Capitolo 10

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Feci scivolare la mano tra i capelli, spostando la frangia dagli occhi mentre mi dirigevo verso la mensa. Non sapevo se l’offerta di Lindsey fosse sincera o fosse soltanto un modo per isolarmi ancora di più dagli altri studenti.

Mentre vagavo attraverso la confusione presente all’interno della stanza, ebbi la possibilità di sentire gli occhi di tutti puntati su di me. Avevo trovato nel refrigeratore qualcosa di molto simile ad un insalata ed ora stavo girando fra i vari tavoli. Ogni volta che ne affiancavo uno, il gruppo di persone che lo occupava smetteva di parlare e posava la sua attenzione su di me.

“VIVE!” mi chiamò una voce e tutti quanti, inclusa me, si voltarono per vedere Lindsey.

La ragazza era in piedi nel bel mezzo della stanza con le mani sui fianchi e con un sorriso che le attraversava il volto. Le persone che regolarmente amavano criticarmi si accertarono che la ragazza stesse parlando proprio con me e la fecero passare in modo che mi potesse raggiungere.

“Ti ho trovata finalmente” ridacchiò lei dopo essersi fermata di fronte a me, “Pensavo fossi stata risucchiata in questa confusione”.

Dopo averle rivolto un leggero sorriso la seguii verso l’altra parte della stanza. Vidi i volti degli altri studenti passare dal disgusto, alla confusione ed infine allo shock. Dai loro sguardi capii immediatamente che ciò che stava succedendo non era una cosa abituale.

Quando ci avvicinammo al tavolo dei ragazzi popolari ogni persona che lo occupava smise di parlare e si voltò per guardarci meglio. Riconobbi soltanto qualche volto proveniente da qualcuna delle mie classi ma nessuno di loro mi aveva mai dedicato una piccola parte del suo tempo.

“Ragazzi questa è Vive” disse Lindsey indicandomi, “Oggi si siede con noi”.

Detto questo, la ragazza prese posto in una delle due sedie vuote e, successivamente, mi fece segno di sedermi accanto a lei. Precariamente mi sedetti ed iniziai a guardare le persone attorno al tavolo. Nessuno di loro parlò, decisero solamente di guardarmi con sguardo irritato.

“Allora Vive” iniziò Lindsey voltandosi verso di me. Avrei potuto scommettere che sarebbe stata l’unica a rivolgermi la parola poiché nessun altro ne avrebbe avuto il coraggio data l’imbarazzante tensione che si era creata. “Cosa ne pensi di questa scuola?”

Feci spallucce e abbassai lo sguardo sul contenitore di plastica posizionato di fronte a me. Non ero certa di voler mangiare di fronte a loro poiché sapevo che sarebbero stati in grado di giudicarmi anche su quello. Anche se non era esattamente il genere di persone che ero solita frequentare, volevo comunque avere una buona impressione su di loro.

Sarebbero potuti diventare miei amici poiché, se Harry fosse stato veramente come Lindsey me lo aveva descritto, avevo bisogno di compagnia.

Disperatamente.

“I primi due giorni sono generalmente difficili da superare ma ti prometto che gradualmente diventerà sempre più facile” disse Lindsey sorridendo, “E in più hai noi”.

Dopo aver risposto con un sorriso, tornai a guardare il resto delle persone attorno al tavolo. Mostravano tutti dei falsi sorrisi ma sapevo di doverli accettare comunque. Del resto, non avevo scelta.

“Allora Brooke” iniziò Lindsey sporgendosi verso la ragazza castana seduta di fronte a lei. “Cosa è successo questa mattina?”.

Finalmente ogni genere di tensione era scomparso e tutte le persone intorno al tavolo si fecero coinvolgere dalla conversazione. L’attenzione non era più concentrata su di me e in quel momento mi sentii libera di mangiare la mia insalata. Dopo aver aperto il contenitore di plastica presi il sacchetto contenente le posate che mi ero procurata al bancone.

Speechless [H.S.] (Ita) IN REVISIONEOnde as histórias ganham vida. Descobre agora