CAPITOLO 6

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Mi giravo e rigiravo nel letto. Non riuscivo a dormire.
Sbuffai.
Quel giorno erano successe un sacco di cose: avevo incontrato James, avevo scoperto chi era mia madre e che mio padre era figlio di Zeus... Mi girai dall'altra parte. Osservai Annabeth che dormiva tranquilla. Lei era mia sorella. Appena ero stata riconosciuta, sia la casa di atena che Jason sono corsi ad abbracciarmi. Sono stati tutti gentili e simpatici, non mi hanno fatto sentire fuori luogo. Al falò poi sono stata tutto il tempo con James. Lui mi ha raccontato in grandi linee, quello che gli era accaduto in quei anni. La nonna, il suo unico parente, era morta per salvarlo. Poi era stato in giro per orfanotrofi, fino a quando un satiro di nome Hedge lo aveva portato al campo. Non era cambiato per niente. Era sempre solare e timido, e non smetteva mai di prendermi in giro.
Le palpebre cominciarono ad essere pesanti, finalmente, e mi addormentai.
Aprii gli occhi ero in una caverna, essa era buia... Così buia che non riuscivo a vedere neanche le mie mie mani. L'ansia mi pervase, non avevo mai amato il buio. Mi faceva sentire vulnerabile. Non mi mossi, avevo troppa paura che ci fosse qualche burrone, oppure qualcuno. Poi sentii una voce " Uh cosa abbiamo qua! Una semidea, anzi la causa della mia rovina." Rise. Causa della sua rovina? Ma che blaterava? E chi era? " Poveri illusi! Zeus pure ha paura di me! Io sono una delle dee più antiche! Una delle più potenti! Una insulsa semidea non può sconfiggermi." Affermò la voce. Dei brividi mi percossero lungo la schiena, provai a parlare ma non ci riuscivo. Mi portai le mani alla gola e riprovai ma niente. Poi sentii un movimento vicino a me cercai di scappare ma i piedi erano ancorati a terra, mi dimenai. Era inutile. Poi qualcosa mi afferrò e mi strinse forte. Non riuscivo a respirare, non riuscivo a muovermi. La presa si fece più stretta e io chiusi gli occhi.
Mi svegliai ansimando, ero circondata dai miei fratelli che mi guardavano con aria preoccupata. "c-cosa succede?" Balbettai
" Urlavi e ti agitavi nel sonno..." Rispose preoccupata Annabeth.
"Incubo?" Chiese Malcom
"Si...anche se sembrava così reale.."
Annabeth si sedé vicino a me e mi abbracciò. " stai tranquilla, ci siamo noi qui. Ora dormi." Io annui accennando un sorriso e poi mi sdraiai, senza riuscire a riprendere sonno.

** Angolo autore
Allooora questo capitolo è importante e anche un po' corto...
Scusatemi.
Ma ora i nostri semidei cominciano a capire, che c'e' una nuova minaccia che incombe sulle loro vite!
Al prossimo capitolo
Babby_chase_394

Il sigillo spezzatoOnde histórias criam vida. Descubra agora