'Andrete?'. Continuò.

'No'. Risposi secca.

'Si, ci andremo, il manager di Justin mi ha dato tre biglietti prima che partissi per venire quà'. Disse Chaz, lo guardai male.

'Mamma il terzo biglietto è per te, visto che ti piace tanto Justin, adesso hai l'opportunità puoi andare...'. Le dissi.

'No, piccola mia, andrai anche sta volta, e se non ci vai ti ci porto con la forza'. Disse lei sorridendomi.

Perchè ci si deve mettere anche lei?.

'Mamma non ci voglio andare okkey!?'. Dissi leggermente infastidita. Mi stavo innervosendo.

'Dammi una motivazione valida'. Disse fissandomi negli occhi.

'Perchè non ho voglia'. Non ressi il suo sguardo e mi concentrai sul bicchiere davanti a me.

'Tu andrai con loro e non si discute, devi vederlo prima o poi, quindi..'. Disse mia madre alzando il tono della voce.

'Papà dì qualcosa qualche volta se ti va'. Dissi supplicandolo con lo sguardo.

'Qualcosa'. Mormorò.

Jessie e Chaz risero alla risposta.

Io mi alzai da tavola e andai in sala dove presi l'ipod e me ne uscì di casa sbattendo forte la porta.

Avevo bisogno di stare da sola, così me ne andai al parco.

Mentre camminavo nel prato un flashback si fece largo nei miei pensieri. 

INIZIO FLASHBACK

Ero al parco con Justin e quel giorno me lo ricordo bene, come se fosse ieri, penso che sia stato il giorno più bello di tutti. 

'Sono anni che io e te ci conosciamo...e devo dire che con te ho passato i momenti più belli della mia vita, e che sarebbero impossibili da cancellare'. incominciò Justin.

'Si.... Vai avanti..'. Risposi curiosa.

'Bhè vedi... In questi ultimi quattro anni ho sentito davvero troppo la tua mancanza, mi sono mancati i tuoi abbracci, le tue risate, i tuoi sguardi, le tue battutine squallide...'. Continuò lui.

'Hey le mie battutine sono bellissime!'. Dissi mettendo il finto broncio che subito andò via trasformandosi in un bellissimo sorriso causato dal suo.

'Bhè, in pratica mi è mancato tutto di te'. Disse in fine.

'Tutto quà?'. Chiesi.

'Si, cioè no....'. Feci segno di andare avanti.

'Mi sono innamorato'. Mi disse lui.

Il mio cuore si fermò per un secondo.

'Volevo che tu fossi la prima a saperlo perchè so che non mi avresti attaccato..'. Disse lui iniziando a pizzicarsi le dita.

Era nervoso, lo conoscevo troppo bene.

'Questa ragazza ti rende davvero felice, come non abbia fatto nessun'altra?'. Gli chiesi leggermente triste.

'Si, è davvero l'unica che mi fa sentire vivo, vero'. Disse abbassando lo sgaurdo facendo un piccolo sorriso.

'Ah....'. Non sapevo che dire, dalla mia bocca non riusciva ad uscire altro.

Abbassai lo sguardo, per non fargli vedere che i miei occhi cominciarono a luccicare, ma lui prese il mio mento e mi alzò il viso.

'Ancora non l'hai capito?. Quella ragazza sei tu'. E mi baciò.

FINE FLASHBACK

Proprio in quel momento, il mio ipod decise di mettere Fall, la mia canzone preferita, destino?.

Chissà.

Le lacrime iniziarono a scorrere lungo le mie guance. Ho perso il mio migliore amico, il mio ragazzo, per una cazzata.

Sempre colpa mia, come sempre.

Alzai gli occhi al cielo e mi sdraiai sull'erba.

'Cosa ho fatto per meritarmi questo?'. Pensai.

Mi mancava, eccome se mi mancava.

Avevo bisogno di sentire la sua voce, dei suoi abbracci, dei suoi sorrisi, dei suoi messaggi, avevo bisogno di lui il prima possibile, ma non si poteva perchè un oceano ci separava.

Presi il telefono dalla tasca dei pantaloni e andai sulla rubrica.

Cercai Justin e lo chiamai...

Uno squillo, due squilli, tre squilli...

'Pronto?'. Eccolo, la sua voce.

Respirai profondamente, per cercare di fermare le lacrime.

'Pronto?. Chi è?'. Disse.

'Sono Charlie'. Avrei voluto tanto rispondergli così, ma dalla mia bocca uscì solo un piccolo singhiozzo.

'Charlie sei tu?. Rispondimi ti prego mi manchi, ti amo'. Per un secondo il mio cuore smise di battere quando pronunciò quelle due parole, attaccai immediatamente e rimisi il telefono in tasca. 

Mi asciugai le lacrime con la manica della felpa.

All'orizzonte si vedevano delle nuvole grigie, segno che tra poco ci sarebbe stato un temporale.

Così mi alzai da terra e incominciai ad andare verso casa.

Non avrei dato spiegazioni a nessuno, sarei salita in camera mia e mi sarei chiusa dentro fino al giorno dopo. 

Justin Bieber, il mio migliore amico...Where stories live. Discover now