«Sotterraneo, piano terra e primo piano» rispose Werhunter, tranquillo, ignorando il veloce "bip bip bip" che proveniva dalla sua tasca sinistra «Adrian Jacobs si trova sopra di noi. Appena troverà le scale ci raggiungerà. Vorrei che tu fossi fuori per allora: vai incontro ad Hawk Storm e ad Anya Philippus e convincili ad andare via. Sarà facile per te. Forza, vai»

«Come ha fatto Adrian ad entrare dal tetto? Non può mica volare»

«Come ha fatto?» le fece eco Werhunter, guardando Bloodhound.

Il lettore del pensiero si alzò in piedi, stringendo la pistola con forza.

«Ha le ali adesso» Rispose.

Werhunter annuì come se quella cosa avesse perfettamente senso, poi indicò la porta dietro di sé.

«Forza, vai Cherry. Esci, prima di finire coinvolta in uno scontro che non è il tuo».

La ragazza ipnotica non se lo fece ripetere e trottò verso l'uscita. Non voleva veder morire Adrian, né rischiare di venire ferita in quella colluttazione. Aveva avuto un assaggio del potere del ragazzo mascherato, lo aveva visto fumare ed esalare fiamme, e se quello che si diceva di lui era vero, non era prudente stargli intorno quando era arrabbiato.

Aprì la porta e udì un rumore lacerante. Non riuscì all'esimersi dal guardare indietro, per vedere un corpo interamente avvolto dalle fiamme che quasi precipitava giù dalle scale.

Quello non poteva essere Adrian. Non aveva la maschera e la sua faccia, oh, il suo volto non era quello di un essere umano, ma un muso lungo e bianco con denti ricurvi, sgraziato e mostruoso. Uno dei suoi occhi era però azzurro, l'altro bruno, e una criniera di folti capelli biondi gli ricadeva sulle spalle. Adrian? Cherry rabbrividì nel notare che non aveva le braccia, ma due enormi ali membranose che usava come zampe, correndo giù dalle scale in maniera scoordinata.

Il cavallo-umano Valder e questa cosa orribile, questo drago, avrebbero potuto provenire dallo stesso terrificante mondo di creature dall'aria malata e pericolosa. Come avevano fatto a trasformare Adrian in quel modo?

Cherry non perse troppo tempo a chiederselo, scappando via. Attraversò di corsa un corridoio, non fermandosi nemmeno quando udì una detonazione nella stanza che si era lasciata alle spalle, e dopo un paio di stanze raggiunse finalmente l'uscita.

Fuori il cielo era fosco, ferreo, carico di pioggia incombente. Cherry respirò a pieni polmoni e si guardò intorno: era appena uscita da quello che, dall'esterno, sembrava una vecchia fabbrica abbandonata, fatta di mattoni scheggiati e ricoperta di graffiti. Si trovava in estrema periferia, solo poche case rade e molto distanziate, ancora in costruzione, erano visibili e la strada asfaltata terminava proprio lì, trasformandosi a destra in un lungo vialone sterrato.

Qualcuno si stava avvicinando. Lei aguzzò la vista, strizzando gli occhi, e distinse due figure magre, una un po' più piccola dell'altra, che camminavano fianco a fianco. Quella più piccola era a malapena vestita, con un paio di succinti pantaloncini neri e verdi e una striscia di stoffa per coprirle il petto, mentre quella più alta era interamente ricoperta da una complessa, ma aderente, tuta grigia, blu e rossa, con un paio di spessi occhiali protettivi sul volto.

Si trattava di Hawk Storm e Anya Philippus, chiaramente con i loro costumi da supereroi. Death Rider e una dei Pale Horses, quest'ultima senza alcun potere visto che suo fratello era prigioniero nei sotterranei.

Un pensiero fugace e spaventoso attraversò la mente di Cherry: e se fosse stata lei, in qualche modo, a trasformare Adrian? Forse aveva fatto uso di qualche sostanza nuova, più potente della One Cup, che le aveva permesso di dare quella forma terrificante ad un estraneo.

Shadowfawn - La Ragazza IpnoticaWhere stories live. Discover now