5.

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Mi rigirai nel sonno, mentre dormivo nel mio letto nel dormitorio di Serpeverde quando una fitta alla base della mia schiena non mi fece boccheggiare per il dolore sordo. Aprì di scatto gli occhi. Mi sentivo spaccato in due. Se la sera precedente mi ero sentito come trafitto da una spada incandescente sotto le spinte brutali di Harry, adesso la sensazione che stavo provando era mille volte peggio.

Ripensai alla sera prima e a come Potter mi avesse obbligato a fare sesso con lui. Rabbrividì per tutto quello che era successo subito dopo.

Avevo fatto sesso con la persona che mi odiava di più in tutta la scuola, che mi tormentava dal primo giorno.

Era evidente che Potter combatteva una battaglia dentro se stesso. Aveva il terrore di essere un frocio come me. Mi aveva obbligato a fare sesso con lui solo perché voleva capire che gli avrebbe fatto schifo. Quanto si era sbagliato.

Un po' mi faceva pena. L'avrei pure aiutato a capire quello che stava provando, visto che io ci ero già passato e sapevo già quello che lo stava tormentando.

Forse adesso che avrebbe capito che essere gay non era così male, mi avrebbe lasciato in pace, giusto?

Fissai a lungo il baldacchino sulla mia testa ma alla fine decisi di alzarmi e andarmi a fare una doccia.

Afferrai l'accappatoio appeso al gancio fuori il mio armadio e mi avvisi in silenzio in bagno. Chiusi la porta alle mie spalle e aprì l'acqua della doccia. La impostai su tiepida e poi andai verso la tazza del wc e lo tirai fuori per fare pipì.

Sopsirai mentre rivivevo quello che Potter mi aveva obbligato a fare. Perché avevo avuto una erezione e un orgasmo? Potter mi odiava ed io adesso lo odiavo.

Avevo per un attimo sperato che mi volesse invece non aveva fatto altro che chiamarmi cagna e puttana.

Mi spogliai velocemente, evitando di guardarmi allo specchio.

Sapevo già che avevo lividi sui fianchi e un vistoso succhiotto sul collo.

Aprì le ante della doccia e mi buttai immediatamente sotto il getto tiepido dell'acqua. Mentre restavo immobile, lanciai un incantesimo per visualizzare l'ora.

Le sei e mezza del mattino.

Ero riuscito a raggiungere la Sala Comune di Serpeverde dopo le quattro.

Fortunatamente Theo stava dormendo come un ghiro e non si era accorto di me. Ci avevo impiegato una vita per attraversare la scuola. Ogni passo che facevo sentivo una fitta tra le natiche che mi faceva boccheggiare.

Avevo fantasticato a lungo su come sarebbe stata la mia prima volta con un ragazzo. Mi ero immaginato un posto romantico, ci saremmo baciati con dolcezza e poi io gli avrei permesso di andare avanti e di certo poteva prepararmi con le dita prima. Sarebbe stato dolce e romantico. Ci sarebbero stati un sacco di baci e ci saremmo guardati in faccia tutto il tempo dicendoci "ti amo" ad ogni spinta.

Chiusi gli occhi mentre sentivo le lacrime appannarmi la vista. Presi un respiro profondo mentre rivivevo le scene della notte scorsa nella mia mente.

Ricordai il respiro spezzato di Potter contro il mio orecchio, il suo profumo, le sue mani che mi stringevano i fianchi. Oppure la luce eccitata nei suoi occhi mentre spingeva contro la mia prostata, ancora e ancora.

I suoi gemiti contro il mio orecchio mi portarono ad avere un'erezione mostruosa tra le gambe. Sospirai, rassegnato.

Gemetti frustrato mentre allungavo una mano per avvolgerla attorno alla mia erezione formata. Dovevo smetterla di ribellarmi a quello che avevo provato la scorsa notte. Essere scopato brutalmente da Harry Potter mi era piaciuto e, come mi aveva detto lui, avevo goduto come una puttanella.

~Drarry~ Toxic BullyWhere stories live. Discover now