Capitolo 94

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"Complimenti." La voce era impossibile da confondere. Henry si sollevò e per poco le sue gambe non cedettero. Cirilla lo vide rimanere in ginocchio un momento prima di saltare in piedi. Doveva essere sfinito, Cirilla non si sentiva nessun arto e aveva paura che se si fosse messa sulle sue gambe non avrebbe retto.

Henry la coprì col proprio corpo con un braccio sollevato per impedirle di superarlo.

"Quindi è così che schiamazzi quando godi sul serio? Un bello spettacolino. Avrei potuto interrompervi, ma volevo vedere fin dove ti saresti spinta." Tristan la stava guardando con puro odio e accanto a lui, Cirilla lo riconobbe, c'era la figura incappucciata che aveva ucciso suo padre. Guardò l'albero dove il dardo si era andato a conficcare e come per confermare, era una freccia di frassino.

La stessa che aveva ucciso suo padre, quasi non beccava Henry.

"Saresti veramente una gran bella puttana, se l'attività da regina non dovesse ripagare."

"Vestiti Cirilla." La intimò Henry sollevandosi i calzoni e chiudendoli con un movimento solo.

Cirilla obbedì subito e cercò di non pensare al fatto che se avesse voluto, Tristan avrebbe potuto ucciderli. Non se ne sarebbero mai accorti se li avesse attaccati mentre erano nel pieno della loro attività.

Non lo aveva fatto, questo significava che aveva altri piano e il sangue le si congelò quando lo capì.

I suoi occhi non guardavano lei, ma Henry.

Gli voleva far del male e questa volta nulla glielo avrebbe impedito.

Cirilla si infilò il vestito alla meno peggio e raggiunse Henry. Tristan quasi sputò quando lei gli posò una mano sulla spalla. Era un gesto intimo e personale, lo vidi nel modo in cui il principe rilassò la spalla quando lei lo toccò.

Fece un cenno del capo e l'uomo incappucciato caricò Henry. lui lo bloccò per il colletto ma lo spinse lontano da Cirilla. La ragazza si volse e stava per scattare in aiuto di Henry ma il braccio di Tristan la afferrò per il vento e la bloccò contro il tronco dove poco prima lei ed Henry si erano amati.

Lui lo sapeva. Voleva macchiarle il ricordo, distruggerglielo e fare in modo che lui non potesse più curarla. Cirilla non glielo avrebbe permesso.

"Facciamo un altro giro, ti va, Cirilla?" Tristan la afferrò per la gola prima che lei potesse difendersi e il colpo le tolse il girato dal corpo. Stava stringendo così forte che non riuscì ad inserire nuova aria nei suoi polmoni.

"Come hai potuto? Io che mi sono preoccupato per te. Come puoi amarlo!" Urlò scaraventandola contro la corteccia prima di riprenderla per il collo. Cirilla gli sferrò un calcio nelle parti basse e quando lui la lasciò andare, scattò verso il bosco.

Non poteva scappare quella volta. Henry era lì, e due contro uno non avrebbe mai vinto.

Cirilla si volse per cercare qualcosa da usare. Tristan era già pronto e la bloccò ancora.

"è stato uno spettacolo sgradevole. Il modo in cui ti dimenavi. Il rumore che facevi. Mi ci vorranno anni per togliermelo dalla testa e perdonartelo." Cirilla affilò lo sguardo e con onesta recuperò il fiato che le rimaneva per dirgli.

"Non sarete felici insieme. Mai." Le promise e la volse a guardare Henry che stava schivando i colpi dell'uomo incappucciato.

"Sei stato tu? A uccidere mio padre?"

"No, ma dopo quello che hai fatto, avrei tanto voluto." Poi si chinò all'orecchio di Cirilla e le disse: "Ma la morte non sarà nulla paragonato a quello che ti farò quando saremo da soli. Ti farò dimenticare quell'inglese per sempre, perché lo cancellerò dalla faccia della terra. Non rimarrà nemmeno un pezzettino quando avrò finito."

Cirlla gli morse la mano e Tristan si ritrasse sorpreso. Gli passò da sotto le gambe aperte stava per calciargli uno stinco quando il cappuccio dell'uomo cadde rivelando una chioma bionda.

"Nick?"

L'uomo che sentì il suo nome si volse e incontrò gli occhi sbarrati di Cirilla.

"Non è possibile." Disse rivalutando la sua intera vita. "No, non può essere stato lui." continuò a dire. Lo shock fece in modo che Tristan la prendesse ancora sotto le sue grinfie ma questa volta, Cirilla non oppose resistenza.

"Lavora per me da quando tuo padre ha firmato il contratto, Cirilla. Pensavo fossi abbastanza furba da averlo capito."

Come poteva? Lei e Nick erano cresciuti insieme, erano fratelli, si dicevano tutto. Lui non le avrebbe mai fatto del male.

Infatti a lei non ne aveva mai fatto.

Ma come? Nick aveva a malapena dieci anni quando era morta sua madre, come poteva essere lui l'assassino di entrambi?

Poi si ricordò di come l'aveva spinta tra le braccia di Tristan, di come l'aveva pressata perché facesse 'la cosa giusta'. Del fatto che sapeva tute quelle cose sulle azioni del principe danese, di come Tristan aveva detto che aveva qualcuno che poteva entrare e uscire dal palazzo.

L'aveva cercato ovunque e non lo aveva mai trovato. Se fosse stato morto, Tristan gliel'avrebbe sbattuto in faccia.

Invece era vivo e passava informazioni private al nemico.

Perché?

"Questa è la punizione che meriti per esserti fatta montare da quel damerino. Ti hanno tradito tutti Cirilla, ormai sei sola. Stalliere si è ucciso piuttosto che aiutarti. Arrenditi."

Cirilla sentì il vento accarezzarle i capelli e l'odore intenso della pioggia che cominciava a cadere sulle guance. 'Cercami nel vento, se avrai bisogno' aveva detto Mane. E la sentì con sé quando guardò Tristan con occhi di fuoco.

"Preferirei farmi montare da Henry per cento anni tutti i santi giorni." Fece attenzione a scandire ogni parola bene nonostante la stretta sulle corde vocali. "Piuttosto che farmi toccare da te una volta solamente." E poi gli sputò in faccia.

Tristan era proprio arrabbiato. Le sollevò il collo, voleva spezzarglielo. Una lama gli finì alla gola e lo costrinse ad indietreggiare. Una linea di sangue cominciò a correre per provargli che non avrebbe esitato ad andare più affondo.

"Toglile le mani di dosso prima che te lo stacchi, lurido bastardo." Henry era serio come la morte stessa, e aveva occhi solo per Tristan. con il braccio e la lama puntata sotto il mento del giovane, lo fece allontanare da Cirilla.

"Sono proprio contento." Sentenziò serafico. "Che tu ti sei fatto vedere finalmente. Mi domandavo proprio quando avrei avuto l'occasione di fartela pagare per tutte le cose tremende che le hai fatto." Tristan sorrise sghembo e cominciò a provocarlo.

"Oh, ma a cosa ti riferisci. Al bagno che facevamo spesso nudi, a quando si è concessa a me e sono stato io a non prenderla o quando l'ho scopata nel letto di suo padre?"

Cirilla perse ogni colore dal volto e Henry tentennò, sorpreso.

Non lo aveva sognato?

Era successo?

No, non era possibile.

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