8 dicembre

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- Stekkjarstaur! - tuonò il vecchio Nick - Potete anche provarci, ma vi faccio finire come nel quarantotto. Te lo ricordi il Natale del milleottocentoquarantotto, sì? Vuoi che ti rischiari le idee?

- Okay, sei tu il capo, ma ti ricordo che manca poco più di un'ora.

- Sono io il capo. Il capo ti dice di andartene.

- Come vuoi tu. Un'ora. - concluse il piccoletto e se ne andò.

Glenda era rimasta ad ascoltare la conversazione con la bocca aperta e faticò non poco a chiuderla per articolare frasi di senso compiuto.

- Quindi... cioè tu saresti...

- Te l'ho detto, sono Nicola.

- No no no, no... accidenti di vecchio, la mia vita è già abbastanza incasinata per conto suo. Arrivi e mi fai discorsi del cavolo, poi hai quel socio, quella specie di nano...

- Elfo

- ...quello che è. Cosa vuoi da me? Perché diavolo sei venuto nel mio bar la vigilia di Natale a rovinare tutto?

Glenda si stava accalorando nel parlare e gli occhi iniziarono a pizzicarle. Due grossi lacrime le scesero lungo le guance.

La vigilia di NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora