Capitolo 4

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"Ehm..ciao..ecco io.." mi sento tremendamente imbarazzata, non capisco perché mi riesce così difficile rapportarmi con le persone.
"Sei forse qui per il posto da manager?" Mi dice il ragazzo cercando di mettermi a mio agio, senza successo purtroppo.
"Si.. anzi no non lo so, in realtà vorrei sapere cosa dovrebbe fare la manager" facendo le virgolette con le dita alla parola manager, "cioè a me piace giocare a pallavolo, però non voglio fare la ragazza pon pon, non riesco a capire in cosa sia importante questo ruolo, una mia amica mi ha detto che tutti ne hanno una.." ed ecco che da una Chihiro ansiosa, passiamo alla Chihiro logorroica. "Perché mi guarda senza rispondere, forse ho parlato troppo, oppure avrò detto qualcosa di scortese senza rendermene conto..".
"Allora innanzitutto respira, stavi parlando talmente veloce che ho capito solo la prima frase che hai detto" mi dice ridendo, "aspetta un secondo, dico agli altri di fare 5 minuti di pausa e ti spiego" chiude la porta.
Decido di sedermi su un muretto, in lontananza vedo un gatto, "chissà se si farà accarezzare", inizio ad avvicinarmi piano piano "pss pss pss micio" cerco di attirare l'attenzione del gattino, "micio vieni.." ecco si sta avvicinando, finalmente riesco ad accarezzarlo, è cosi morbido. Vorrei rapportarmi con le persone, con la stessa naturalezza con cui mi rapporto con gli animali.
"Scusami potresti farmi rivedere quel gesto con la mano? Com'era pisss piss"
Mi dice il ragazzo scoppiando a ridere.
Sbarro gli occhi "Mio dio ma da quant'è che mi sta guardando, mi avrà sicuramente sentito parlare anche con la mia vocetta da stupida, che imbarazzo.. adesso che gli dico?!" Mi alzo continuando a dargli le spalle consapevole di essere diventata tutta rossa in faccia.
"Beh.. io non.." non mi escono le parole dannazione.
"Daii non prendertela è stato divertente, solo non ho capito come l'hai chiamato" mi dice toccandosi i capelli dietro la nuca.
"Per te è stato divertente.. comunque non è carino prendere in giro una peronsa che non conosci." Cerco di spostare l'attenzione su di lui.
"Rimediamo subito! Piacere io sono Kuroo Tetsuro e sono il capitano della squadra di pallavolo della Nekoma." Mi porge la mano con aria spavalda.
"Io sono Chihiro Shimizu e sono sempre più convinta di preferire gli animali alle persone, mh." Gli stringo la mano.
"Bene Chihiro che preferisce gli animali alle persone, ancora non mi hai detto cosa stavi dicendo a quel gatto" continua ancora a punzecchiarmi.
"Secondo te stavo chiamado un gatto come vuoi che lo chiami" devo cercare di calmarmi e capire che le persone scherzano, non devo far vedere di essere la persona più permalosa del mondo.
"Ma tu hai detto micc o qualcosa del genere" mi dice confuso.
"Mea culpa, stavo parlando in italiano, la parola è M I C I O, che significa gatto, non ci stavo ripensando scusami, coooomunque cosa fa la manager?" gli sorrido o almeno cerco di farne uno abbastanza credibile da non far notare la mia permalosità(?)
Dopo svariati tentativi nel fargli capire come si dice la parola micio, mi inizia a spiegare in cosa consista questo ruolo.
"Ecco questi sono gli orari degli allenamenti e questo è il modulo di iscrizione che devi compilare così sarai la nostra nuova managar" mi da i fogli da compilare.
"Wait non ho detto si, ci penso un attimino e ti faccio sapere, devo vedere se non ho problemi con lo studio, ti farò  sapere" prendo i fogli e faccio per andarmene.
"Va bene allora ci sentiamo presto Chihiro amante degli animali" mi saluta con la la mano da lontano.
"A presto Kuroo Testuro capitano dei micetti" gli rispondo ridendo.
"Capitano di cosa?? Domani me la spieghi" mi urla in lontananza.
Arrivo alle fermata dell'autobus poco distante dalla scuola quando in lontananza vedo una macchina piuttosto familiare, si è la macchina di mia madre, si ferma e salgo in macchina. Fortuna che mia madre stava comprando delle cose in un negozio qui vicino.
"Prima o poi lo toglierai questo silenzio dal telefono?! Sono due ore che ti chiamo per dirti che ero qui vicino"
Mi rimprovera come sempre mia madre.
"Lo sai che non sopporto la suoneria del telefono e poi durante le lezioni non posso tenere acceso il telefono per cui" le rispondo alzando gli occhi.
"Come è andato questo primo giorno insomma? Come ti sembra la scuola?"
Mi chiede incuriosita, le spiego com'era andata la giornata, delle differenze che ci sono con le scuole italiane e che forse ho trovato anche un'amica.
"Senti mamma, c'è la possibilità di iscriversi a dei club dopo scuola, ho visto che il club di pallavolo maschile cerca una managar che si occupi della squadra, che dici mi iscrivo? Sono un po' indecisa perché non so bene che devo fare e se poi ho problemi con lo studio?"
"Non sarebbe una cattiva idea sai? Potresti fare nuove amicizie e uscire di casa invece di stare sempre chiusa in camera tua a giocare al gameboy la, però prima di tutto focalizzati sullo studio, intanto magari provaci poi se vedi che ti prende troppo tempo lasci stare. Allora dimmi un po' la verità è che ci sono ragazzi carini nella squadra  èhhh" mi fa l'occhiolino.
"MAMMAAAAA comunque adesso vedo quante cose ci danno da studiare così vedo se mi posso organizzare."
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~Spazio autrice~
Ben tornata/o rara/o lettrice/lettore della  mia storia, spero come sempre che anche questo di capitolo ti sia piaciuto, come al solito ti ricordo che mi farà sempre piacere sapere il tuo parere sulla mia storia. Al prossimo capitolo.😺

Gli Abissi Ai ProfondiWhere stories live. Discover now