24 dicembre

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Mentre una lacrima si formava sulle ciglia di Glenda, il grassone con la barba bianca si avvicinò alla Ferrari. Non si sarebbe detto in grado di salire a bordo di una macchina così scomoda e bassa, ma lui scivolò al posto di guida con un'agilità insospettabile, poi rimase a fissare Glenda dallo sportello aperto.

- Bill, sai una cosa? Quando avevi nove anni, la Barbie...

- Cosa, Nick?

- Se tu avessi ancora creduto in me, te l'avrei portata.

- Lo so.

- Eri un buon bambino.

- Io sono ancora quel bambino.

- Lo so. Vuoi venire con me?

Glenda piantò gli occhi nel viso rubicondo del vecchio, nel suo sguardo sincero, e qualcosa dentro di lei si ruppe.

- Oh, al diavolo! - disse, aggirò la macchina e vi salì a bordo.

Klaus avviò il motore e l'auto si sollevò dalla strada innevata per sfrecciare invisibile fra i palazzi del centro.

- Con i pochi bambini che ancora credono, ce la caviamo in fretta, Bill... Glenda. Per l'una al massimo ti riporto a casa.

- Grazie, Nick.

- Buon Natale, Glenda.

La vigilia di NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora