Parte Due - Capitolo Trentaquattro

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Sono fuori da un bel pó

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Sono fuori da un bel pó... Valentina non fa altro che starmi attaccata, mentre Sarah al contrario, è sempre sfuggente. Ho bisogno di fumare e mi sono seduto sui gradini in giardino, sotto il grande cielo illuminato dalle stelle. La notte è limpida e la temperatura è scesa un pó. Tiro boccate dalla sigaretta e penso di non voler tornare dentro, forse sono solo troppo testardo ma non riesco a cancellare la sua indifferenza. Ora voglio che sia lei a fare qualcosa per me, dimostrarmi che può esserci ancora un noi.
Mi alzo e getto la sigaretta nell'apposito spazio e con mani nella tasca mi incammino lungo il sentiero che porta all'ampia strada del giardino. Nel mentre penso se la decisione che ho preso a proposito dell'agenzia sia giusta... Forse l'ho presa dettata più dai sentimenti che dalla ragione <<James >> é mia sorella Alison. Finalmente posso congratularmi con lei e la sua scelta di adottare un bambino <<Sono davvero contento per la scelta che avete preso Alison >> dico mentre l'avvolgo nelle mie braccia <<Non avevamo altra scelta... Barclay merita di essere padre e quindi abbiamo preso questa decisione >> scrolla le spalle <<Sarai una brava mamma e quel bambino ti ringrazierà a vita per avergli donato una famiglia >> dico con sorriso <<Dopo l'aborto abbiamo tentato nuovamente ad avere un figlio ma vedi il risultato? Non è più arrivato James, ma non perdo comunque la speranza... Magari un giorno, chissà >> dice e noto i suoi occhi colmi di lacrime <<Esatto... Mai scoraggiarsi >> le accarezzo il viso <<E tu? Che hai deciso riguardo l'agenzia? >> chiede e sorrido mentre guardo il pavimento sotto i miei piedi <<Scemo! Spero sia la decisione giusta quella che hai preso... Infondo con Barclay di fianco andrete alla grande >> dice poggiando una mano sulla spalla <<Il problema è... New York! Sono pronto? >> ovviamente sa che quando dico New York, significa tutto il contesto... <<Sei pronto si! Ora vieni dentro e annuncia a tutti la tua decisione! Ricorda che sei l'unico maschio in famiglia e papà, stranamente, conta molto su di te... Su andiamo >> dice e rientro con lei. Raggiungo il microfono e con un colpo di tosse faccio voltare tutti verso di me, compresa Sarah che è in piedi vicino al tavolo con le mani del tizio che sta rischiando di morire, appoggiate sulla sua schiena. Cerco di dimenticare e inizio il mio discorso con nodo alla gola <<In poche parole credo che la decisione giusta sia quella di rimanere qui e gestire l'agenzia di famiglia insieme a mio cognato! Sperando di continuare ad essere all'altezza della gestione di mio padre in questi lunghi anni, visto i progressi notevoli che ha riscosso e sopratutto il suo nome, ormai è diventato garanzia. Spero di esserne all'altezza e grazie ancora per essere qui alla festa del mio caro papà! >> dico emozionato. Ho lasciato al mio cuore decidere per me e sapevo che sarebbe andata così. Mio padre si avvicina e mi abbraccia, facendo poi un altro dei suoi lunghi discorsi e ripartono le danze non appena concluso. Mentre cammino per prendermi da bere, Valentina mi raggiunge, prendendomi per mano e tirarmi con lei <<Per la miseria ti fermi? >> dico e la blocco dal braccio. A me non mi tira nessuno in questo modo perché non sono un oggetto <<James davvero lo hai fatto? Hai scelto di rimanere? A me non ci ho pensato? >> dice con voce tremante. Ebbene si, lei non è inclusa nella mia scelta <<Cosa cazzo ti meravigli? Sapevi questa probabilità! Questo è il momento di rassegnarti >> dico cercando di non essere troppo crudele con le parole... Lei è innamorata e so cosa le sto causando <<Non puoi aver scelto lei ancora una volta! Io non ci credo >> dice nervosamente, stringendo la