6.

639 32 6
                                    

POV'S YAKU

-....non può vivere questo inferno anche lui...-

Sapevo benissimo cosa si provasse e l'idea che anche il piccolo alzatore dovesse soffrire come ho fatto io mi faceva rabbrividire.

Il dottore prese parola -Tu sei riuscito a superarlo anche senza l'operazione no?- annuii leggermente -bene....devi dirglielo-

-.....no....come posso?- le lacrime continuarono a scendere sulle mie guance -forse è vero avrei dovuto dirglielo....ma non ho avuto il coraggio- provai a calmarmi ma con scarsi risultati.

-Yaku, tu mi hai detto che sei riuscito a guarire e io successivamente te ne ho data la conferma, ma non mi hai mai detto come hai fatto a capirlo- sapevo benissimo dove voleva andare a parare, voleva farmi distrarre... -ti va di dirmelo ora?-

Arrossii leggermente e dipinsi un piccolo sorriso sul mio viso.

-b-beh...oramai non c'era altra scelta che dirglielo, non penso che avrei potuto reggere ancora per molto. In realtà ho preso questa decisione durante l'ultimo attacco di Hanahaki che ho avuto...

~𝐹𝑙𝑎𝑠ℎ𝐵𝑎𝑐𝑘~

Sono chiuso nel bagno della palestra da almeno un quarto d'ora.
Continuo a tossire fiori e sangue e ormai ciò che esce sono dei germogli non più solo dei petali.
Non so perchè io abbia avuto quest'attacco, so solo che ormai mi basta vedere quel mezzo russo per mandare a puttane tutta la mia concentrazione e scatenare l'Hanahaki.

Mi rendo solo ora quanto sia realmente pericolosa questa malattia. Oramai ha poche scelte da fare. O morire o dirglielo e quindi vivere (sempre se non rifiuta).

Sento qualcuno entrare nel bagno e entro nel panico. Che faccio se vede tutto questo?

Mi giro lentamente ma me ne pento subito. Davanti a me c'è Lev con gli occhi spalancati che prova a dire qualcosa ma non ci riesce.

Senza pensarci due volte mi butto tra le sue braccia e inizio a piangere, come se quella stretta mi proteggesse da quell'inferno. Mi circonda subito con le sue lunghe braccia e mi accarezza la schiena nel tentativo di calmarmi.

Ci sediamo sul pavimento, o meglio io sono sulle sue gambe mentre con le mie gli circondo il bacino. La mia testa è sepolta nell'incavo del suo collo. Dopo alcuni minuti prende parola.

-Yaku-san...ti va di dirmi che sta succedendo?- la sua voce è calma e comprensiva ma avverto comunque un po' di paura.

-è l'hanahaki- lo dico in modo quasi impercettibile ma lui mi sente comunque.

-che cos'è? Non ne ho mai sentito parlare-

Decido di spiegargli in breve cosa effettivamente è ciò che chiamo "il mio incubo".

-è una malattia...in pratica viene quando un amore non viene corrisposto o cose simili. Ti cresce una pianta nei polmoni che lentamente ti uccide....- lo sento fare una forza maggiore nella stretta sul mio bacino, forse sono stato troppo diretto.

-c-come mai l'hai sviluppata?- la sua voce è tremolante ma non capisco il perché.

-beh te l'ho già detto no? Si sviluppa quando un amore non è corrisposto, quindi mi sembra ovvia la risposta- il mio tono è sempre più timido e la voce mi muore quasi in gola.

-Chi è stato a rifiutarti?-

-in realtà non mi sono mai dichiarato...più che altro per paura. L'ho sviluppata a causa di alcuni sogni e film mentali.....- mi stringo sempre di più a lui, il suo profumo mi sa sentire al sicuro.

Gatti di stradaWhere stories live. Discover now