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Pov's Martina

'Se hai ancora voglia di arpionare la mia faccia con la tua mano "ventosa"...ricordati che sono sempre disponibile.Jorge"

Martina rilesse almeno quaranta volte il messaggio.

Jorge Blanco le aveva scritto alle 2:03 a.m.

Erano tornati a casa quasi all'una di notte e lui,dopo un'ora,aveva pensato a lei.Non le sembrava neanche vero.

Sinceramente non si sarebbe mai aspettata che Jorge le scrivesse e appena arrivata a casa aveva spento il cellulare e si era addormentata come un sasso.In verità,non aveva pensato nemmeno cinque secondi alla serata appena trascorsa.Era inutile ripercorrere le ore trascorse insieme al ragazzo,tanto sapeva benissimo che per lui non era stata speciale quanto lo era stata per lei.Non si faceva certo illusioni su Jorge.La sua fama lo precedeva e quindi perchè torturarsi inutilmente?

Aveva riacceso il telefonino solo quando si era svegliata e,sentendolo trillare,aveva controllato senza alcun interesse i messaggi,quasi certa fosse sua madre che le scriveva e invece...

Rigirò in mano il cellulare ascoltando distrattamente Lodovica che era piombata a casa sua circa alle 8:30 del mattino per raccontarle la splendida serata trascorsa con Diego.Considerando che adesso era più o meno mezzogiorno,l'amica le aveva parlato ininterrottamente per circa tre ore e mezza.

Non era riuscita ancora a rispondere a quel messaggio e tantomeno aveva avuto l'occasione di pensarci visto che Lodovica l'aveva buttata giù dal letto con il suo bussare da rinoceronte e non contenta,quando aveva visto che non andava ad aprirle,si era aggrappata al campanello di casa che aveva suonato come una sirena togliendola in modo brusco dai suoi sogni romantici con un Jorge sorridente e innamorato che camminava lungo la navata della chiesa,dove lei vestita di bianco,lo stava aspettando per coronare il sogno della sua vita.

Martina grugnì.

Nemmeno nei sogni riusciva a vivere il suo momento magico d'amore.Pazzesco!

Doveva rispondere o no a quel messaggio?

Voleva far crogiolare Jorge ancora per un pò,però l'eccitazione era tanta,troppa a dire il vero.

'La mia mano "ventosa" agisce solo quando scatta l'allarme "pericolo sanguisuga".Dipende da te,non aizzarla.'

Scrisse velocemente e diede l'invio.

Dopo qualche secondo il telefono squillò.

'Quindi mi stai chiedendo di rispolverare nuovamente le mie arti tentacolari sul tuo bel corpicino?'

Martina fissò quelle parole incredula.

Jorge Blanco stava forse facendo il galletto con lei?Ci stava provando?

Scosse la testa.

'Maiale!'

Rispose d'impeto.

Non fece in tempo ad alzare la testa dello schermo del telefono che arrivò la risposta.

'E tu come fai a saperlo?Sai cosa si dice vero dell'orgasmo del genere suino...'

Martina arrossì di colpo.Stava per replicare a tono,quando Lodovica la interruppe –Ma mi stai ascoltando?Si può sapere cosa ti stà scrivendo tua mamma di tanto importante da farti arrossire così e soprattutto da farti distrarre dal mio racconto?-

Martina alzò la testa colpevole e depositò il cellullare sul tavolino vicino al divano.

Si era completamente dimenticata dell'amica –Mia mamma?- chiese non capendo dove voleva arrivare.

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