Come ho fatto un casino

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Terza persona.

«Mi fa male lo stomaco...» confessa Taehyung, portando la mano alla sua altezza. Nonostante Jimin sia con lui — esattamente di fronte, ad essere ancora più precisi —, nemmeno la persona che più ama al mondo riesce a fargli passare quella sensazione di ansia che ha addosso adesso, a causa di ciò che di lì a poco dovrà fare. «Non ho mai chiuso con un ragazzo prima d'ora, è... il primo che io abbia mai frequentato, diciamo, seriamente» e sospira, mettendo un musetto imbronciato così tenero che Jimin, nonostante l'accenno di gelosia che gli che arde dentro, riesce a ridacchiare e a portare una mano ad accarezzargli il viso.

«Mi dispiace, Taehyungie» Jimin sospira, scuotendo la testa «Sarò sincero, non mi sono messo nei tuoi panni, perché io non ho mai avuto paura di fare soffrire nessuno prima di te, perciò non mi sono mai fatto troppi problemi. Ma se vuoi, immagino... puoi rimandare questa conversazione.»

«No, assolutamente. Ormai è fatta, Jungkook sarà qui a momenti, e non voglio rimandare l'inevitabile. Però, tu...» Taehyung gioca con le dita di una mano di Jimin «fammi una promessa.»

«Tutto quello che vuoi.»

«Promettimi che ne varrà la pena, che sto facendo la scelta giusta. Che domani... non cambierai idea, capendo che è sbagliato, magari tornando da Yoongi.»

In Jimin si innesca immediatamente una miccia, a cui però decide di non fare seguire un'esplosione non appena riflette sulle sue azioni passate e su ciò che ha passato Taehyung a causa sua. Un secondo prima ha pensato "Perché Taehyung pensa questo di me? Davvero dubita di me, dopo le giornate che abbiamo passato insieme a Daegu?", poi però si è ricordato di come fosse andato a letto con Yoongi qualche tempo prima, nonostante lui e Taehyung si stessero avvicinando. Sente di fare proprio tanto schifo.

Così chiude gli occhi un momento, poi li riapre, tornando ad accarezzare la guancia del ragazzo che ha di fronte «Te lo prometto. Non sono mai stato tanto sicuro prima di una cosa in vita mia.»

«Jimin—» Taehyung fa per avvicinarsi al suo viso e baciarlo, ma quando le loro labbra sono poco distanti, il suono del citofono sovrasta le mura dell'appartamento. E sgranano gli occhi entrambi, così, praticamente sulla bocca dell'altro.

Jungkook è arrivato.

«Ush... eccolo.»

«I-io... devo...»

«Vai, Taehyungie. Rimarrò in camera, aspetterò tutto il tempo che servirà» Jimin gli sorride, ma Taehyung non è soddisfatto di questo, perché deve, vuole, ricordargli delle cose importanti, prima che vada ad aprire la porta all'altro e cominci a conversarci con Jimin ad ascoltarli silenziosamente.

«Ricordati che se Jungkook dovesse dire qualcosa di brutto su di me o su di te, nel caso dovesse prenderla troppo male, tu non dovrai intervenire» Taehyung prende il suo viso tra le mani, «Non provare a sbucare fuori improvvisamente, so cavarmela e saprò difenderci. Jungkook non è un cattivo ragazzo, ma può capitare a tutti di dire cose brutte, se tristi o arrabbiati. Ok?»

Jimin annuisce semplicemente, senza dire una parola, e Taehyung schiocca un bacio fugace sulle sue labbra, prima di uscire dalla stanza e andare in salotto. Controlla dal citofono se l'ospite sia effettivamente chi stava aspettando, dopodiché gli apre, aspettando che salga.

Ha paura, tanta. Metaforicamente, si potrebbe dire che si stia cagando addosso. Così come lo stesso Jungkook, che sull'ascensore ripensa ai consigli che gli ha dato Chris, il suo migliore amico, per cercare di confessare a Taehyung ciò che ha fatto durante la pausa, ovvero fare sesso con un altro ragazzo, appena conosciuto, anche se l'ha fatto solo per liberare la mente a causa della tristezza. Non c'è nient'altro tra di loro, ed è pronto a giurarlo.

Too good for me || VMINWhere stories live. Discover now