mia mano <<Cosa c'entra Sarah? >> sono un gran bugiardo infatti <<Vuoi dire che l'hai fatto solo per tuo padre? Solo per l'agenzia? Pensi sia davvero stupida? >> vederla così mi si spezza il cuore, ma le avevo detto chiaramente che non sono io quando sono con lei <<Smettila di piangere e stammi a sentire per favore! >> mi interrompe per abbracciarmi e poggiare la testa sotto al mio collo, mentre fa sprofondare la sua mano nella barba e accarezzarla. La lascio rimanere, perché sarà il mio addio <<Mi stai ascoltando? >>, <<Mmm! >> dice e noto la sua mano che asciuga le lacrime che scorrono veloci <<Io non volevo che accadesse questo Valentina... Sei una brava ragazza e meriti uno che ti ami e non che faccia solo le sue cose, come ho fatto io! L'ho ammetto! Sono stato uno stronzo perché non dovevo assolutamente illuderti, neanche venendo solo a letto, ma sei talmente bella che è difficile resisterti - le asciugo le guance umide - ma non sono innamorato di te e questo lo sai... Ti ho detto mille volte di lasciarmi perdere ma hai scelto di farti del male e sopratutto, mi hai messo nella condizione di farlo io a te. Torna a casa con questo ricordo di me e te. Ti vorrò sempre bene sappilo! >> le bacio il capo e lei mi stringe, senza mai smettere di piangere <<Non lasciarmi James>> dice fra i singhiozzi <<Devo! >> l'abbraccio forte a me e le bacio le guance. Dopotutto mi è stata sempre vicina e con questo intendo non solo a letto <<Cazzo James! Mi sento così male >>  mi guarda mentre tiene il mio viso stretto nelle sue mani. Si avvicina e mi lascia piccoli baci sulle labbra e ne assaporo l'amaro di esse <<Io ti amo sappilo! E ti aspetterò >> afferma prima di accarezzarmi il viso e andare via. Chiudo gli occhi e sospiro. Credo che non si sia ancora arresa e soprattutto non voglio che sia un bastone fra le ruote nella mia vita. <<Jeju! Valentina mi ha detto che eri qui... Corri! Sarah si è fatta male >> dice Phil in preda al panico e non capisco più niente. Lo seguo e mi chiedo che cazzo ci fa Sarah in soffitta! <<Sei sicuro Phil che non stai mentendo? >> chiedo fermandomi <<Muoviti testone che non sei altro! Ti dico che è in soffitta! >> dice saltellando come l'idiota che è. Che caspita ci fa lì? Che senso ha andarci? Salgo le scale e apro la porta, trovando Sarah al buio, vicino alla finestra che guarda il giardino illuminato <<Sarah! >> dico e sembra addirittura prendere un colpo <<James? >> dice scioccata e assolutamente non sembra stare male <<Che cazzo succede qui? >> dico nervosamente mentre tento di raggiungere Phil e noto la porta chiusa a chiave <<Oddio! >> sento dire a Sarah <<Perfetto! Ci hanno incastrato>> dico dando un colpo alla porta <<Mi ha detto che qualcuno voleva parlarmi qui>> dice Sarah, incrociando le braccia <<A me ha detto che eri caduta >> dico e sorrido come un cretino <<La cosa bella è che non ho il telefono >> afferma mentre scuote la testa <<Io ho il telefono ma quasi scarico! Provo a chiamare qualcuno prima che si spenga >> dico e mentre digito il numero di mio padre, vedo la sua mano sullo schermo <<Davvero non vuoi rimanere? >> chiede nervosamente <<Vuoi rimanere in soffitta? Per davvero? E con me? >> dico scioccato <<Rispondi alla mia domanda prima >> dice diretta e la mia risposta è nel rimettere il telefono a posto dopo averlo spento <<Contenta? >> dico guardandola nel profondo dei suoi occhi scuri <<Dio James! >> dice portando la mano sulla fronte <<E così vuoi rimanere con me, sola, in soffitta! >> dico con soddisfazione <<Che ti salta in mente? Ero solo curiosa, visto che stavi scappando da me e poi il mio ragazzo mi starà cercando >> dice senza mai guardarmi. Farlo sarebbe come mentire. Forse dovrei ringraziare Phil per averci rinchiuso qui... Almeno nessuno dei due può scappare

Il Figlio Del Mio Capo {1 e 2} Volumi ᵒᶻᵍᶜᵃⁿWhere stories live. Discover now