- Versamene un altro, Bill!- Per la quinta volta, non mi chiamo Bill, il mio nome è Glenda.
- Come vuoi tu, Bill.
Il vecchio al bancone allungò il bicchiere e la barista vi versò una dose di whisky.
- Questo è l'ultimo. Tra poco chiudo e tu te ne devi andare.
Il vecchio alzò il bicchiere e scolò il liquore in un sol sorso.
- Dammene un altro.
- Ho detto che era l'ultimo.
- E dai, hai la bottiglia in mano, che ti costa? Adesso i miei soldi ti fanno schifo? Questa sera non hai che me come cliente.
- Ci credo, è la fottuta vigilia di Natale.
- E allora?
- Chi accidenti si ubriaca la vigilia di Natale?
- Io, tanto per cominciare.
Il vecchio rimaneva con il braccio proteso e la mano intorno al bicchiere. Glenda si lasciò impietosire e versò ancora una dose.
- Perché non torni a casa dalla tua famiglia?
- Non ce l'ho, una famiglia.
- Un amico, qualcuno. Io ho il mio compagno che mi aspetta, se ti decidi ad andartene.
- No, Bill, non ho proprio nessun motivo per andarmene.
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La vigilia di Natale
RandomDa un esercizio del gruppo FB 'i Parolanti': 1000 caratteri al giorno dal primo al 24 dicembre, una specie di racconto/calendario dell'avvento.