Capitolo 3.

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Niente di questo riesce più a stupirmi..

Se c'è una cosa che mi può stupire è solo quanto poco il mondo cambi. Se ho buona memoria in queste situazioni, ogni consiglio risulta superfluo. Mi dispiace dirti questo ma, sono i più meritevoli d'amore a non essere mai resi felici. Tu credi ancora che gli uomini ci amino come li amiamo noi? No.. gli uomini, vedi, godono della felicità che ricevono mentre noi possiamo solo godere della felicità che diamo. Loro non riescono assolutamente a dedicarsi anima e corpo esclusivamente a una sola persona, quindi sperare di essere rese felici attraverso l'amore, è una sorgente sicura di grande dolore.

(Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos _ Relazioni pericolose)


Atlanta, 23 settembre 2015

Oggi.


Ian

E' stato più facile di quanto pensassi.

Erano giorni che la vedevo nel mio locale, prendeva un caffè e restava seduta al tavolino davanti al bancone a fissarmi di nascosto, poi si alzava, mi sorrideva, abbassava lo sguardo e schizzava via.

Stamattina però, l'ho anticipata offrendole caffè e cornetto, il mio marchio di fabbrica.

Si è illuminata, neanche le avessi regalato un diamante, mi ha sorriso e ci siamo messi a chiacchierare. Sembrava simpatica, abbastanza carina e chiaramente interessata.

Le ho chiesto di ripassare stasera, dopo la chiusura, per prenderci qualcosa da bere in un posto qui vicino, ma contro ogni previsione non ci siamo mai arrivati.

Siamo finiti nel minuscolo ufficio del mio locale, sul divano che uso quando resto a dormire qui, o quando ho, diciamo, delle ospiti!

Sono bastati qualche complimento e un paio di moine che la mia lingua era già nella sua bocca e le sue mani nei miei pantaloni.

Ho un assoluto bisogno di sfogare i miei istinti e nonostante sembrasse una ragazzina sprovveduta, devo riconoscere che sa come muoversi.

Ha preso subito in mano la situazione, è stata lei a spogliarsi e togliermi la camicia, mi ha spinto sul divano e si è messa a cavalcioni su di me, senza mai smettere di strusciarsi e staccarmi le mani di dosso.

Per quanto apprezzi l'iniziativa da parte di una donna, preferisco mantenere il mio ruolo di uomo alfa ed essere io a condurre i giochi.
Per questo capovolgo le posizioni, la intrappolo sotto di me e inizio a far scivolare le mani e le labbra sulla sua pelle, mentre lei si dimena intrepida.

Mi muovo lento pregustando il risultato finale e spingendola verso un limite certo.

Mi circonda la schiena con le gambe e la mia mano risale la sua coscia tesa, infilandosi sotto la sua gonna. Mi slaccio la cintura dei jeans e la sento gemere mentre percorro la sua schiena verso i gancetti del reggiseno.

E' pronta e lo sono pure io.

Devo solo...

«Ian dove diavolo ti sei... Oh!»

La voce di mio fratello si spezza nelle mie orecchie, costringendomi a ritirare la mano e staccare le labbra dal suo collo, mentre lei si rimette velocemente a posto la spallina del reggiseno e si abbassa goffamente la gonna con l'altra mano.

Guarda oltre le mie spalle neanche avesse visto un fantasma e balbetta cose incomprensibili – non mi prendo neanche la briga di comprenderle.

Relazioni PericoloseWhere stories live. Discover now