Capitolo 7

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Presi il telefono.
Feci il numero di Vic.
"Avanti rispondi, rispondi" tre squilli
"Pronto?"
Hey Vic, ciao sono Kellin" avevo la voce rotta dal pianto
"Hey Kellin, che succede?" Mi chiese con voce preoccupata
"Ehm no niente..." scoppiai a piangere
"Ti prego possiamo vederci, ho un disperato bisogno di sfogarmi con qualcuno"
"Si certo, ci vediamo tra dieci minuti al parco"
"Grazie" risposi io in un sussurro
"Ci sarò sempre per te" attaccò il telefono
Quelle parole mi diedero forza.
Dieci minuti dopo ero sul muretto dove mi aveva portato la prima volta.
Arrivò con il fiatone e l'aria preoccupata.
Mi abbracciò.
Quei suoi dannati abbracci mi fregavano ogni volta.
"Avanti cos'è successo, raccontami tutto" mi disse sedendosi accanto a me
Avevo ancora gli occhi rossi e la voce rotta dal pianto, feci un respiro profondo e iniziai il mio racconto.
Gli raccontai ogni singola cosa da quando ero tornato a casa a quando l'avevo chiamato.
Era un buon ascoltatore, era molto attento e ogni tanto mi faceva segno di continuare con la testa.
Alla fine del racconto avevo gli occhi talmente pieni di lacrime che quasi non ci vedevo.
Vic era preoccupatissimo.
"Beh ma ora se ne è andato, non potrà farvi più del male"
Sembrava che lo dicesse per convincere più se stesso che me.
"Lo spero, non voglio rivederlo mai più"
Mi asciugai le lacrime e presi una sigaretta dal taschino del giubbotto.
Vic mi guardò attentamente.
"Bethany ti sta dando delle cattive abitudini" disse scherzando mentre l'accendevo.
Mi spuntò un sorriso.
Era l'unico che riusciva a farmi sorridere veramente.
Restammo in silenzio per alcuni minuti.
Vic si alzò, prese un disco dalla tasca posteriore dei jeans e me lo porse.
Era dentro una custodia di plastica con scritto a caratteri cubitali "PER KELLIN"
"E questo cos'è?" Gli chiesi sorridendo
"Ci sono delle canzoni della mia band e alcune tra le mie canzoni preferite"
Presi il CD e lo girai.
Quel ragazzo aveva degli ottimi gusti musicali.
C'erano dagli Arctic Monkeys ai My Chemical Romance.
E poi le loro canzoni. Quelle che mi interessavano di più.
Avrei potuto sentire la voce di Vic in ogni momento.
Quell'idea mi fece venire le farfalle nello stomaco.
"Spero ti piaccia"
"Oh, lo amerò sicuramente" gli dissi alzando lo sguardo
Avevo il sole in faccia quindi non lo vedevo bene.
Feci una smorfia strana cercando di metterlo a fuoco Vic.
Lui scoppiò a ridere.
Quel fottuto sorriso, era qualcosa di stupendo.
Misi il CD in tasca e mi alzai.
"È meglio che vada" gli dissi "mia mamma sarà preoccupata, non l'avevo avvisata che sarei uscito"
Vic accennò con la testa.
Mi abbracciò un ultima volta, poi mi voltai prendendo la strada di casa.
Feci un sorriso ebete.
Tutta la tristezza me l'aveva portata via quel ragazzo dai capelli lunghi e gli occhi marroni.

48:13Where stories live. Discover now