Capitolo 38

2.3K 114 47
                                    

-7 capitoli per l'epilogo. E no, non sono per niente pronta ❤️

Mamma mi sorride mentre ci sediamo in pullman ed io sono vicino a Shawn. È passata una settimana e ancora non stiamo insieme, però oramai tutti i nostri amici sanno che c'è qualcosa.
Adesso stiamo partendo per andare a Mosca, una città che mi ha sempre ispirato.

Shawn appoggia la testa sulla mia spalla e sbadiglia. Si stanca tanto, ultimamente. Finisce tardi i concerti, che sono quei ogni sera, la mattina si sveglia presto per abitudine e ci sono giorni in cui la notte non dormiamo neanche. Alcune volte non facciamo nulla, stiamo solo insieme nell'oscurità a parlare di ciò che ci passa nella testa. Mi fido così tanto di lui che adesso mi viene naturale aprirmi ed esternargli ogni mio dubbio e ogni mia insicurezza.

Mendes mi porge una cuffietta e sentiamo insieme la musica, collegando il suo cellulare. Purtroppo le sue canzoni non ci sono, e non mi sorprendo: chi si auto-ascolterebbe? Probabilmente passerebbe tutto il tempo a trovare i minimi difetti. Però scopro che ascoltiamo gli stessi generi musicali.

Sorrido quando parte I'm with you di Avril Lavigne e inizio ad accarezzare i capelli di Shawn, mentre lui chiude gli occhi e cerca di dormire.

Julian sta elencando a tutti le nuove date in Asia che vuole aggiungere, dato che sono poche. Mi si stringe il cuore in una morsa. Io non sarò qui con loro quando andranno. E neanche mia madre.

Come se sentisse i miei pensieri, mamma si gira a guardarmi. Accenna un sorriso, che non riesco a ricambiare.
In questi giorni sto cercando di pensare il meno possibile alla mia partenza, ma più il tempo passa, più mi innamoro di Shawn, più mi vedo tra poco con il cuore spezzato.

Infondo é già passato un mese e mezzo da quando sono qui. Il che significa che tra meno di un mese, per me, sarà ora di tornare a casa. Tre settimane.
Solo ventuno giorni.

Shawn alza la testa e apre gli occhi e, quando mi giro a guardarlo, vedo che sta guardando con astio Julian. Forse perché parla mentre vuole dormire.

Si stiracchia e sbadiglia di nuovo, poi mi circonda le spalle con un braccio e mi fa appoggiare la testa sul suo petto. «Non ci pensare.» Mi bisbiglia all'orecchio. «Ti amerò anche dall'altra parte del mondo.»

Chiudo gli occhi e trattengo un sorriso. Questo ragazzo è incredibile: ha capito, guardandomi solo per qualche secondo, tutto ciò che mi ronzava in testa.
Forse non dovrei arrendermi così facilmente, ma la sua rassicurazione mi calma un po'. Io so che quello che abbiamo è reale e forse mi sto facendo solo un mucchio di paranoie. Può andare male nello stesso modo in cui può andare bene.

Mi rilasso sotto il suo tocco, con la musica nelle orecchie e il movimento della mano di Shawn che mi accarezza la schiena, e ben presto cado in un sonno profondo.

Quando riapro gli occhi fuori è buio e di conseguenza anche il pullman. Shawn russa vicino il mio orecchio e mi devo trattenere per non ridacchiare.
Stiracchio le gambe cercando di non svegliare Shawn, perché mi è venuto un crampo, ma lui smette di russare e mugola qualcosa.

Sei proprio un'idiota, mi riprendo, ti muovi come un elefante.

«Uhm... Zoe.» Shawn si rigira e mi lascia un bacio sulla testa. Poi fa un sorriso, ancora con gli occhi chiusi, e si abbassa per darmene uno sulla mascella.

Trattengo un sospiro e stringo la mano di Shawn. «Siamo in pullman, Mendes. Contieniti.»

Solo a quel punto si decide ad aprire gli occhi e guardarsi in giro. È confuso e mi fa sorridere. Borbotta qualcosa e lascia ricadere la testa sulla mia spalla. «Mannaggia.»

Ridacchio e il pullman si ferma davanti ad un hotel di lusso, illuminato il giusto per accecarmi. Shawn borbotta di nuovo e mi lascia un altro bacio, ignorando tutti quelli che si stanno alzando e scendendo. «Dopo questo tour ci chiudiamo in un bungalow, solo io e te.»

Sorrido come una scema. «Non mi oppongo di certo.» Shawn si alza e prende il mio zaino, dato che lui non ce l'ha, porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.

«Ma certo che no. Sono meraviglioso.» Fa anche un occhiolino che mi fa scoppiare a ridere. Mi alzo dopo qualche secondo, con le gambe che fanno male, e oltre noi sono rimaste giusto due persone.
Tutti i nostri amici e parenti sono scesi.

«E modesto.» Alzo gli occhi al cielo e quando mi lascia un bacio tra i capelli, mentre scendo, quasi inciampo sullo scalino.
Non credo che mi abituerò mai alla sensazione di avere Shawn, di essere amata da lui. É come dire smettere di essere emozionati il giorno di Natale o quando si scartano i regali al proprio compleanno.

«Quello sempre.» Mi circonda le spalle con un braccio e entriamo in albergo. Le valigie le prenderanno gli addetti, oramai mi sono abituata. All'inizio insistevo sempre per prenderle io, ma adesso ho capito che per loro è più faticoso cercare nel pullman la mia valigia e darmela che prenderle tutte e metterle nella hall.

Mia madre sta parlando con Alessia e Brendon quando arriviamo vicino a loro. I ragazzi della band sono seduti su un divanetto e si stanno arruffando i capelli per gioco. Aaliyah sta parlando al telefono e dal sorriso che fa deve essere un ragazzo, anche perché si arrotola una ciocca di capelli al dito e arrossisce. Questi Mendes fanno un sacco di conquiste al giorno d'oggi.

Intanto Jordan si alza e fa saettare lo sguardo tra me e Shawn, fino a posarsi su quest'ultimo. «Amico, possiamo parlare un attimo?»

Shawn annuisce, ma non accenna a levare il braccio dalle mie spalle. Jordan si gratta la testa, imbarazzato. «Da soli.»

Sono una persona di natura pessimista, quindi sto già pensando al peggio quando Shawn mi lascia per seguirlo alla sala colazione, che adesso è vuota e teoricamente chiusa.

Mendes mi lascia un bacio sulla fronte prima di avviarsi con il chitarrista e mi dice che ci vedremo tra dieci minuti.
Brendon mi sorride, in modo rassicurante, e mi mima di stare tranquilla.

Probabilmente mi si legge in faccia che sono preoccupata.
A calmarmi, però, è Alessia che mi fa vedere delle immagini divertenti su Internet.

Rido, ma con la mente sono a qualche metro di distanza, tra le braccia di Shawn.

I hadn't planned to fall in loveWhere stories live. Discover now