Stockholm Syndrome~Blight x Cross

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Richiesta da -Sevexy-

Non ho nulla da dire su questa ship. Punto a favore perchè mi è sempre piaciuta l'idea di una ship tra uno della Mob e uno del Team Nightmare.

Questa oneshot durerà di più di quella precedente perchè per fargli avere un senso dovevo descrivere per bene il concetto della storia e tutto. Buona lettura.

Rank: 🟢🟠

(Warning: Violenza psicologica)

(Cross soffre della sindrome di Stoccolma e in questa oneshot vi è descritto il Blight canonico)

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Sapeva che prima o poi sarebbe accaduto. Uno di loro sarebbe stato preso, che sia della Mob o del Team Nightmare.

Quella volta era toccata a lui.

Erano giorni che era intrappolato in quella prigione sotto coperta della nave del capitano della Mob. E non riusciva a capire perchè non l'avessero ucciso... nè tanto meno riusciva a capire perchè Nightmare e Killer non erano venuti a prendere.

"Arriveranno" si era detto, ma la convinzione di quell'affermazione stava pian piano svanendo.

Dream stesso non sarebbe venuto a prenderlo. I due avevano litigato e si erano lasciati, quindi perché cercarlo?

Cross!Chara era scomparsa/o da settimane ormai, e non gli faceva compagnia, non che prima gliene facesse.

Era solo. In quella cella buia.

Le uniche persone che vedeva, sebbene di poco, erano i membri della Mob (o almeno tre di loro) che a turno ogni due giorni neanche gli portavano un po' di cibo e acqua, tanto bastava per un piccolo pasto.

Una volta aveva sentito borbottare Fell dicendo qualcosa come:《Almeno gli possiamo portare qualcosa, così non veniamo considerati senza cuore》, sarcastico, era quasi un insulto al comando del capitano che lo teneva rinchiuso lì.

Ovviamente uno scheletro non poteva morire di fame, non aveva bisogno di cibo, ma un po' di pane o acqua per solleticare l'appetito gli sarebbe potuto servire. E poi la mancanza di questa cose essenziali poteva intaccare la sanità mentale di chiunque.

Basti pensare ad Horror.

Fatto sta che quelli erano gli unici momenti di socializzazione per lui.

Tre settimane dopo, aveva rinunciato alla speranza dell'arrivo dei suoi amici e smise di mangiare e di bere, ignorando i consigli della Mob sul fatto che faceva del male solo a se stesso e che a loro non importava nulla se non mangiava.

Non capiva neanche perchè lo facesse. Cosa ci avrebbe guadagnato? Nulla a parte una specie di mini rivolta interiore.

Alla Mob non importava di lui.

Al Team Nightmare e a Dream neanche.

E francamente non importava neanche a lui di se stesso.

Circa una settimana dopo ai suoi "inutili capricci" sullo sciopero della fame, per la prima volta vide arrivare da sopra coperta qualcuno di nuovo: SwapFell Red Sans.

Il primo ufficiale nonchè vice capitano della Mob non era mai sceso prima di allora là sotto.

Si limitò a dire al prigioniero che doveva seguirlo e uscire dalla cella.

Cross dovette rassegnarsi alzandosi dal suo angoletto buio e avvicinandosi alla porta rischiando di inciampare sui suoi piedi a causa del fatto che non si alzava da giorni.

𝕊𝕒𝕟𝕤𝕔𝕖𝕤𝕥 𝕆𝕟𝕖𝕊𝕙𝕠𝕥Donde viven las historias. Descúbrelo ahora