Come ho scavato nel suo passato

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Taehyung pov.

«Solo io con la mia solita fortuna potevo ritrovarmi nuovamente nello stesso posto con quel cretino che mi ha fatto dannare» sbuffa BamBam, guardandolo da lontano. Dopo il locale ci siamo spostati nel centro città, in un parco piuttosto grande, e mentre gli altri si stanno divertendo come dei bambini a schizzarsi addosso l'acqua, io, lui e Jimin ci siamo allontanati, non volendo bagnarci. «Non è poi così male agli inizi Hongjoong, sennò non mi sarebbe nemmeno mai interessato, però poi inizia a diventare di un pesante... pesante, permaloso e maleducato» e indica i punti negativi contandoli con le dita, facendo ridere Jimin, che da quando siamo usciti dal locale ancora non aveva mostrato i denti.

Il comportamento di Hoseok nei nostri confronti aveva smorzato l'entusiasmo dell'intero gruppo, specialmente il mio e quello di, appunto, Jimin, che per il resto della nostra permanenza lì ha evitato qualsiasi tipo di contatto con me, anche quando di nascosto portavo sotto al tavolo la mano sul suo ginocchio. Mi ha fatto male da una parte, ma dall'altra potevo comprendere come si sentisse, in colpa per il nostro amore che sembra sbagliato agli occhi degli altri, ma che sono sicuro sia tutto fuorché quello.

«Comunque voi dovete spiegarmi meglio una cosetta, credo» continua poi BamBam, mettendosi a braccia conserte, il naso arricciato, «Taehyung è impegnato con un altro e voi fate così?»

«No» rispondo praticamente subito, senza dargli tempo di riprendere fiato una volta fatta la domanda, «Voglio dire, ci siamo presi una pausa e questa cosa tra me e Jimin è cominciata nel mentre. Infatti sono intenzionato a lasciarlo, anche se ho paura...»

«Taehyung, per favore,» BamBam rotea gli occhi, «non fare quello che con la scusa di avere paura non lascerà mai il suo tipo per rimanere con un piede in due scarpe.»

«Non sono proprio il tipo.»

«No, infatti,» e con una naturalezza disarmante, dimenticandosi che siamo in pubblico e che Hoseok da un momento all'altro potrebbe voltarsi e guardarci, Jimin finalmente riprende il contatto con il sottoscritto, più precisamente mi circonda la vita con le braccia e si attacca a me, guardando però BamBam, «Taehyungie non è il tipo che fa queste cose, la colpa è mia, ho aperto gli occhi troppo tardi e ho lasciato che lo adocchiasse qualcun altro prima di me...»

«Mh, è stato Yoongi ad averti fatto aprire gli occhi troppo tardi?» gli domanda con nonchalance BamBam, facendomi mordere il labbro con forza per non lasciarmi andare a parole che preferirei non pronunciare. Poi guarda me, e non so che faccia io abbia fatto esattamente, perché impallidisce non appena i suoi occhi incontrano i miei, e si schiarisce la voce, «Forse... non avrei dovuto fare il suo nome con te qui?» e mi domanda ciò, ironicamente.

Io annuisco poco convinto, lasciando la maggior parte della convinzione a Jimin, che stringe la presa attorno al tessuto della mia maglia e sistema la testa sulla mia spalla, «Non è stato Yoongi, io...» ma si blocca, portando la testa dall'altra parte, «non è stato lui, ecco. E per favore, non nominiamolo più.»

«Scusa Jimin, non volevo sembrarti invadente, sai che anche lui è mio amico, la mia era semplice curiosità» BamBam fa spallucce.

Io però storco il naso, facendo voltare nuovamente Jimin verso di me, «Sembrava volessi dire qualcosa ma ti sei fermato, che è successo?» gli sussurro all'orecchio, perché il suo amico non ci senta, ma lui nega con la testa, mettendo il broncio, cosa che non mi convince, «Nah, non me la racconti giusta. Ne parleremo meglio stasera.»

Too good for me || VMINWhere stories live. Discover now