Immagina Beverley Marsh

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Piccolo avviso: ispirato al mito di  Ade e Persefone.
Persefone: Serena (aka la protagonista di questo immagina)
Ade: Bev
Zeus: Bill
Era: Stan
Ares: Richie
Afrodite: Eddie
Atena: Sadie Sink
Ermes: Ben
Demetra: Millie Bobby Brown
(io in realtà non li associo proprio a queste divinità, ma mi servono le ship lol)
Enjoy

Ero sdraiata sul nostro letto, delle coperte di seta nera a coprirmi mentre la aspettavo, ripensando a quel giorno.

Quanto desideravo cogliere quel fiore, era semplicemente bellissimo, in tutta la sua delicatezza. I miei amici continuavano a divertirsi nel laghetto, chiamandomi di tanto in tanto per aggiungermi a loro.
<<Non ho più voglia>>
<<Dai Serena, ti prego!>> ma bastava guardarli per far capir loro che non volevo, e allora tornavano a giocare.
Mi allontanai, dato che il mio sguardo era stato catturato da un altro fiore, così avvisai gli altri.
Camminai tra l'erba leggermente alta, arrivando davanti a quell'altra piccola meraviglia che mi aveva stregato la vista. Stavo per sfiorare i suoi petali bianchi e candidi, quando il terreno cominciò a tremare, mi girai verso la direzione dalla quale ero arrivata, prima che la terra si aprisse, facendomi sprofondare.
Urlai, avevo paura, sarei morta anche se ero una dea, o mi sarei fatta talmente male che nemmeno Apollo, Asclepio o Ermes sarebbero riusciti a guarirmi velocemente.
Dopo quella che sembrò un'eternità, mentre pensavo di star cadendo nel Tartaro, venni presa al volo da due forti braccia: erano fredde, trattenni il respiro. Girai il volto e la vidi. Zeus e tutti gli altri dei: era Ade, la dea del regno dei morti.
I suoi occhi erano talmente azzurri da sembrare di ghiaccio, le occhiaie scure sotto ad essi, la pelle era talmente bianca da farla sembrare morta.
Abbassai lo sguardo.
<<Oh, non essere timida, piccola Persefone. O dovrei dire Serena?>> mi disse, la sua voce era bassa, pure il suo fiato era freddo. Ingoiai la saliva a vuoto. Esercitava un certo potere su di me, non sapevo come, lo potevo percepire.
<<Coraggio, dì qualcosa, non mangio mica>>
<<Serena. Cosa ci faccio qui?>> balbettai, mentre sul suo volto si formava un ghigno.
<<So già che ti opporrai, ci sarà un processo perché tua madre si lamenterà, ma sei qui perché diventerai la mia sposa, mia moglie>>
Disse in tutta tranquillità.
Come poteva fare una cosa del genere? Scesi dalle sue braccia, le mie guance si inumidirono a causa delle lacrime che avevano cominciato a scendere.
<<Non voglio>> sussurrai, lei ridacchiò.
<<Lo sapevo. Seguimi, le arpie non sono simpatiche con quelli che pensano siano visitatori. Ah, chiamami pure Bev>> allungò nella mia direzione una mano, che venne scoperta dalla stoffa nera che le ricadeva lunga fino ai piedi.
La luce che filtrava era poca, così la afferrai , non volendomi perdere in quell'inferno.
Venni avvolta da una nube scura, trovandomi poco dopo in una stanza da letto, il pavimento in marmo nero, le pareti del medesimo colore.

Tre giorni dopo, come aveva predetto Bev, ci trovammo sull'Olimpo, al cospetto di Zeus, che era seduto vicino a Era, Ares a Afrodite e il dio della guerra continuava ad accarezzare dolcemente la mano dell'altro.
Demetra guardava in cagnesco la regina degl'Inferi.
<<Lurida bestia in decomposizione, libera mia figlia!>> urlò Millie, alzandosi dal suo trono. Da lì iniziò una discussione degna di esser chiamata guerra, motivo per la quale Richie continuava a ridere.
<<Fermatevi! Basta! La decisione tocca a me!>> tuonò Bill (STO RIDENDO SCUSATE), facendo seguire istanti infiniti di silenzio.
Era gli poggiò una mano sulla spalla, come per calmarlo.
<<Annuncio ufficialente che Persefone, figlia di Demetra, sposerà Ade, a patto che lei le lasci la libertà di incontrare la madre e gli amici quando più lo desidera. Per oggi è tutto, non ho altro tempo da perdere per due millenarie che discutono!>>

La decisione di mio padre mi aveva lasciata spiazzata. Più ci pensavo e più le lacrime minacciavano di uscire.
Arrivò la notte, e l'idea di dover dormire con Bev mi angosciava, anche se dopo la riunione avuta sull' Olimpo sembrava più calma, in pace con il mondo: sembrava pure più gentile, meno dura, facendomi quasi pensare che forse non era così terribile come tutti raccontavano. Mi porse una veste rosa chiaro con dei disegni floreali verdi.
<<Scusami se te la porgo solo ora, ma non potevo permettere che tua madre mi beccasse a rovistare nel suo tempio>> e non potei fare a meno di iniziare a ridere. La ringraziai, sorridendole sinceramente.
Poggiai quello che era il mio pigiama sul letto, iniziando a togliermi di dosso il chitone. Beverly arrossì di colpo, sembrando quasi viva, girandosi di colpo.
<<Scusa, scusa, scusa!>> iniziò a ripetere, facendo incurvare all'insù le mie labbra.
Mi cambiai e ci infilammo sotto le coperte.
<<Scusami, spero che imparerai ad amarmi>> la sentì dire quando ormai stavo per addormentarmi.

<<Amore>> non mi ero nemmeno resa conto del fatto che fosse arrivata.
<<Bev>> la salutai.
<<A cosa stavi pensando che non mi hai nemmeno sentito entrare?>> ridacchiò.
<<Al giorno più bello della mia vita, ma che pensavo fosse il peggiore>> era perplessa, non riusciva a capire.
Sollevai una mano dal letto, facendo nascere dal pavimento un piccolo rametto, che andò ad appoggiarsi sul muro, ricreando un'immagine.
<<Oh>> quando capì cosa rappresentava sorrise appena, intristendosi subito dopo.
Aprì le braccia per accoglierla, e con tutta la poca grazia che conosceva ci si buttò.
<<Ti ho già detto che non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi rapita quel giorno?>>
<<Tua madre non è della tua stessa idea>> ridacchiò per poi continuare a parlare.
<<Per me è stato un vero inferno, dal giorno in cui ti ho rapita fino a poco tempo fa: mi odiavo, ricordo che ogni giorno ripetevo a Ares "spero che impari ad amarmi", perché eri spenta, non eri la Serena gioiosa che avevo osservato giocare nei campi. Che egoista che sono stata>> sentì la spalla su cui aveva appoggiato il viso bagnarsi.
<<Hey-le alzai il viso-non importa più, ormai è passato, ti amo, lo farò fino al giorno in cui esisteremo>>
<<Per l'eternità?>> domandò.
<<Per l'eternità>>









Angolino me
E nulla piango mi piace troppo, spero che piaccia pure a te SerenaRomedea
:))))
Byeee

-𝕷𝙤𝙨𝙚𝙧𝙨' 𝕮𝙡𝙪𝙗: 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖, 𝙝𝙪𝙢𝙤𝙧, 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙘𝙚𝙨.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora