Lettera per te

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Carissimo,
siamo lontani ma vicini col pensiero, non so se lo senti anche tu.
Ovunque viaggio con la testa, ovunque vado e aumentano i chilometri, tu sei sempre tra mille sogni e pensieri. È fastidioso sai? Tremo al pensiero di non sapermi più definire un intero senza di te. Tremo quando richiedo la mia solitudine e in essa rivedo solo te. Tremo a percorrere una strada che già so perduta, ma che ogni volta percorro con nuove speranze. Che strana la sorte, è sempre il cuore a decidere per me. E poi, che faccio? Come una folle inizio a seguirlo, ma non lo voglio né io né le mie gambe, la memoria dolorosa che ho sviluppato nel tempo vorrebbe essere abbastanza forte da placare il mio coraggioso cuore perché fifona fino al midollo; lei lo conosce l'amore, non è pronta a riaprire certi tagli che ancora bruciano sottopelle. Ma questo già lo sai.
Farei di tutto per farti stare bene ma io sono come ghiaccio e per quanto tu riesca a sciogliermi, non saprei comportarmi di conseguenza. Vorrei regalarti più sicurezza perché tu ne hai bisogno più di me, ma io sto davanti a uno specchio e non so descrivere ciò che vedo. Vorrei rivedermi con te tra infinite stelle, ma il mio posto non è lì, forse sono più degna degli inferi ma non di definirmi stella.
Vorrei non perdermi nel mio silenzio e annaffiarti con le mie paure, ma io sono troppo egoista per essere una brava attrice.
Non ho una voce soave e rassicurante, la mia è roca e spezzata.
Non ho occhi belli e persuasivi, i miei sono umidi e scavati da trincee.
Non ho labbra carnose e pigmentate, le mie le tormento con morsi che  bramano il sapore di metallo sul palato.
Mi dispiace di non essere all'altezza di farti stare bene come meriti, tra i mille libri che leggo non c'è un manuale della felicità e sto ancora imparando la scuola della vita.
Spero di poter andare oltre le parole con te, oltre ogni gesto terrestre.
Vorrei andare su una collina dominata da fiori e vento e abbracciarti spoglia da tutto ciò che mi tiene al suolo. Vorrei aiutarti a costruire le tue ali e a spiccare il volo, devi assaggiare il cielo e allontanarti dalla normalità del mondo, non fa per te.
Sarebbe più facile se somigliassimo di più alle persone che crediamo di essere, non è così? Limitarsi al bene che facciamo e non sprofondare nell'oscurità che ci portiamo nel cuore. Io la mia la temo e ho paura di essere troppo trasparente davanti a te. Ecco il perché delle mie straordinarie follie, in fondo non sono così complicata, vedi? Non mi ribolle il sangue nelle vene quando mi dici che sono uguale al resto del mondo, so che la fuori ci sono persone che nella loro diversità mi somigliano più del mio stesso riflesso e ne sono grata. Però sono dominata dalla paura non sapendo definire l'amore...lo vedo così lontano che ormai è un estraneo di cui non ricordo i tratti. E temo questa tua domanda, so che hai bisogno della mia risposta ma non la conosco neanche io.
Sono grata di poterti scrivere queste righe, ovunque tu sia con il corpo e la mente io ti guardo sempre. Vorrei essere più sicura di quello che faccio ma sto sperimentando la vita passo per passo senza conoscere la seguente mossa da fare.
Spero di trovare il coraggio di spedirti questa lettera al più presto possibile.
Aspetto ansiosa tue riflessioni sull'argomento.

Con tanto affetto

M.

Guardami come guardi le StelleWhere stories live. Discover now