Ackerman Levi x criminal! reader (soft lemon)

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Vivo nella città sotterranea da quando ricordo, l'unico modo per vivere in un posto del genere è rubare e uccidere.
Parliamoci chiaro non vado per niente fiero di ciò che sono e di ciò che faccio per "vivere" anche se la parola più giusta da usare è sopravvivere e non vivere.
Come ogni mattina esco con il movimento tridimensionale che mi permette di volare alla ricerca della bancarella da cui rubare il mio prossimo pasto.
Il movimento tridimensionale me l'avevano regalato i ragazzi con cui vivevo.

--Flash Back--
Mi sto annoiando sul tetto della casa in cui vivo insieme a mastrolindo che è quel nano di Levi, a Furlan e a Isabel, all'inizio era casa solo mia e di Levi ma ora si sono aggiunti anche loro in casa.
Ho perso il conto del tempo che ho già passato su questo tetto da stamattina, ma non posso fare altrimenti visto che ieri mentre rubavamo il tizio della bancarella che avevamo appena derubando mi ha accoltellato una gamba, fortunatamente avevamo delle bende e dell'alcool che abbiamo usato per disinfettare la ferita.
Dovrei rientrare dalla finestra in questo momento, se notano che non sono in camera a riposare mi fanno fuori soprattutto il nano, neanche il tempo di mettere entrambi i piedi per terra che sentii lo scricchiolio delle assi del muro come se qualcuno ci fosse appoggiato e poi si fosse allontanato, presi il coltello e mi girai per fare fuori qualsiasi persona ci fosse dietro di me.
>Dovresti essere a letto Moccioso< mi si congelò il sangue, non era un estraneo ma Levi che mi aveva beccato a non rispettare un ordine.
>Ehy Levi già di ritorno?< Stavo evitando sia il suo sguardo che le sue parole e mi sdraiai a letto.
>Non fare finta di niente moccioso eri fuori ti ho visto, ti avevo detto di rimanere a letto e ora ti ci sei infilato con i vestiti tutti sporchi< si stava avvicinando e appena compresi la sua frase impallidì non ho rispettato l'ordine e sono nel letto con i vestiti sporchi.
>Dai Levi non fare così, giuro che non lo faccio più e pulisco< sorrisi in modo agitato stavo rischiando la mia vita in questo momento.
>Corri< dio non posso correre più di tanto.
Senza aspettare ulteriormente mi alzo e corro al piano di sotto, notando che le uniche due persone che potrebbero salvarmi non sono in casa, dopo poco la mia schiena sbatte contro il muro e davanti a me c'è un Levi incazzato nero che mi blocca ogni via di scampo.
>Scusa nano< l'ho detto velocemente e senza pensare usando il soprannome sbagliato.
>Moccioso sono più alto di te di 4 cm< stavo per risondergli ricordandogli che abbiamo 2 anni di differenza ma fui salvato da una voce.
>Levi-bro (T/N)-bro siamo arrivati< grazie a dio sono arrivati e Levi mi ha lasciato andare.
>Tsk< è incazzato credo non lo capisco, potrebbe anche essere solo innervosito perché l'hanno interrotto.
>Ehy Isabel, Furlan< abbracciai Isabel felice.
>Non dovresti essere a letto (T/C)?< Sbuffai alla frase di Furlan e mi staccai da Isabel
>Tsk, questo moccioso di merda è stato sul tetto da quando siamo usciti a ora< i due mi guardarono male e io misi il broncio incrociando le braccia per poi andarmene in camera sbattendo la porta.
>Levi-bro potevi andarci più piano con le parole<
>Tsk< sentii solo questo visto che poi mi cambiai e nascosi il viso nel cuscino piangendo, il suo moccioso di merda mi aveva ferito profondamente ed è l'unico che riesce a farmi piangere dicendo cose del genere.
La porta si aprì ma non diedi peso a quel rumore fastidioso.
>Tsk Moccioso< non volevo sentirlo e non lo calcolai.
>(T/C)< ancora nessuna risposta
>(T/N)< ancora niente da parte mia
>Ehy bimbo< si sedette sul mio letto, o per meglio dire il nostro letto. Non gli risposi ma gli feci spazio
>Non volevo offenderti o farti piangere, mi ha solo fatto incazzare la tua spericolatezza, ti farà uccidere prima o poi< mi girai e lo guardai con gli occhi lucidi e rossi.
>Non ti fidi?< Vidi i suoi occhi sgranarsi e mi accarezzò i capelli.
>Non pensarlo neanche, se non mi fidassi non staremmo insieme da 4 anni< sorrisi a quella frase e lo baciai.
Dentro di me crebbe un grande desiderio di avere il mio ragazzo, di sentire il suo calore.

~⚠️inizio soft lemon ⚠️~

>Levi< non mi serví neanche che continuassi a parlare che mi trovai lui sopra di me mentre mi chiedeva il permesso per un bacio più passionale.
Dopo poco mi tirò via la maglietta e io gli levai la sua, mentre lo guardavo non mi accorsi che si era abbassato e mi stava facendo una striscia di succhiotti su tutto il petto.
>Non è giusto Levi perché tu puoi stare solo senza maglietta e io no< io ero solo con su i boxer perché prima quando mi sono cambiato ho indossato solo una maglia.
>Shhhh moccioso non fare così< mi baciò mentre la sua mano iniziò ad accarezzare il mio amichetto che desiderava solo uscire dai boxer in questo momento, mugugnai nel bacio.
Dopo un po' iniziò a levarsi i pantaloni, nel frattempo io lo guardavo mordicchiandomi il labbro.
Eravamo entrambi nudi e io gli stavo facendo un pompino fin quando non venne e in quel momento ingoiai.

