Broken Strings

1K 47 6
                                    

Ciao a tutti!!
Lo so...Lo so... sono da odiare per la vita!
Non è semplice purtroppo mettere insieme la vita privata con la scrittura, in questo periodo poi....
Non è una scusante, non ci ho mai messo così tanto, ma è anche vero che DAVVERO sto ancora aspettando di trovare del tempo libero per me...prima o poi, ci riuscirò.
Cmq, godetevi questo piccolo capitolo, il prossimo - se le lezioni a distanza durano davvero fino a marzo - dovrebbe arrivare entro pasqua. ahahah
un abbraccio
Susyhachiko


Capitolo : Broken Strings


Era abituato a distruggere tutto, a calpestare gli altri, ad usarli.
Dopo il fallimento della sua prima vera storia d'amore aveva dovuto imparare a mantenere le distanze e a dover capire che a fidarsi troppo e subito si finiva con l'essere usati e abbandonati, e che era molto più semplice darsi tempo prima di donare la propria fiducia al prossimo.
Scott, Isacc, Jackson e Lydia erano entrati di prepotenza nella sua vita e lui li aveva messi alla prova per diverso tempo, prima di poterli relegare nel cerchio della famiglia; dove solo suo zio era il benvenuto. Era sicuro che loro erano stati avvantaggiati anche dalla presenza di Malia, l'unica vera eccezione alla sua vita.
Derek, invece, non era di certo un'eccezione.
Cioè, dopo aver scoperto la verità, Derek era una eccezione, ma ciò non toglieva che ammettere di aver sbagliato e cedere era dannatamente rischioso.
Non se la sentiva di buttarsi, non senza paracadute.
Non poteva.
Non poteva perché ricordava quanto era stato bello cedere a Derek.
Finire tra la sue braccia era stata una lenta, scivolosa e dolcissima caduta libera e fare l'amore era stato sconvolgente, Stiles sapeva che non l'avrebbe mai dimenticato,ma... ma era sufficiente a mettere da parte l'orgoglio e la paura? Era davvero sufficiente per mettere da parte gli ultimi anni della sua vita? Tutte le brutte esperienze, le paure, le delusioni, le difficoltà...
Non lo sapeva, però da quando si erano baciati Stiles non era più in grado di pensare ad altro.
Aveva già baciato Derek in passato, ma baciare il Derek adulto era stato diverso.
La barba era stato il colpo di grazia.
Aveva baciato uomini con la barba, eppure solo quella di Derek era stata morbida come una carezza contro le sue labbra, pur provocandogli una pelle d'oca indescrivibile.
Il suo bacio poi era stato impetuoso e non rendeva giustizia ai suoi ricordi.

La prima volta che aveva baciato Derek, lo ricordava bene, era stato per colpa di uno stupido gioco.
Nella loro camera, soli, con Stiles che stava ripetendo a voce alta dei capitoli interi di diritto civile che aveva imparato a memoria, perché solo così riusciva a ficcarseli in testa, e Derek che aveva riso all'ennesimo sbuffo dell'ennesima volta che aveva dimenticato una parte.
L'aveva sfidato ad un gioco di memoria per alleviare le stress, rimarcando che ad ogni sbaglio avrebbe dovuto subire una penitenza.
All'ultima, Derek gli aveva rubato un bacio. Leggero e casto, ma ricco di significato, che provocò una perdita di neuroni notevoli nel cervello di Stiles che smise del tutto di studiare... per imparare e conoscere meglio una materia più importante e amata: la bocca di Derek.

Dal bacio in poi la loro relazione era cresciuta in breve tempo e senza freni, era come se quel momento avesse sbloccato il livello di un gioco di ruolo permettendo ad entrambi di passare al livello successivo e a scoprire tutto ciò che avevano tenuto nascosto per paura di far finire la loro amicizia.
Era stato tanto meraviglioso quanto distruttivo nel momento in cui tutto finì.
Stiles aveva tentato di tutto per dimenticare, convivere o superare i suoi sentimenti contrastanti, ma Derek era ritornato prepotentemente nella sua vita, obbligandolo ad analizzare di nuovo tutto ciò che credeva di aver risolto.
Purtroppo, doveva ammetterlo, non aveva risolto un emerito cazzo.
Era ancora fottutamente innamorato di Derek Hale, avvezzo ad ogni suo gesto, schiavo di ogni suo sguardo... Per fortuna, c'era la paura a tenerlo fermo nel suo spazio sicuro, lontano da lui, anche se era certo che non sarebbe durato a lungo. Non così, almeno.

Il flusso sconclusionato dei suoi pensieri fu interrotto dalla sua stessa voce che gli sopraggiunge alle spalle, come un eco lontano.
"... Lo capisci? Mi ha baciato, santo Dio, quel pazzo mi ha baciato ed io... che cazzo gli è venuto in mente, sono scappato ok, ma poi che cazzo faccio? Cazzo, ma perché l'ha fatto?...."
Era l'audio che aveva mandato a Jackson, lo riconosceva.
Jackson. Il suo amico. Il suo migliore amico, quello che ora era lì, col telefono in mano e il volume al massimo, che gli stava facendo riascoltare ciò che aveva detto la sera in cui Derek l'aveva baciato.
"... E perché io voglio tornare indietro e baciarlo? Perché dovrei farlo? Cazzo, non posso tornare da lui, non è assolutamente fattibile... Fanculo a lui e alle sue labbra... mi ha addirittura chiesto cosa provo per lui, ma che cazzo di domanda è? Io... Io non lo so.. . O forse si, non lo so... Dio, perché voglio tornare da lui? Non posso..."

Let's Hurt TonightWhere stories live. Discover now