18 dicembre

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Glenda rimase a guardare i paramedici del servizio psichiatrico che portavano via il sedicente Babbo Natale.

Un pochino si sentiva in colpa, ma era anche convinta che non fossero affari suoi. Ci avrebbero pensato i sanitari a capire se quell'uomo era pazzo. Lei doveva finire di sistemare il locale e ritornare a casa da Manuel.

Le luci rimasero brevemente a illuminare le vetrate del bar, mentre Glenda metteva i bicchieri a lavare e puliva il bancone con lo straccio, poi l'ambulanza partì. Glenda andò nel retrobottega, appese il grembiule all'attaccapanni e ne prese il cappotto, la sciarpa e il cappello. Si vestì con calma e ritornò nel locale.

Mentre spegneva le luci ripensò ancora ai discorsi strampalati del vecchio. Per un attimo ci aveva creduto, ma non era più un bambino. Con un po' di attenzione era riuscita a non farsi fregare.

Uscì nel gelido vento invernale e chiuse bene la porta.

- Ehi, puttana con la sorpresina, dove cavolo è finito Nick? - chiese una voce alle sue spalle.

La vigilia di NataleWhere stories live. Discover now