frustrante, ma ora quello che maggiormente gli interessava era che il suo amico accettasse di farsi curare da Ranuncolo. Il resto sarebbe venuto poi.

Si accorse di aver trattenuto il fiato soltanto quando Flot abdicò, abbassando sconfitto la testa. Il Figlio del Sole sospirò violentemente. Era dispiaciuto per lui, aveva dovuto accettare delle condizioni dure, ma in cambio aveva la possibilità di guarire e di vivere ancora. Anche Radice parve soddisfatto. Ranuncolo ebbe un rapido sorriso di vittoria.

Senza dire più nulla aprì la sua sacca e dispose sul letto alcune boccettine di vetro accuratamente sigillate, delle bende nuove e per ultima tirò fuori una ciotola in legno coperta da un pezzo di stoffa. Quando la scoprì, Wal vide che conteneva lo stesso muschio che aveva usato nella foresta e la pezza di stoffa che Flot aveva usato per medicarsi da solo. Era ancora zuppa di sangue liquido. Al contrario di quello che lui aveva trovato sulla benda che gli aveva tolto, non era seccato e tanto meno si era rappreso.

Il Sednor si fece portare da Radice degli asciugamani puliti e li fece stendere sul letto. Poi vi posò sopra la ciotola, estrasse lentamente la pezza di tessuto impregnata di liquido verde, la strizzò accuratamente nella ciotola e la posò sugli asciugamani. Con cautela prese a macerare lentamente il muschio con il sangue, sbrindellandolo a pezzetti avendo cura di spremere più globuli pieni di liquido azzurro che poteva. In aria si sprigionò un penetrante profumo di muschio.

Nel momento più adatto chiese a Radice di aprire una alla volta le boccette che aveva portato con sé e da quelle fece versare poche gocce per ognuna nell'impasto. Infine come addensante fece aggiungere miele selvatico. Quando poi il tutto risultò essere denso come una crema la spalmò delicatamente sulla ferita e sulla pelle infiammata del braccio. Al primo contatto Flot sussultò dal dolore, ma poi, poco alla volta, non reagì quasi più alle pressioni delle dita di Ranuncolo.

LA MASCHERA E LO SPECCHIO-Seconda ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora