capitolo 22

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(ciò che dice l'autrice)

Avvertimento! Questo non è stato modificato e potrebbe non essere così buono! Ma volevo pubblicare qualcosa per tutti voi, perché sono passate una o due settimane. Grazie mille e spero che ti piaccia!

***

In precedenza -

Voglio rivivere questo momento più e più volte, così posso sentirlo mille volte. Mi attira di nuovo a sé, avvolgendomi tra le sue braccia, e le mie palpebre si chiudono.

"Posso chiederti una cosa?" Dico nel suo petto, dopo quella che sembra l'eternità più bella.

Lo sento annuire, il mento appoggiato alla sommità della mia testa.

"Perché mi hai davvero invitata qui?"

***

Sospira mentre distrattamente sfiora i miei capelli con le dita. "Non lo so."

So che non sta dicendo la verità, ma decido di non insistere. Non voglio rovinare questo meraviglioso momento inventando un altro argomento.

Si tira indietro e pianta le sue labbra sulla mia fronte. "Sai che mi sei mancata, vero?" Le sue parole sono silenziose, ma potenti, e arrossisco, evitando il suo sguardo.

"Sì." Dico, la mia voce piccola.

"Ti sono mancato anche io?" Dice in un sussurro rauco e disperato. Non posso fare a meno di essere onestà con lui ora.

Annuisco timidamente con la testa, non volendo pronunciare le parole ad alta voce, e lo sento inclinare la testa mentre mi guarda dall'alto. Le sue braccia sono ancora strette intorno alla mia vita e io continuo a evitare i suoi gelidi occhi grigi.

Non riesco a rispondere in alcun modo; la mia bocca non si aprirà, il mio corpo non si muoverà.

Sospira e guarda il soffitto, come se stesse cercando qualcosa. "So di essere uno stronzo a volte."

"Non lo hai detto." Ridacchio, improvvisamente in grado di parlare di nuovo. Sono completamente sbalordita che abbia appena detto questo, non l'avrei mai visto arrivare.

"Ma non sto cercando di esserlo. È solo - l'unica cosa che so come essere. Non so come comportarmi con te - quindi mi comporto come un pezzo di merda, poiché mi viene naturale."

Mi premo il dito indice contro il cuscinetto del labbro inferiore, assorto nei miei pensieri. Chi è questo ragazzo? Non mi sarei mai aspettata che lo facesse, mai.

"Non lo so, cazzo, immagino che mi ci sto solo abituando. Mi fai sentire così dannatamente ... strano." Dice, e il mio cuore inizia a battere all'impazzata contro le mie costole. Anche la più semplice delle sue parole può torcere il mio petto in una grande palla di emozione.

"...Strano?" Chiedo.

"Sì, strano." Risponde, come se stesse testando le parole sulla propria lingua. I suoi occhi ipnotizzanti fissarono i miei per qualche altro secondo, poi le sue mani scivolarono sulle mie. "È meglio che ... vada adesso. Ho ancora qualche cosa da fare prima di andare a letto." Aggiunge,e il mio cuore cade.

Draco lascia la mia stanza senza dire una parola, e io resto in piedi sulla soglia, ancora confusa e senza fiato, ritrovandomi a desiderare che non se ne sia mai andato.

***

"Pozione polisucco ... polisucco ..." mormoro tra me mentre sfoglio le pagine di un altro libro di testo, annotando appunti quando trovo informazioni importanti.

"Hey." Dice Draco mentre entra in cucina, il sonno ancora denso nel suo tono.

"Ciao." Dico, scorrendo alcune schede sul laptop obsolete che sono riuscita a recuperare dal bidone della spazzatura, subito dopo che Shelby lo ha gettato via.

the bracelet(draco malfoy fanfiction)//traduzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora