Ho fatto un passo verso di te, scegliendo di abbandonare le mie futili paure. Proseguendo il mio cammino ne ho intraviste altre, ma nessuna mi ha fatto distogliere lo sguardo da te.
Ho ignorato sassi e spine e guardavo te viaggiare con le nuvole, così spensierato e pronto ad accogliermi.
Arrivata tremavo un po', avevo paura che le ginocchia non avrebbero più retto il mio peso; poi ti ho preso per mano, ed era come se fossi io il pilastro di forza del mondo.
Così mi hai accolta in un'abbraccio, lieve come una brezza ma forte come una montagna.
Ci siamo stesi sull'erba gentile mentre le nuvole davano forma ai nostri sogni, e per quanto fossero diversi e contorti non ci hanno mai separati.
Insieme siamo ritornati terra, abbiamo affrontato tempeste e crolli di interi mondi, abbiamo visto la vita rubata e barattata senza stupore e infine l'odio appassire i fiori.
Ma ora siamo noi quei fiori, siamo noi la gentile erba, la lieve brezza, la forte montagna, ora siamo noi il pilastro di forza del mondo e nonostante tutto diamo ancora forma ai nostri sogni con le nuvole e aspettiamo sereni che qualcuno, stanco della sua monotonia e del grigio intorno al mondo, alzi gli occhi al cielo bramanti di speranza e ne ritrovi un po' in quello che siamo noi.
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Guardami come guardi le Stelle
Poetry-Guardami come guardi le stelle. -Scrivere mi mette a nudo, mi ferisce e mi guarisce.