~⚠️fine soft lemon ⚠️~

>Ragazzi è pronta la cena< guardai Levi, per fortuna che non è venuta in camera per chiamarci.
>Tsk arriviamo< l'aveva urlato per fasi sentire da Isabel e da Furlan.
>Il momento sbagliato per essere pronto< sbuffò era una cosa che entrambi odiamo essere interrotti in questo momento, per farlo felice lo baciai poi ci rivestimo e scesimo a mangiare.

--Skip Time--

Oggi è il mio compleanno e io e Levi siamo in giro per la città sotterranea stando attenti di non venir riconosciuti.
>Allora moccioso? Questo compleanno com'è?< Sorrisi
>È bello soprattutto perché siamo insieme< non disse niente e mi trascinò a casa.
>Perché mi stai trascinando a casa?< Mi tappò gli occhi portandomi dentro io aggrappai le mani sulle sue braccia, mi levó le mani dagli occhi e davanti a me trovai Isabel e Furlan con qualcosa in mano coperto da un telo.
>Cos'è?< Ero confuso e curioso
>Il tuo regalo (T/N)-bro< l'aprì e ci trovai il movimento tridimensionale, iniziai a saltellare felice in giro per la stanza con il movimento tridimensionale tra le braccia.
>Moccioso basta stai fermo< mi fermai guardandolo male.
>Ti insegno ad andarci ma ora basta< sorrisi felice e corsi di sopra a cambiarmi seguito dal nano.
Mi aiutò a sistemare il movimento tridimensionale mentre mi lamentavo che fosse pesante e mi trascinò di nuovo giù.
Arrivati fuori mi spiegò un paio di cose su come funzionasse e poi andammo a rubare.
Il mio primo furto con la manovra tridimensionale che cosa meravigliosa o almeno così sarebbe dovuta essere ma ci trovammo inseguiti dalla legione esplorativa.
Catturarono tutti e tre e se li portarono via non capì cosa stesse succedendo fin quando non li vidi portare via e appena Levi mi passò di fianco mi sussurò
>Moccioso< non capì il resto ma vedendogli percorrere la scalinata capì che era un addio e tornai a casa.
--Fine flash back--

Sono passati ormai due anni che non vivo più con loro o per meglio dire che sono stati portati via e che non li vedo più.
Da quanto ho potuto scoprire Levi è diventato l'uomo più forte dell'umanità e credo si sia rifatto una vita.
Per quanto riguarda me dopo aver saccheggiato la bancarella e essermi perso nei miei pensieri ho iniziato la mia fuga ma ho il dubbio di essere inseguito dalla legione esplorativa e non dai soliti soldati che si schiantano dopo qualche metro, in fatti sono minuti che mi inseguono.
Presi una strada secondaria poco conosciuta anche da chi vive qui, volavo sotto ai tetti e nei cunicoli fin quando qualcuno non riuscì a prendermi e mi portò in mezzo a un piccolo spiazzo vicino a dove abito, provai a liberarmi nel percorso fallendo sempre molto miseramente.
>Come ti chiami?<
>Sei una lei o un lui?<
Era iniziata la raffica di domande mischiate ai commenti a cui non stavo dando retta.
>Rispondi< quella voce, la voce che non sentivo da due anni. Ritrovai la mia testa vicino a terra, notando solo dopo che si erano levati i cappucci.
>Sono Erwin, tu come ti chiami?< Non risposi ancora.
>Lo sai che hai commesso innumerevoli crimini tra cui l'omicidio< non era una domanda ma una affermazione.
>O loro o io, e io non ci penso a morire< sentii uno sbuffo dietro di me e il mio tono era molto più freddo del solito.
>Come ti chiami?< Sta volta a parlare era stato Levi e questa domanda mi innervosì parecchio.
>Pensavo riconoscessi la persona che hai abbandonato< ero riuscito a liberarmi e ora ero in piedi che guardavo Levi in faccia, con ancora il cappuccio che gli impediva di vedermi il viso.
>Pensavo avresti riconosciuto il TUO moccioso anche dopo due anni ma direi che mi sbagliavo< mi ero liberato anche le mani e il mio tono era pungente e freddo.
>(T/N)! Com'è possibile sono passato per la casa e sembrava abbandonata ti credevo morto< lo guardai male mentre mi abbassava il cappuccio, poco dopo mi spostai visto che una carota vivente aveva appena provato a colpirmi riusciendo a farmi un graffio.
>Dovresti tenere a freno i tuoi cadetti Levi, comunque non sono morto come puoi notare<
>Sei vivo moccioso l'ho visto, ora Erwin ha una proposta per te, ascolta moccioso!< Sbuffai e ascoltai mi aveva ri catturato e ora ero stretto a Levi e non sarei più riuscito a liberarmi.
>Decidi se morire per i tuoi crimini oppure entrare nella legione esplorativa e combattere per l'umanità e espiare i tuoi crimini< mentre ascoltavo il sopracciglione mi accorsi che Levi mi aveva chiamato Moccioso e non potei fare a meno di girarmi a fissarlo sorpreso.
>Allora qual'è la tua decisione, moccioso?< Di nuovo quel soprannome, sentivo di nuovo il cuore battere per la prima volta da due anni.
>Vengo con voi, ho qualcuno a cui rompere o no nano< Levi mi guardò male.
>Sei più basso di me, moccioso< sbuffai.
>Ho due anni in meno NANO< mi guardò male ma mi strinse di più a lui, solo io potevo chiamarlo così senza morire ma neanche sempre.
>Non è giusto perché lui può e io no?< Era stata una quattro occhi a parlare.
>TSK< lo guardai sorpreso.
>Non hai perso il vizio a quanto pare, comunque solo io posso chiamarlo nano< dopo questa mia affermazione mi portarono via dalla città sotterranea, per la prima di tante volte vidi il sole.

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