Glenda era spazientita. Quel vecchio grasso e triste non dava l'aria di volersi schiodare dallo sgabello. Molte sere le era capitato di subire le confessioni di uno o più clienti fino a tarda notte, faceva parte dei rischi del mestiere, oltre a essere un cliché che tutti gli ubriaconi depressi utilizzavano a proprio beneficio. La cosa non le dispiaceva: le chiacchiere facevano parte del lavoro e più intime erano, più la facevano sentire importante, come un medico o un prete a cui si affidano segreti che nessun altro verrà mai a sapere.Però la sera di Natale non era disposta a tollerare l'ennesimo rompipalle. Manuel, il suo dolce Manuel la attendeva tutto solo a casa. In realtà le aveva chiesto di chiudere prima di cena, ma lei non se l'era proprio sentita. Dicembre non era stato un gran mese e temeva di finire l'anno con i conti in rosso. Per questo i trenta dollari che il vecchio le avrebbe pagato andavano benissimo.
- Okay, Nick, raccontami la tua storia, così la facciamo finita.
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La vigilia di Natale
RandomDa un esercizio del gruppo FB 'i Parolanti': 1000 caratteri al giorno dal primo al 24 dicembre, una specie di racconto/calendario dell'avvento.