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Pov's Richie

Dopo essermi messo con Eddie, mi si era posto il problema di fare coming out con i miei genitori. Quando lasciai Eddie a casa sua, mi dissi che quello era il momento giusto; me lo sentivo.

Arrivai a casa con un groppo in gola, probabilmente provocato dall'ansia.
Quando entrai trovai mio padre seduto al tavolo della cucina, essendo che era ora di cena, mentre mia madre stava cucinando.

I miei sono sempre stati molto comprensivi nei miei confronti, però avevo ugualmente paura della loro reazione, con loro non ne ho mai parlato di queste cose.

Wentworth: "Oh ciao figliolo, com'è andata la giornata con i ragazzi?" chiese con gli occhi fissi sul giornale.

Richie: "Bene.." dissi sedendomi e abbassando la testa cercando di capire come iniziare.

Maggie: "Richard tutto bene? Ti vedo piuttosto scosso." disse mia madre girandosi dando le spalle ai fornelli e appoggiandosi al mobile.

Richie: "S-sì, è solo che... devo dirvi una cosa." dissi ancora con lo sguardo basso e prendendo un profondo respiro durante la pausa.

Wentworth: "Richard sicuro vada tutto bene?" chiese mio padre leggermente più preoccupato abbassando il giornale.

Maggie: "Che devi dirci tesoro?" disse sedendosi al tavolo.

Richie: "In pratica.. mi sono fidanzato." dissi tutto d'un fiato.

Wentworth: "Oh beh, cosa c'è di male in questo? Siamo felici per te, chi è la fortunata?" disse mio padre sorridendo.

Richie: "È qui che arriva il 'problema'..." vedendo gli sguardi interrogativi dei miei genitori, ripresi quasi con le lacrime agli occhi "È un ragazzo." dissi strizzando gli occhi temendo la loro risposta.

Alzai di poco la testa e vidi che si stavano scambiando degli sguardi affettuosi sorridendo dolcemente per poi guardare nella mia direzione.

Richie: "Che c'è?" dissi stropicciandomi gli occhi.

Maggie: "Tesoro, non ti preoccupare, già lo sapevamo." disse avvicinandosi a me per poi abbracciarmi.

Mio padre non fece lo stesso, ma lo vidi ugualmente sorridermi dall'altro lato del tavolo.

Richie: "E-e non vi da f-fastidio? N-non vi vergognate di avere un f-f-figlio come me?"

Wentworth: "Figliolo ovvio che no, sai che noi non seguiamo gli stereotipi degli altri."

A quell'affermazione feci un leggero sorriso per poi sciogliermi un po' di più.
Gli dissi che era Eddie il mio ragazzo, da quanto sapevo di essere gay, e cose così.

Loro mi dissero che non me lo avrebbero mai fatto pesare e che per loro sarebbe andato bene tutto, bastava che io fossi felice.

Per il resto la serata andò avanti tranquillamente, l'argomento non durò per molto, e adesso almeno sapevo che avevo il loro pieno supporto. Dopo cena me ne andai in camera con una sensazione piacevole, come se mi fossi tolto un peso di dosso.

Quando mi stesi sul letto presi il mio wlakie-talkie e provai a 'chiamare' Eddie.

Nessuna risposta.

Mi sembrò strano... lui non eri il tipo che non risponde, soprattutto a me. Contattai subito dopo Bill, per vedere se sapeva qualcosa.

Anche in questo caso nessuna risposta.

Stava succedendo qualcosa di strano. Scesi al piano di sotto, per poi prendere le chiavi di casa.

Maggie: "Che succede Richie?" chiese mai madre abbassando il volume del televisore.

Richie: "Nulla... devo uscire un attimo, torno non più tardi delle 23!" dissi orami quasi fuori casa.

Presi la bici e mi diressi verso casa del mio ragazzo. Una volta arrivati lì, stavo per scendere dalla bicicletta, quando non vidi la sua.

Capendo che non era a casa - cosa che mi fece preoccupare ancora di più - e non volendo parlare con sua madre, andai direttamente da Bill per chiedere spiegazioni.

Una volta arrivato davanti a casa Denbrough, vidi la sua bici, con anche quella di Bill e Stan.

Lasciai la mia sul prato per poi andare a bussare alla porta, ancora più nervoso.

Ad aprirmi fu Stan.

Stan: "Ehi Rich... cosa fai qui a quest'ora?" chiese in modo ansioso.

Richie: "Eddie è qui?" chiesi indicando la sua bici.

Stan: "Ehm..." fece una piccola pausa per poi guardare dentro in direzione del salotto "Sì." disse levandosi da davanti all'entrata per far entrare me.

Quando arrivai in salotto, nemmeno il tempo di capire la situazione, che sentii subito le sue braccia attorno al mio collo.

Lo abbracciai a mia volta accarezzandogli la schiena con una mano, rivolgendo uno sguardo interrogativo a Bill.

Non ebbi risposta dal mio migliore amico, ma in compenso sentii delle calde lacrime bagnarmi la maglietta.

Richie: "Piccolo, che succede?" chiesi abbassando un po' lo sguardo verso di lui.

Lui non rispose, si limitò solo a stringersi ancora di più a me. Io lo presi in braccio per poi sedermi sul divano tra Bill e Stan, e mettendomi il mio ragazzo sulle gambe.

Bill: "È c-c-complicato..." disse guardando Eddie.

Richie: "Cosa?" dissi guardandolo, e nel mentre coccolare il mio ragazzo.

Stan: "Fidati, è una storia lunga..." disse lui per poi iniziare a raccontare la serata, un po' turbolenta, del mio ragazzo, alternandosi con il suo fidanzato.


*Spazio autrice*
Come al solito, non ho avuto tempo di revisionarlo :D però vabbè, a storia completata farò una ricontrollata a tutto.
Domani non vi assicuro che uscirà il capitolo 7 perché sono stata molto impegnata e non so se riuscirò a farlo uscire, quindi... nel peggiore dei casi ve lo pubblico mercoledì e nel weekend farò 2 capitoli al giorno. Al prossimo capitolo (per essere più generica) :3 <3

Spin The Bottle • Reddie (COMPLETA)Where stories live. Discover now